Nella mattinata di sabato 1 luglio, è stata inaugurata a Velletri la rinnovata sede della Banca Popolare del Lazio – situata in Via Martiri delle Fosse Ardeatine, 9. La cerimonia si è svolta nell’Aula Congressi dell’istituto, e ad intervenire sono stati il Presidente della BPL Edmondo Maria Capecelatro, Mons. Stefano Russo, Vescovo della diocesi Velletri-Segni, la vicesindaca di Velletri Chiara Ercoli, il Presidente di Blu Banca Cesare Mirabelli e il Presidente del Comitato Esecutivo di Banca Popolare del Lazio Massimo Lucidi.
Intorno alle ore 10.30 dunque, in seguito ad una breve introduzione del Presidente Edmondo Maria Capecelatro, è intervenuto il Vescovo Mons. Stefano Russo, che ha sottolineato le origini cattoliche della Banca nata nel 1904 come Cassa agricola operaia Pio X: “In genere quando ci si ferma a guardare delle cose nuove, è anche giusto guardarsi indietro: siamo alla vigilia anche di un anniversario importante, il prossimo anno saranno 120 anni.
È giusto quindi riscoprire l’origine di questo Istituto e quale fosse l’ispirazione che ne ha permesso la nascita. E dunque il grande contributo di Papa Pio X e soprattutto il fatto che questa banca è nata come aiuto alle famiglie meno abbienti. Da sottolineare poi c’è anche questa particolare attenzione al territorio, e credo sia importante vedere come questa sede si presenti in una veste rinnovata non solo esteticamente ma anche, qui mi sembra di capire, con un’attenzione alla gestione degli spazi – per far sì che possano essere più idonee anche a fare il servizio che sia chiamati a fare – e anche in un’attenzione alla sostenibilità all’ambiente all’efficienza energetica“.
Ad intervenire è stata poi la vicesindaca Chiara Ercoli, presente con la fascia tricolore: “La Banca Popolare è un simbolo della nostra città e ha sempre portato alto il nome di Velletri in tutta la Regione. E allora voglio ricordare le radici cristiane di questa cooperativa, come ha ricordato il vescovo con Pio X, e le radici della nostra tradizione contadina e artigianale. Perché dobbiamo ricordarlo che questa Banca è stata fondata anche nei nostri nonni e bisnonni, che erano agricoltori, contadini e artigiani.
Vi voglio poi ringraziare a nome di tutta l’amministrazione, perché questa banca continua a mantenere la sua vocazione cristiana e resta inoltre la società che fattura di più. Di conseguenza è anche il principale contribuente di questa città. E allora io posso solo che augurarvi, a nome di tutta l’amministrazione, di mantenere sempre fede a quella tradizione cristiana e contadina, ma con lo sguardo rivolto al futuro, sempre verso nuovi traguardi grazie“.
Dopo un breve intervento del Presidente di Blu Banca Cesare Mirabelli, è intervenuto il Presidente del Comitato Esecutivo di Banca Popolare del Lazio Massimo Lucidi, per snocciolare a soci e contribuenti alcuni di quelli che sono stati i risultati raggiunti dall’Istituto: “Il bilancio consolidato mostra un utile netto consolidato di 14,9 milioni di euro, con un incremento di 1,4 milioni di euro, pari al 10,07% rispetto allo scorso anno.
In particolare, la Banca Popolare del Lazio evidenzia un utile di 7,8 milioni di euro (+5,4% rispetto al 2021). Il Gruppo Bancario sta procedendo anche nell’espansione territoriale. Nel 2022 sono state aperte nuove filiali a Genzano (Banca Popolare del Lazio) e a Rieti (Blu Banca), quest’ultima apertura permette al Gruppo Bancario di essere presente in tutte le province della regione Lazio“.
Al termine degli interventi si è proceduti con il taglio del nastro, al quale hanno partecipato anche l’Assessore regionale Giancarlo Righini e il Presidente della Banca Popolare del Lazio Edmondo Maria Capecelatro, prima della benedizione dell’edificio da parte del vescovo di Velletri Mons. Stefano Russo.
Al termine della cerimonia i visitatori hanno poi potuto consultare un museo contenente alcuni dei documenti risalenti all’epoca della fondazione della Banca (che si chiamava proprio Banca Pio X) e – per i più piccoli – partecipare ad attività di face painting.
Tutti si sono poi diretti verso un’apposita area adibita a buffet, nel quale hanno potuto consumare un pranzo a base di formaggi, salumi, gnocchi, riso e molto altro ancora.
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