Studenti, professori, cittadini. C’era tutta la società civile, riunita in un sit-in pacifico e silenzioso, a chiedere certezza per il futuro del liceo artistico Mercuri, una eccellenza formativa, sociale e culturale ormai da un intero secolo in quel di Marino ma che, oggi, vive un presente di grande disagio. La vicenda d’altronde è nota e sta preoccupando comunità e politica: la storica sede dell’istituto, quella di Corso Vittoria Colonna, infatti è a pezzi, interdetta alle lezioni, e necessita di interventi di messa in sicurezza e adeguamento sismico. Lavori, quelli che saranno avviati dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, che richiederanno – si vocifera nel borgo castrimeniense – un paio di anni e anche più. Gli studenti attualmente, oltre a dover sopportare le conseguenze dell’emergenza pandemica, sono “appoggiati” presso l’istituto Amari di Ciampino, con la dirigenza scolastica guidata da Montesano che sta facendo il possibile per assicurare una attività didattica dignitosa ai mille ragazzi del Mercuri. E, poi, ci sono le istituzioni politiche, tecnicamente delegate a trovare una soluzione.
Di palazzo Valentini abbiamo detto, dall’altra parte ecco il Comune di Marino, chiamato a trovare una allocazione temporanea in cui ospitare gli studenti, in attesa che le opere di adeguamento della sede marinese del liceo, inizino e siano completati. La precedente giunta Colizza aveva studiato una soluzione di container temporanei nel parcheggione sottostante l’istituto, proposta che aveva trovato d’accordo i vertici scolastici e pare anche la Città Metropolitana. Affinchè il relativo iter potesse partire si sarebbe stati però in attesa di un ok procedurale, legato a un vincolo di carattere ambientalistico. Nel frattempo è cambiato l’esecutivo comunale con il sindaco Cecchi ad avanzare una nuova proposta: perché non sistemare le aule del Mercuri presso l’ex ostello della gioventù? Idea che non ha trovato d’accordo sinora la dirigenza dell’artistico, che ha espresso dubbi sul fatto che sulla struttura di via Garibaldi servirebbero prima interventi di riqualificazione che farebbero perdere tempo e soldi.
Insomma, una situazione intricata su cui professori e studenti vogliono vederci chiaro. Il messaggio del sit-in di oggi è chiaro: “dateci risposte concrete, veloci e decidete su come agire ma basta che decidete presto”, il concetto uscito fuori dalla partecipata manifestazione. Come confermato anche da Milena Iacuzzo, rappresentante sindacale e responsabile per i rapporti col territorio e social del Mercuri. A sostenere la protesta anche la politica locale, tra gli altri Marco Comandini (di Marino Verde e Solidale) e l’ex sindaco Colizza, che chiedono a Palazzo Colonna lumi sul cambio di idea legato alla localizzazione delle classi e a palazzo Valentini di fare presto con gli interventi antisismici sulla storica sede di Corso Vittoria Colonna. Durante il sit-in i ragazzi hanno srotolato vari striscioni all’ingresso del Mercuri: “Tempi duri per il Mercuri” e “Perdita Culturale, Perdita Personale”. Parole forti, dirette, che raccontano come Marino oggi non stia perdendo semplicemente un liceo, o meglio l’unico liceo (cosa di per sé già molto grave), ma un vero e proprio pezzo di storia della città. Con la speranza, però, che sia solo un momento, seppur dannatamente difficile: un momento che deve essere la politica a risolvere. Comune di Marino e Città Metropolitana, in primis.
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