“Finalmente riprende il processo dopo 4 mesi di sospensione dovuti al legittimo impedimento della conducente del veicolo che ha investito mia figlia. Adesso speriamo che si possa procedere spediti, arrivando a sentenza entro l’estate.
Ricordo che il prossimo 7 agosto saranno passati 5 anni dall’investimento di Lavinia e non abbiamo ancora terminato il processo di primo grado”.
Così Massimo Montebove, padre della piccola investita all’asilo nido La Fattoria di Mamma Cocca nel 2018, parla a Castelli Notizie alla vigilia dell’undicesima udienza del processo che vede imputate la maestra Francesca Rocca con l’accusa di abbandono di minore e l’investitrice che deve rispondere del reato di lesioni colpose gravissime.
Il giudice, Eleonora Panzironi, in questa nuova udienza dove non sono previsti testimoni dovrà valutare alcune richieste istruttorie che sono state fatte dalle parti.
“Rispetteremo come sempre qualsiasi decisione del giudice – dice Montebove -, io da genitore posso solo augurarmi che il processo possa riprendere con la stessa celerità con cui è andato avanti fino alla sospensione.
Onestamente spero che, con la collaborazione di tutte le parti processuali, possa essere sin da domani valutata una calendarizzazione anche dell’udienza di discussione. Prima dell’estate vorremmo una sentenza”.
Non c’è acredine nelle parole di papà Montebove che nelle precedenti 10 udienze, assieme alla compagna Lara Liotta, ha dovuto rivivere ad ogni appuntamento in tribunale a Velletri il dramma di quel che accadde nel 2018 quando Lavinia, abbandonata nel parcheggio dell’asilo dalla maestra Rocca, secondo l’ipotesi accusatoria del Pubblico ministero Giovanni Taglialatela, fu investita a soli 16 mesi dalla giovane alla guida di una Bmw.
Stavolta, salvo colpi di scena che non sono mai mancati in questo processo, dovremmo davvero essere alle battute finali del primo grado di giudizio.
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