“Non ci resta che far sentire in piazza la nostra voce e chiedere insistentemente la chiusura immediata della discarica di Roncigliano”. Chiosa così Aldo Garofalo, tra i volti trainanti della protesta cittadina che da oltre un mese sta mantenendo alta l’attenzione fuori ai cancelli della discarica di Albano, oggi in corteo da piazza San Pietro per le vie della città.
Ancora una volta striscioni, cori, fischietti e una bara, scortati dalle forze dell’ordine, con la colonna sonora di “Grazie Roma”, sono tornati in piazza per scuotere le coscienze e spingere i cittadini ad unirsi alla protesta contro la decisione della sindaca Raggi prima, e del governatore Zingaretti poi, di riaprire la discarica di Albano. Lì, dove da troppi giorni viene sversato di tutto, in barba ai controlli ufficiali fin troppo radi, ma sempre sotto gli occhi vigili dei manifestanti che fotografano e denunciano.
In tanti nel pomeriggio di oggi hanno preso parte alla manifestazione: comitati, associazioni, ambientalisti e semplici cittadini. Anche giovanissimi, bambini per mano ai loro genitori e nonni, a testimonianza di una lotta che intende difendere il futuro di un’intera comunità e dei suoi figli.
Proprio oggi i nuovi dati resi noti dall’Arpa sui pozzi spia, hanno reso nota la presenza di sostanze inquinanti oltre la soglia limite. L’ennesimo smacco mentre tutto continua a scorrere secondo i piani capitolini, in base ai quali si sversa in provincia il problema dei rifiuti, in barba alle tante criticità messe nero su bianco in un sito la cui Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) era scaduta già da tempo, salvo proroga in extremis.
La folla ha reclamato a gran voce il sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, invitato dai manifestanti a sfilare in prima fila, il quale ha raggiunto poi il corteo – come annunciato – insieme al presidente del Consiglio, Nicola Marini, ed altri esponenti dell’Amministrazione.
“Stiamo predisponendo l’esposto alla Procura della Repubblica di Velletri con gli ultimi dati estremamente gravi sui pozzi – ha riferito Garofalo -. Una situazione che è confermata anche dal nostro olfatto, perchè l’aria è irrespirabile. Il sindaco ci ha detto che un’ordinanza di chiusura della discarica non è consigliabile perchè potrebbe essere facilmente impugnata dalla sindaca Raggi. Secondo noi si può fare di più. Al momento quindi dobbiamo puntare solo sulla nostra capacità di scendere in piazza”.
Michela Emili
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