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Velletri – La riconversione dell’ex Mattatoio, dalla mattanza di animali alla formazione di giovani artigiani

mattatoio velletri

Sabato mattina, nella Sala Tersicore del Palazzo Comunale di Velletri, si è svolto il convegno “Next Generation: esperienze a confronto”, un’importante occasione per discutere le strategie di rigenerazione urbana e inclusione sociale promosse dall’Amministrazione comunale grazie ai fondi del PNRR. Durante l’evento, è stato messo in evidenza anche l’atteso progetto di riqualificazione dell’ex Mattatoio comunale, situato in Piazza Ugo Tognazzi, il cui recupero è ormai imminente.

L’edificio, abbandonato da decenni, verrà trasformato in uno spazio polivalente destinato a attività culturali, sociali e di formazione. Di recente il sindaco Ascanio Cascella ha sottolineato l’importanza del progetto, dichiarando: “Vuole soddisfare le necessità della collettività, garantendo allo stesso tempo l’efficientamento energetico, il rispetto della storia di questo edificio e l’accessibilità allo stesso”.

Nel corso del convegno, l’assessore ai lavori pubblici con delega al PNRR, Fausto Servadio, ha ampliato il discorso sui numerosi interventi in fase esecutiva, mettendo il focus su opere cruciali per il territorio: “Questi progetti rappresentano un’opportunità unica per Velletri, e il nostro obiettivo è quello di sfruttarli al massimo per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Andranno completati entro marzo 2026 e siamo in corsa contro il tempo”.

velletri ex mattatoio

Servadio ha anche posto l’accento sul valore formativo della riqualificazione dell’ex Mattatoio, evidenziando il progetto di trasformare l’area in uno spazio per i giovani e la formazione artigianale. “Abbiamo bisogno di artigiani qualificati, e questo spazio sarà cruciale per formare nuove professionalità. Non solo offrirà opportunità di apprendimento, ma sarà anche un luogo di aggregazione per i giovani di Velletri”, ha spiegato, evidenziando il potenziale di crescita professionale e personale che l’iniziativa offrirà.

Il progetto, inizialmente promosso dalla Giunta dell’ex sindaco Orlando Pocci e finanziato dal PNRR con circa 2 milioni di euro, rappresenta una tappa fondamentale per la rinascita di un luogo simbolico, e un segno tangibile dell’impegno dell’Amministrazione per il rilancio della città.

mattatoio velletri

Responsabile Unico del Progetto sarà l’Arch. Paolo Candidi, mentre ad occuparsi dei lavori sarà l’azienda Soc. Nuovi Orizzonti S.r.l. che ha ottenuto l’affidamento diretto dei lavori. I lavori partiranno nelle prossime settimane, come gran parte di quelli ancora da avviare per il PNRR (come la piscina comunale al PalaBandinelli, o il Polo Intermodale sotto la Villa).

La storia dei Mattatoi in Italia

I vecchi mattatoi in Italia, soprattutto tra il XIX e il XX secolo, erano strutture fondamentali per la macellazione e la lavorazione delle carni destinate al consumo. Questi luoghi non erano solo spazi per il macello, ma anche punti nevralgici della distribuzione alimentare nelle città e nei paesi. Il loro funzionamento si basava su una combinazione di regolamenti sanitari, prassi artigianali e logistica locale.

Ecco come funzionavano i vecchi mattatoi:

Mattatoio, struttura e organizzazione degli spazi

I mattatoi erano solitamente edifici di grandi dimensioni, divisi in varie sezioni dedicate a diverse fasi della macellazione. La struttura era spesso composta da:

  • Area di ricezione: dove gli animali venivano accolti e pesati. Questa zona includeva anche stalle per ospitare temporaneamente gli animali prima del macello.
  • Sala di macellazione: la zona principale, dove si svolgeva l’abbattimento degli animali. L’abbattimento avveniva per lo più manualmente, utilizzando strumenti come il coltello o la pistola a perno captivo.
  • Aree di lavorazione: dopo l’abbattimento, gli animali venivano eviscerati e suddivisi nelle varie parti. Le carni erano sezionate e preparate per la vendita o per ulteriori lavorazioni, come insaccati o altri prodotti derivati.
  • Locali di refrigerazione: molti mattatoi più moderni erano dotati di aree refrigerate per conservare le carni fresche.
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I Mattatoi e le pratiche di macellazione

  • Abbattimento: la macellazione avveniva seguendo metodi tradizionali che prevedevano un trattamento relativamente rapido degli animali. In epoca pre-industriale, l’uso di tecnologie avanzate era limitato, e la macellazione richiedeva abilità manuali da parte degli operatori.
  • Tecniche di sezionamento: le tecniche utilizzate erano artigianali, e richiedevano precisione. Macellai esperti si occupavano di sezionare le carni seguendo criteri consolidati e suddividendo l’animale nelle parti destinate al consumo.

Mattatoio, le normative sanitarie

A partire dalla seconda metà del XIX secolo, si iniziarono a sviluppare regolamenti sanitari più rigorosi per garantire la salubrità delle carni e prevenire la diffusione di malattie. Queste normative comprendevano:

  • Ispezioni veterinarie: gli animali venivano controllati prima e dopo l’abbattimento per assicurarsi che fossero sani e che le carni fossero adatte al consumo.
  • Regolamentazione degli spazi: i mattatoi dovevano mantenere standard igienici adeguati, con la pulizia delle strutture, degli strumenti e delle superfici come priorità per evitare contaminazioni.

Mattatoio, le distribuzione delle carni

Le carni macellate nei mattatoi venivano poi distribuite ai mercati locali e alle macellerie. I mattatoi spesso servivano come centri di distribuzione per le comunità locali, giocando un ruolo cruciale nell’economia alimentare della zona.

Mattatoi comunali

Con il tempo, molti mattatoi divennero mattatoi comunali, gestiti direttamente dai governi locali per assicurare il controllo sulla qualità della carne e sulla gestione sanitaria. Questi mattatoi fungevano anche da regolatori dei prezzi e della quantità di carne immessa sul mercato.

Mattatoi, declino e trasformazione

Con l’avvento della modernizzazione industriale e dei sistemi automatizzati, molti vecchi mattatoi sono stati dismessi o trasformati in nuove strutture. In alcuni casi, i vecchi edifici sono stati riconvertiti in spazi culturali o espositivi, come è accaduto con il famoso ex mattatoio di Roma, ora sede di istituzioni culturali.

I vecchi mattatoi rappresentano un importante capitolo della storia agricola e alimentare italiana, testimoniando il passaggio da un sistema artigianale a uno industriale.

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