20 anni fa, anno più anno meno, il mondo aveva salutato la caduta del regime teocratico dei Talebani in Afghanistan e le donne afghane avevano potuto, finalmente, svelare al mondo i loro volti coperti negli anni dai burqa che ne nascondevano l’anima e l’essenza. Come tutti i sogni, anche quelli di libertà e diritti possono infrangersi e nell’agosto del 2021, pochi mesi prima che un’altra emergenza internazionale (quella ucraina) occupasse gli spazi della stampa internazionale, il ritiro dei contingenti internazionali dall’Afghanistan ha visto una nuova presa di potere da parte dei Talebani e il ricadere nell’oscurità per migliaia di donne afghane giovani e meno giovani che avevano assaporato il gusto di una vita alla luce del sole.
Proprio per sensibilizzare sulla situazione delle donne afghane, nasce lo spettacolo teatrale “Il Tuono del Deserto”, scritto e ideato dall’attrice Sabina Barzilai e finanziato con il contributo della Regione Lazio con il fondo di sostegno alle produzioni teatrali, che andrà in scena, a partire dal prossimo dicembre, in diversi teatri dei Castelli Romani e del Lazio.
“Dopo una prima edizione nella stagione teatrale 2011/2012 intitolata ‘Il soffio nel deserto’, la mutata situazione politica dell’Afghanistan mi ha spinto a tornare sul tema della situazione delle donne afghane con un nuovo spettacolo – spiega Sabina Barzilai, attrice e direttrice artistica della Sala Teatro Vittoria di Marino –. La realizzazione dello spettacolo ha visto una lunga fase di studio sulla condizione femminile afghana, che, come abbiamo visto con le recenti proteste in Iran, tocca tutto il Medio Oriente. Abbiamo preso contatto con i centri di accoglienza dei Castelli Romani che ospitano le rifugiate afghane e con la comunità afghana di Roma e abbiamo realizzato delle proiezioni video di carattere documentaristico che si alterneranno alle scene teatrali“.
“La storia è quella di tre donne che si incontrano e prenderanno delle decisioni sul loro futuro se restare e resistere in Afghanistan o prendere la via dell’Occidente. Le protagoniste in scena traggono ispirazione dalle notizie di cronaca giunte a noi dal regime talebano e rappresentano tre storie diverse: una magistrata destituita dal suo incarico, una giovane donna, a suo tempo sposa bambina di un pastore, e una moglie dell’oppio che accende un riflettore sul triste fenomeno che vede le donne messe in vendita per pagare i debiti di droga” spiega la Barzilai.
“Il Tuono del Deserto” debutterà sabato 3 dicembre alle ore 20.30 presso la Sala Teatro Vittoria nel Parco Villa Desideri di Marino. Seguiranno la replica di domenica 4 dicembre alle ore 18.30 e tre matinée dedicate alle scuole.
Successivamente lo spettacolo andrà in scena presso il Teatro Artemisio “Gian Maria Volonté” di Velletri domenica 11 dicembre alle ore 18.30. Seguirà replica lunedì 12 dicembre per gli Istituti Superiori di Velletri. Sabato 17 dicembre lo spettacolo sarà ospite allo Spazio di Fara Sabina, gestito dalla compagnia Teatro Potlach, riconosciuta da 40 anni dal Ministero della Cultura. Martedì 20 dicembre “Il Tuono del Deserto” verrà replicato al Teatro Tor Bella Monaca di Roma alle ore 21. È prevista inoltre una matinée per il Liceo Scientifico “Edoardo Amaldi” di Roma, che ha aderito all’iniziativa con entusiasmo. Le repliche si concluderanno mercoledì 21 dicembre alle ore 20.30 presso l’Auditorium dei Castelli Romani di Cecchina, frazione di Albano.
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