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Velletri, mercoledì 23 novembre la Festa e Fiera di San Clemente – Il programma

VELLETRI FESTA SAN CLEMENTE 2021

E’ ormai scattato il conto alla rovescia nella città di Velletri, che a poco più di un mese dal Natale si appresta a vivere la Festa di San Clemente, la più sentita dai cittadini, insieme a quella della Madonna delle Grazie. Dopo lo stop forzato del 2020 e lo svolgimento contingentato dello scorso anno (quando l’ingresso fu garantito solo a chi aveva Greenpass e mascherine), quest’anno finalmente i cittadini veliterni potranno respirare un po’ di normalità, in piena libertà.

Sarà per la sua tradizione pluricentenaria o per il legame forte con la religiosità, fatto sta che la festa del Santo Patrono di Velletri, San Clemente, è una delle più attese dalla popolazione, che vi partecipa con entusiasmo e trasporto. Passeggiando si possono vedere famiglie intere passeggiare stuzzicando delle noccioline pralinate o dello zucchero filato, ragazzi che passeggiano su e giù con i loro amici. Si respira un’aria di serenità e di festa, che preannuncia il periodo natalizio alle porte.

Quest’anno i festeggiamenti del Santo Patrono inizieranno con il triduo di preparazione nei giorni del 20-21-22 novembre. Si inizierà il pomeriggio di domenica 20 novembre alle ore 17, con i Vespri Solenni, seguiti dalla Santa Messa alle ore 17.30. Questi eventi si ripeteranno anche per i giorni del 21 e 22 novembre.

Per il giorno di lunedì 21 novembre alle ore 18.30 è previsto l’evento “La lettera ai Corinti di San Clemente I, Papa e martire” presso il quale interverrà il prof. Filippo Carcione, docente di Storia del cristianesimo e delle Chiese presso l’Università statale di Cassino e docente di Patrologia presso l’Istituto Teologico Leoniano di Anagni.

Il 23 novembre si entrerà nel vivo dei festeggiamenti, con tutte le solennità legate a San Clemente. Le Sante Messe previste per quel giorno saranno alle ore 7.30 , alle ore 9 e alle 12.  Invece per le ore  10 è prevista Santa Messa Pontificale presieduta da S.E. Rev. Mons. Stefano Russo, Vescovo Diocesano. Alle ore 17.30 si svolgerà la Santa Messa Pontificale presieduta dal Cardinale Titolare S. Em. Rev. Mons. Francis Arinze.

Per tutti e quattro i giorni presso il portico della Cattedrale sarà presente il laboratorio animato dal Liceo Artistico Cesare Battisti di Velletri, intitolato “L’ Immagine di Clemente Romano” in cui verranno mostrati i bozzetti realizzati dagli studenti.

Mercoledì 23 novembre sarà anche il giorno dell’attesissima Fiera, che animerà tutte le principali strade intorno alla Cattedrale, in un percorso espositivo sostanzialmente simile a quello previsto per la prima domenica di maggio, in occasione della Festa della Madonna delle Grazie.

Generico novembre 2022

Curiosità su San Clemente, Patrono di Velletri

Generico novembre 2022

Martirio di San Clemente Romano opera a cura di Bernardino Fungai, 1480 circa

La leggenda vuole che San Clemente fu esiliato da Roma per andare vicino al Mar Nero per scontare la pena dei lavori forzati per poi morire in mare legato ad un’ancora; per questo motivo è il Santo protettore dei marinai e nell’iconografia è raffigurato con un’ancora. Si dice che prima di diventare Papa nel 92 d.C. egli fosse stato vescovo di Velletri e per questo divenne il suo Santo patrono. Non appena il maestoso tempio pagano dedicato a Marte fu convertito in chiesa, i cittadini decisero di farlo diventare la cattedrale del paese e di dedicarla proprio a San Clemente, tanta era la devozione nei confronti di questo Santo.

Generico novembre 2022

La fiera di San Clemente si svolge regolarmente dal ‘600 il 23 novembre; in antichità, come la fiera della Madonna delle Grazie, anche quella in onore di San Clemente era volta alla vendita del bestiame. Fino alla prima metà del ‘900 si esponevano e si vendevano varie tipologie di animali tra i quali spiccavano equini e bovini e suini. Alla fine questi ultimi furono gli ultimi a scomparire per la consolidata tradizione contadina di tenere almeno un maialino. La tradizione voleva che quest’ultimo venisse preso e allevato nel corso dell’anno, per essere macellato alla fine dell’anno successivo.

La maggior parte di questi maialini veniva esposto nei pressi di Porta Napoletana da cui si potevano sentire anche a gran distanza i grugniti delle bestiole. Spesso nelle famiglie contadine era abitudine che gli acquisti della fiera venissero fatti con il ricavato della vendemmia.

Nella seconda metà del ‘900 la tradizione della vendita di bestiame si andò via via perdendo e gli animali da lavoro vennero sostituiti da animali da compagnia. Fino ad una decina di anni fa, infatti, era solito passeggiare per le strade della fiera e vedere pappagallini, pesci di ogni tipo, ma anche cuccioli di cani e gatti. Ad oggi, la vendita di animali è pressoché assente. 

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