Ha colpito mortalmente un suo connazionale a Genzano lo scorso 28 marzo, in via Umberto Terracini, all’interno di un container dove alloggiavano entrambi in situazioni di degrado ed ai margini della società. E’ questo l’esito delle indagini svolte dai Carabinieri della Compagnia di Velletri, che hanno chiuso il cerchio sul romeno di 39 anni che alloggiava insieme alla vittima in un terreno a ridosso del centro cittadino.
Il cadavere del 52enne era stato ritrovato con profonde ferite alla testa, inferte con una accetta, probabilmente al culmine di una violenta lite. Quasi nell’immediatezza dell’accaduto, i militari avevano sottoposto l’uomo a fermo di indiziato di delitto, dopo che lo stesso aveva allertato i soccorsi.
Le indagini sono proseguite non escludendo alcuna possibilità, anche in ragione del fatto che i container di via Terracini erano utilizzati saltuariamente anche da altri senzatetto della zona, che vivono di espedienti e tutti dediti all’alcool.
Ma tutti gli elementi e gli indizi raccolti durante le indagini hanno fatto convergere sulla figura dell’uomo, che ora si trova in carcere a Velletri, al vaglio delle decisioni della Magistratura. I militari hanno chiuso le indagini dopo aver sentito numerose persone e cercato di approfondire il contesto sociale sia della vittima che dell’indagato.
Entrambi, soprattutto negli ultimi mesi, vivevano alla giornata, spesso rivolgendosi alla Caritas, in un contesto in cui molto spesso sono dovute intervenire le forze dell’ordine ed anche i sanitari del 118 per gli esiti di liti furibonde.
Ed è stata proprio una di questa, l’ennesima – secondo i militari – ad aver avuto risvolti tragici lo scorso lunedì 28 marzo, e a degenerare in omicidio, in un atto d’impeto avvenuto per futili motivi.
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