Ancora un lutto nella Diocesi Velletri-Segni. A poco più di 6 mesi dalla dipartita di Don Antonio Carughi un’altra parrocchia veliterna è rimasta orfana del suo titolare, nato a Roma l’8 gennaio del ’54, ma cresciuto nella sua Velletri.
Nella tarda serata di martedì 21 ottobre don Tonino Schiavi, parroco di San Lorenzo e responsabile della Confraternita di San Antonio Abate, è tornato prematuramente alla Casa del Padre. Le sue condizioni fisiche, peggiorate nei giorni scorsi per un malanno che non si pensava di tale entità, sono precipitate in serata, quando un malore non gli ha consentito di trovare alcun giovamento nei soccorsi, pur celeri. Don Tonino, 61 anni, è giunto al pronto soccorso di Velletri ormai privo di vita.
Lo piangono migliaia di fedeli e tutti quegli studenti che negli anni avevano imparato ad apprezzarne le doti umane e pastorali. Nella tarda mattinata sarà aperta la camera ardente presso l’obitorio dell’Ospedale di Velletri, in attesa dei funerali, che verranno celebrati nel pomeriggio di giovedì, alle ore 15, presso la Cattedrale di San Clemente.
Tanti e commossi i messaggi di cordoglio affidati anche sui social network. “Io non lo so com’è il Signore disegni le vite dei suoi figli – vi si legge in uno di questi -, certamente le disegna sempre con amore e tanto, dall’inizio alla fine il disegno della tua vita don Tonino e’ stato intenso, intriso di momenti di croce adesso il Signore ha terminato e da adesso c’è lo consegna perché. Ci continui a parlare dell’amore e della gioia della Resurrezione. No non è facile capirlo adesso….. Non lo è per niente ed è momento di croce per noi che restiamo qui e ci sentiamo più soli….. Mi mancherà molto la tua schiettezza sei stato quello che in questi ultimi mesi inaspettatamente mi ha teso la mano e quella chiacchierata di quella domenica mattina, quando hai avuto la tenerezza di accorgeri delle mie ferite e tentare di fare qualcosa per tranquillizzarmi rimarrà nel mi cuore per sempre. So che da oggi in poi in cielo ho un’ala di riserva in più anche se quaggiù ci mancherai. Ti voglio bene”. Un messaggio, tra tanti, per far capire quanto Don Tonino fosse apprezzato e benvoluto.
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