Udienza con l’ennesimo colpo di scena quella che si è tenuta poco dopo le 13 presso il Tribunale di Velletri, per il processo legato all’investimento di Lavinia Montebove, che nell’agosto del 2018, ad appena 16 mesi, fu investita nel parcheggio dell’asilo “La Fattoria di Mamma Cocca” di Velletri e da allora costretta a vivere in uno stato vegetativo di minima coscienza.
Conclusa la fase istruttoria dibattimentale, l’udienza si è aperta con l’intervento della Giudice Emanuela Panzironi, che ha rimandato ad un altro magistrato la scelta di decidere se accogliere la “messa alla prova” della principale imputata, la maestra Francesca Rocca, assente dall’aula per motivi di salute.
Nella precedente udienza, nel mese di giugno, la difesa aveva a sorpresa richiesto la “messa alla prova” dell’imputata, prevista in caso di reati colposi. Una richiesta che, se accettata, permetterebbe di evitare la punizione, svolgendo lavori di pubblica utilità o socialmente utili, con attività di volontariato e affidamento ai servizi sociali.
Contestualmente è stata stralciata dalla decisione la posizione della mamma che guidava la vettura che ha investito la piccola.
Dando lettura di un’ordinanza, “a tutela di tutte le parti”, avendo “un’istruttoria già completata”, la Giudice ha stabilito che sia un altro magistrato a valutare la messa alla prova, avendo ravvisato la propria incompatibilità nella decisione.
Il programma di trattamento, che vedrebbe l’imputato affidato all’Ufficio di esecuzione penale esterna (UEPE), non è stato ancora presentato. L‘avvocata Anna Scifoni, legale difensore della maestra, ha evidenziato di avere la disponibilità del Comune di Lanuvio e si è detta disponibile ad allegare una dichiarazione manoscritta riguardo “la sua disponibilità ad assistere la bambina anche nella sua abitazione”.
La Giudice ha rimandato al 16 ottobre 2023, alle ore 15, per la lettura del provvedimento del Presidente del Tribunale e la discussione della posizione della giovane che era alla guida della vettura.
Ricordiamo che nell’ultima udienza il Pubblico Ministero aveva chiesto di riqualificare l’accusa principale a carico della maestra Francesca Rocca, passata dall’accusa di abbandono di minore a quello delle lesioni colpose gravissime.
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