A Rocca di Papa si è tornati nella confusione più totale. Se prima lo scenario più critico sembrava quello del centrodestra, dove lo slancio di Massimiliano Calcagni aveva reso ben evidente le visioni divisive delle varie forze in campo, anche il centrosinistra non sembra essere da meno.
Dopo una fugace luna di miele, anche Francesco De Santis, che inizialmente aveva incassato l’appoggio informale di quasi tutte le forze di centrosinistra, ha lanciato oggi la sua candidatura con il progetto “Rocca di Papa 2030″, sostenuto da 3 liste civiche, senza dunque il Partito Democratico. Voci di corridoio lo avrebbero visto rompere con l’ex assessora in quota Pd Silvia Sciamplicotti, che avrebbe vantato, in un incontro ristretto tenutosi ieri, la propria performance alle elezioni regionali di febbraio, e che pare non disdegnerebbe una nuova candidatura a Sindaco. Sciamplicotti ci aveva già provato nel post decennio Boccia, nel 2016, rimanendo però sconfitta dal compianto Emanuele Crestini al ballottaggio.
Dunque ad oggi, la candidatura ufficiale del giovane De Santis, che ha contribuito con le sue dimissioni alla sfiducia all’ex sindaca Cimino, è l’unica pedina ufficiale in campo benché abbastanza isolata. Resta da capire in quanti risponderanno al suo invito al dialogo e alla condivisione.
Non si esclude all’orizzonte, anche, il commissariamento del circolo dem locale, per tentate di riannodare i fili di un progetto unitario che per ora, pare essere naufragato.
Dall’altra parte, mentre il nome di Calcagni continua a non piacere ai circoli locali, sono state avanzate sul tavolo le proposte di candidatura di Simone Pizziconi, e ancora una volta di Ottavio Atripaldi, ex comandante dei Carabinieri di Rocca di Papa, entrambi ex amministratori. Notizia dell’ultima ora è quella della nomina di Massimo Saba quale responsabile per la campagna elettorale dell’Udc, che entra quindi a pieno titolo sul tavolo delle trattative del centrodestra, anche qui, ancora in alto mare.
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