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Inceneritore di Roma: i comitati del No hanno esposto ai vertici del PD regionale la loro contrarietà

consiglio regionale lazio

I Comitati contrari all’inceneritore di Santa Palomba proseguono la loro attività di opposizione al progetto voluto dal sindaco di Roma. Nei giorni scorsi una delegazione ha incontrato i vertici del Partito Democratico del Lazio.

“Il 3 agosto – riporta la nota dei comitati no inceneritore – in una saletta della sede del Consiglio regionale, abbiamo incontrato una delegazione del PD composta dal Segretario regionale Daniele Leodori, della federazione provinciale romana Rocco Maugliani, e della città di Roma Enzo Foschi. E’ stata la prima occasione, da noi fortemente voluta, per confrontare le rispettive posizioni sul piano di gestione dei rifiuti di Roma imperniato sulla realizzazione di un mega inceneritore di rifiuti indifferenziati.

Abbiamo potuto argomentare ampiamente la nostra ferma opposizione, per due tipi di ragioni. La prima è l’anacronismo di una soluzione che va controcorrente rispetto alle indicazioni e direttive europee che puntano, invece, alla massimizzazione del riciclo e recupero di materia ed alla transizione verso l’economia circolare, indispensabile per ragioni economiche, di salvaguardia dell’ambiente, e di tutela della salute e qualità di vita delle persone.

Non è un caso che l’Europa disincentivi la realizzazione di nuovi inceneritori, che oggettivamente ostacolano le attività volte a trasformare i rifiuti in risorsa (riciclo e recupero di materia) e sono considerati nocivi per l’ambiente tanto da non poter usufruire dei finanziamenti del PNRR (non rispondono al principio “non arrecare un danno significativo, do no significant harm – DNSH”).

La seconda ragione è il contesto territoriale nel quale l’impianto sarebbe collocato: al centro dell’agro romano ed in presenza di coltivazioni agricole di qualità, in una zona già compromessa dalla presenza di una discarica e fortemente inquinata, che vive da tempo una crisi idrogeologica di vaste dimensioni, e nella quale addirittura è prevista la realizzazione di un importante insediamento abitativo.

Sono state evidenziate contraddizioni e assurdità della proposta del Sindaco/Commissario
Gualtieri, in particolare l’idea che l’inceneritore possa essere realizzato entro il 2026, e che con esso si possa risolvere la crisi dei rifiuti di Roma: in realtà occorrono non meno di 5-6 anni, durante i quali non si capisce cosa si farebbe dei rifiuti prodotti; per noi c’è tutto il tempo per puntare sulla raccolta differenziata di qualità portandola a livelli adeguati (70% e oltre), limitando le contaminazioni delle differenti frazioni raccolte, e ridurre gradualmente la quantità dei rifiuti indifferenziati; contemporaneamente si dovrebbero realizzare impianti, cosiddetti REMAT (REcupero di MATeria) progettati per recuperare ulteriore materia dai rifiuti indifferenziato: in questo modo si azzererebbe la necessità di nuova capacità di incenerimento.

Un nuovo inceneritore, dunque, non serve; esiste una diversa soluzione: meno costosa e meno dannosa per ambiente e cittadini. Abbiamo concluso chiedendo con forza che il PD ascolti le nostre argomentazioni, riveda criticamente le posizioni assunte, auspicabilmente in un prossimo ravvicinato incontro con la presenza di Gualtieri, anche per sanare il vulnus democratico della assoluta sordità del Sindaco/Commissario alle reiterate richieste di ascolto avanzate dai tantissimi Sindaci dell’area metropolitana, mostrando una idea distorta del  concetto di “metropoli”.

I segretari della federazione provinciale e romana, Rocco Maugliani e Enzo Foschi, hanno
riconosciuto innanzitutto l’importanza dell’incontro, in quanto inizio di una fase di interlocuzione, finora assente, che avrebbe dovuto essere avviata da tempo, in primis con i Sindaci dei Comuni dell’area.
Maugliani si è detto consapevole delle richieste dei cittadini, e propone un confronto che potrebbe portare non alla cancellazione del programma ma ad una riduzione delle dimensioni dell’impianto (che comunque andrà in gara secondo i tempi di Gualtieri). Naturalmente abbiamo dichiarato la insostenibilità di tale ipotesi, perché per noi esiste una alternativa praticabile che esclude la realizzazione di un nuovo inceneritore, grande o piccolo che sia; anzi, proprio per questo è indispensabile serrare i tempi del confronto con Gualtieri, prima della messa in gara del progetto.

Foschi – conclude la nota –  dichiarandosi favorevole all’inceneritore ma anche alla possibilità di revisione del progetto, si è impegnato a riferire al Sindaco su quanto emerso nell’incontro, e a proporgli di partecipare ad un nuovo incontro di approfondimento da organizzare in tempi brevi. Rimaniamo a questo impegno, consapevoli che non ci si potesse aspettare di più e, pure se le posizioni appaiono oggettivamente contrapposte, consideriamo importante proseguire un confronto nel merito”.

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