Sono ancora molti i punti oscuri attorno alla tragica scomparsa di Francesca Carocci, la 28enne deceduta all’Aurelia Hospital di Roma lo scorso marzo. La vicenda, che potrebbe rappresentare un grave caso di malasanità, ha spinto l’associazione Codici (Centro per i Diritti del Cittadino) a presentare un esposto alla Procura per fare chiarezza su quanto accaduto.
“Il racconto è straziante e angosciante – ha dichiarato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – perché la corsa disperata in ospedale, purtroppo vana, è avvenuta solo due giorni dopo che Francesca si era recata nello stesso ospedale, lamentando forti dolori al petto. Ci chiediamo, dunque, se durante il primo ricovero sia stato fatto tutto il necessario per valutare correttamente le sue condizioni. La giovane sarebbe stata dimessa dopo quattro ore e la somministrazione di un antidolorifico”.
Uno degli aspetti chiave della vicenda riguarda la possibilità che la giovane soffrisse di una patologia cardiaca, rilevata durante l’autopsia dal medico legale. Secondo le prime analisi, i segni della malattia sarebbero stati visibili già negli esami eseguiti durante il primo ricovero, se questi fossero stati interpretati correttamente. L’ospedale, da parte sua, ha difeso l’operato dei medici coinvolti, ma la necessità di fare luce su questa dolorosa storia è evidente.
“Bisogna chiarire – aggiunge Giacomelli – se la morte della giovane si sarebbe potuta evitare con un intervento diverso durante il primo ricovero. Ci sono troppe domande che necessitano di risposte”.
Codici, impegnata da anni nel contrasto alla malasanità, offre assistenza legale a chiunque si trovi a dover affrontare situazioni di inefficienza o errore medico. Per segnalazioni, è possibile contattare l’associazione al numero 065571996 o all’indirizzo email segreteria.sportello@codici.org.
Una vita giovane spezzata e una famiglia in cerca di giustizia. È fondamentale che si indaghi per capire se si sarebbe potuto fare di più per salvare Francesca.
commenta