Si dice che la notte – molto spesso – porta consiglio, e deve essere stato proprio così anche a Genzano. Gliene sono servite ben 12, però, al sindaco dimissionario Daniele Lorenzon per ritornare sui suoi passi e maturare quanto ha davvero del clamoroso. Dopo aver radunato i reduci della sua maggioranza il Primo cittadino ha infatti deciso di rifarsi a quanto previsto dalla legge, ritirando le sue dimissioni, protocollate il 20 marzo.
La finestra temporale gli permetteva infatti di avere 20 giorni per un ripensamento; ipotesi, quest’ultima, che veniva data assolutamente per remota e a cui noi stessi, sin dall’inizio, non abbiamo mai creduto, ritenendola assolutamente peregrina. Che qualcosa bollisse in pentola e nella mente del giovane Sindaco qualche ripensamento si stette facendo strada lo si era capito già da qualche giorno e dal suo entourage qualcosa era già trapelato in tal senso.
Smaltito il “jet lag” del viaggio in Estremo Oriente e rinfrancatosi da qualche giorno di riposo (come non gli capitava da ormai 2 anni e mezzo) Lorenzon ha quindi deciso di fare dietrofront.
Un vero e proprio colpo di coda da parte di colui che, evidentemente, non si é ancora rassegnato all’idea di lasciare la sua traccia su Genzano. I numeri per continuare, pallottoliere alla mano, ci sarebbero ancora, visto che 3 dei 6 consiglieri dimissionari verrebbero rimpiazzati coi non eletti, garantendogli la possibilità di tirare avanti ancora un pò.
A quanto trapela pare che abbia vinto la linea di chi, con le elezioni previste non prima della primavera del 2020, ha provato a convincere il Sindaco a non lasciare Genzano in mano ad una lunga gestione commissariale, con lo spauracchio di un’imposizione fiscale alle stelle. Bocche cucite, al momento, da Palazzo comunale, anche se la notizia ha iniziato a fare il giro della città, arrivando anche nella sede del Partito Democratico, dove era in corso una conferenza stampa per mettere a nudo il fallimento della gestione pentastellata (ve ne riferiremo a parte).
La nostra redazione ha provato a raggiungere il Sindaco, che si é detto disposto ad inviarci in serata un video nel quale riassumerà, in esclusiva per “Castelli Notizie”, i motivi per i quali é giunto alla clamorosa decisione, anche se da voci di corridoio sarebbe stato proprio il vicepremier Luigi Di Maio a tirarlo per la giacchetta: “Qui rischiamo di fare una figuraccia alle Europee” il succo del discorso fatto dal Ministro dello Sviluppo Economico al sindaco della Città dell’Infiorata.
A questo punto la palla tornerà al Consiglio comunale, con la surroga dei consiglieri dimissionari. Da quel momento in poi, tuttavia, il destino della Giunta Lorenzon sarà appeso a un filo, visto che potrebbe bastare un semplice raffreddore di uno dei membri di “maggioranza” a far cadere, questa volta definitivamente, il castello (di carta?) a 5 Stelle.
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