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Grottaferrata – Querelle FareRete-Andreotti, Alessandro Cocco: “Rispondiamo punto su punto”

alessandro cocco

Il consigliere di minoranza capogruppo di Progetto Grottaferrata Futura, Alessandro Cocco, ha ribattuto alle puntualizzazioni della lista civica FareRete, rivolte all’ex sindaco Luciano Andreotti.

“Visto che Fare Rete ha voluto mettere i punti sulle i – ha scritto Alessandro Cocco – ritengo utile anch’io, essendo parte in causa, chiarire alcuni punti in merito alla polemica tra l’ex sindaco Luciano Andreotti  e Fare Rete.

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“Per capire con che persone si ha a che fare è bene partire dal passato, precisamente dai giorni seguenti all’elezione del sindaco Andreotti: la Lista di cui ero capogruppo allora Prima Grottaferrata era risultata la terza tra le più votate della coalizione di maggioranza, mentre il Faro si era posizionato come quarta lista.

L’accordo post elettorale avvenuto alla presenza di tutti i consiglieri e referenti di Maggioranza consisteva in una alternanza tra Prima Grottaferrata e Faro per esprimere un assessore. Ruolo che sarebbe spettato a Prima Grottaferrata ad inizio mandato, per poi veder subentrare un esponente del Faro a metà mandato. La Lista Faro (futura Fare Rete) puntò i piedi e solo grazie al passo indietro del sottoscritto partì la legislatura, con la nomina di Mirko Di Bernardo ad assessore alle Attività Produttive”. Continua Alessandro Cocco.

“Con la nomina di Di Bernardo a presidente del circolo cittadino di Piazza Grande nel novembre 2018, progetto legato alla rielezione a Presidente della Regione Lazio del segretario del Pd Nicola Zingaretti, fui il primo a sollevare la questione di opportunità sulla scelta degli esponenti del Faro di aderire ad un circolo politico che avrebbe inquinato una coalizione civica pura, al contrario di quanto affermano oggi, in cui si negano rapporti con partiti politici, quando il Pd fa parte dello schieramento a sostegno del sindaco e ne è stato l’artefice della sua elezione”.

Il Faro poi negò l’accordo avvenuto ad inizio mandato e cominciarono iproblemi nella maggioranza Andreotti, prosegue il capogruppo di Progetto Grottaferrata Futura.

“Negano che sia stato tradito il mandato elettorale, ma gli equilibri di Maggioranza non sono certo frutto del risultato elettorale di 2 anni orsono, con l’uscita di Rita Consoli e il ridimensionamento di Siamo Grottaferrata all’interno dell’Amministrazione. Stigmatizzo con forza e sdegno l’aver tirato in ballo la figura di Gianluca Paolucci, lui scelse comunque uno schieramento civico puro, senza chiedere nulla in cambio e solo a fine legislatura gli fu assegnata la delega ai rifiuti e al decoro urbano, oltretutto non remunerata.

Il suo lavoro ha portato risultati splendidi, al contrario di quelli dell’attuale Giunta, che avrebbero potuto essere un modello da seguire” dichiara ancora Cocco.

“Per quanto riguarda la realizzazione del programma al 70% da parte dell’Amministrazione Di Bernardo, con ancora più forza intendo mettere i puntini sulle i, ricordando che solo grazie al lavoro dell’Amministrazione Andreotti, si sono potuti realizzare ad esempio l’accordo quadro per la realizzazione di strade e marciapiedi.

Come non ricordare che grazie ai fondi del PNRR ottenuti dal Sindaco Andreotti, è stato possibile, anche travisando il progetto originale del teatro, il famigerato abbattimento dell’ex Mercato Coperto con il nostro assoluto dissenso, è sempre grazie alla coalizione Andreotti sarà poi possibile vedere la partenza dei lavori presso l’ex Bazzica. Altro che fallimento, come dichiara Fare Rete, Luciano Andreotti è stato uno dei migliori Sindaci della storia di Grottaferrata.

Come non citare la collaborazione con INU per la stesura del Nuovo Piano Regolatore col documento preliminare di indirizzo o l’incremento della dotazione dell’organico all’interno dell’Amministrazione, tutte azioni frutto del nostro impegno” prosegue il capogruppo di Progetto Grottaferrata Futura.

“E’ curioso che gli esponenti di Fare Rete siano affetti da amnesie e dimentichino i due anni di blocco amministrativo causati dalla Pandemia, il loro scientifico ostruzionismo in maggioranza, con protagonisti in negativo i consiglieri Pavani e Garavini, ed infine il gravissimo danno arrecato a Grottaferrata con il Commissariamento, portato dalla firma davanti ad un Notaio, che ha bloccato per 18 mesi i procedimenti che ho elencato precedentemente” si avvia alla conclusione Cocco.

“Sono fortemente preoccupato per il futuro della nostra città, mancano idee, i lavori per la Fiera sono in ritardo, il Piano Regolatore è in alto mare, sono molteplici i progetti iniziati e non ancora conclusi: tantissime le opportunità perse da Grottaferrata. Il frutto di questa cattiva amministrazione è il decoro urbano che è assolutamente inesistente, i lavori pubblici vanno avanti senza alcuna programmazione, causando disservizi nella città. L’aria litigiosa e polemica e la defenestrazione dell’assessore di Siamo Grottaferrata non fanno presagire nulla di buono all’orizzonte, con, alle porte, un probabile isolamento con gli Enti Sovracomunali.

Progetto Grottaferrata Futura resta fieramente in opposizione e continua a lavorare all’alternativa per una nuova stagione politica e amministrativa per Grottaferrata. Nuove idee in cantiere per una città moderna e sostenibile – conclude il capogruppo di Progetto Grottaferrata Futura – restando altresì aperti al contributo di chi vuole impegnarsi per il bene della città”.

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