Cultura

Velletri – SamPietrino d’Oro Marguttiano, sabato 17 giugno la cerimonia di consegna

Sampietrino d'Oro Marguttiano 2023 Locandina Orizz

La famiglia Mastroianni è una famiglia di artisti, che tanto ha dato alla storia dell’arte e del cinema italiano. Ruggero era figlio di Ottone Mastroianni, fratello di Umberto, scultore di fama internazionale, e di Ida Irolle. Nasce a Torino, dove la sua famiglia si era trasferita il 7 novembre 1929. Se suo fratello Marcello prese la strada attoriale, lui intraprese quella del backstage, diventando il genio indiscusso del montaggio cinematografico italiano. Premiato con cinque David di Donatello, ha iniziato la sua carriera come ragazzo del giunto al montaggio alla SAFA Palatino di Roma. Questo gli ha permesso di inserirsi sempre di più nell’ambiente del cinema romano.

Verso la metà degli anni ’50 del XX secolo, inizia a fare da assistente a montatori come Mario Serandrei e Roberto Cinquini, due fra i più noti nomi del montaggio in Italia, per film diretti da Luchino Visconti, Mario Monicelli e Pietro Germi. Esordisce come montatore nel 1959 con Vento del Sud di Provenzale e negli anni seguente monta per un numero sempre crescente di registi, giovani come Elio Petri o affermati come Mario Monicelli, fino ad arrivare alla metà degli anni ’60 a diventare, di fatto, uno dei più richiesti montatori italiani.

Nel 1965 inizia la sua collaborazione con Federico Fellini, per il quale lavora al montaggio di Giulietta degli spiriti, una collaborazione che durerà a lungo e proseguirà con Roma, dal quale taglierà una scena dove il regista gli rende un velato omaggio, “Amarcord”, “Satyricon”, “Il Casanova”, “Prova d’orchestra”, fino a “E la nave va” e “Ginger e Fred”.

Per Visconti monta “Lo straniero”, “La caduta degli dei”, “Morte a Venezia”, “Ludwig”, “Gruppo di famiglia in un interno” e “L’innocente”. I registi che gli diventano più affezionati, oltre a Visconti e Fellini, sono Monicelli, Petri, Rosi, Magni, Ferreri. Liliana Cavani. Nanny Loy, Sergio Corbucci, Renato Faenza e molti altri ancora. Nel 1971 recita a fianco del fratello Marcello nel film “Scipione detto anche l’africano” di Luigi Magni.

Restano, nella storia del cinema italiano, due imprese che lo videro protagonista, quella del reintegro di Ludwig di Visconti e il montaggio, in sole 72 ore, di Salvatore Giuliano di Francesco Rosi.

In suo ricordo, nel 2006, a 10 anni dalla morte, avvenuta a Torvaianica il 9 settembre 1996, è stato istituito il SamPietrino d’Oro Marguttiano, un premio rivolto alle maestranze del cinema italiano, che negli anni è diventato sempre più ambito e prestigioso.

Appuntamento sabato 17 giugno alle 10, presso il Multiplex Ambra di via Filippo Turati, a Velletri, per la cerimonia di consegna del SamPietrino d’Oro Marguttiano 2023. Una manifestazione che da 5 anni si svolge in terra veliterna e che ha portato in città personalità come Ninetto Davoli, Rodolfo Laganà, Massimo Wertmüller e Michela Giraud.

A condurre la manifestazione Leonardo Di Silvio, patron di Radio Mania. Daranno supporto, per la buona riuscita dell’evento, i gruppi folk ’O Stazzo e Velester Folk, l’associazione Il Flauto Magico e gli attori del laboratorio teatrale Gigi Magni, diretto da Wladimiro Sist. Un grazie va alla proprietà e allo staff dell’Ambra, a Leonardo Di Silvio e ad Augusto Fontana, che cura la parte grafica, sia cartacea che video, dall’edizione 2020.

Sampietrino d'Oro Marguttiano 2023 Locandina Intera
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