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Fuochi d’Artificio silenziosi, il plauso del Parco dei Castelli Romani per la svolta silenziosa a Grottaferrata

fuochi artificio

I fuochi d’artificio sono da sempre simbolo di festa, richiamando emozioni e ricordi legati ai momenti di aggregazione e tradizione. Tuttavia, in un mondo sempre più attento alla sostenibilità e alla protezione dell’ambiente, anche le tradizioni possono essere rilette in chiave ecologica. È il caso dei festeggiamenti di San Nilo a Grottaferrata, dove si è scelto di utilizzare fuochi d’artificio silenziosi, ottenendo il plauso del Parco regionale dei Castelli Romani per l’attenzione mostrata verso la fauna e l’ambiente, così come sempre auspicato dall’ente, che proprio quest’anno celebra il suo quarantennale.

Nel Parco, d’altronde, gli spettacoli pirotecnici sono vietati, non solo per il rischio di incendi, ma anche per il disturbo arrecato alla fauna selvatica. Anche fuori dai confini dell’area protetta, come a Grottaferrata, l’impatto dei fuochi tradizionali non va sottovalutato: oltre a spaventare gli animali domestici, rilasciano nell’aria e sul terreno materiali e sostanze inquinanti. In risposta a queste problematiche, l’alternativa dei fuochi silenziosi rappresenta una soluzione rispettosa e innovativa, capace di mantenere la magia degli spettacoli pirotecnici senza arrecare danno all’ambiente.

Ivan Boccali, commissario straordinario del Parco dei Castelli Romani, ha elogiato l’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Grottaferrata, sottolineando come la sostenibilità ambientale sia un tema che coinvolge ogni ambito della vita umana: “Ogni attività umana può essere riletta in chiave ecologica, e il Parco intende affiancare con più decisione le Amministrazioni in questo percorso sfidante ma sicuramente non semplice”.

L’adozione di fuochi silenziosi dimostra che è possibile continuare a godere delle tradizioni senza rinunciare al rispetto per l’ambiente e la fauna. Questo tipo di iniziativa potrebbe fare da apripista a un cambiamento più ampio, promuovendo una maggiore attenzione ecologica durante eventi pubblici e privati. “Un plauso, dunque, all’Amministrazione di Grottaferrata – ha aggiunto Boccali – con l’auspicio che tale pratica si diffonda, per continuare a regalarci la suggestione dei fuochi d’artificio in una versione più moderna e attenta al futuro”.

Una tradizione rivisitata, dunque, che unisce spettacolo e rispetto per la natura, rappresentando un esempio virtuoso da replicare per il bene del nostro pianeta.

Ecco perchè i fuochi d’artificio nel Parco dei Castelli Romani non sono consentiti

Lo svolgimento di spettacoli pirotecnici nel Parco dei Castelli Romani rientra fra le attività non consentite, per diverse motivazioni:

– rischio incendio (soprattutto nel periodo di massima allerta, solitamente dal 15 giugno al 30 settembre);
– disturbo alla fauna selvatica (valido tutto l’anno e in ogni parte dell’area protetta);
– Regolamento del Piano del Parco, che vieta l’uso di fuochi d’artificio e l’organizzazione di spettacoli pirotecnici.

Ogni area naturale protetta rappresenta un luogo nel quale gli animali, componenti essenziali dell’ambiente tutelato, sono considerati quale valore importante, dal punto di vista ecologico e da quello simbolico tanto che, nei Parchi, vige il divieto di “catturare, uccidere, danneggiare e disturbare le specie animali” (art. 11 della L. 394/1991 e art. 27 della L.R. Lazio 29/1997).

In gran parte del territorio del Parco vi è la presenza di specie particolarmente protette (si cita, a titolo esemplificativo, il lupo appenninico), impegnate nei mesi primaverili ed estivi nella fase più delicata dell’allevamento della prole: l’effettuazione dei fuochi pirotecnici direttamente sulle aree boschive potrebbe causare l’abbandono della prole o comunque un significativo disturbo temporaneo.

Nel Parco, inoltre, sono presenti vari siti riproduttivi di falco pellegrino, specie elencata in Allegato I (tra le specie per le quali sono previste misure speciali di conservazione) della Direttiva Uccelli (2009/147/CE) e oggetto di tutela secondo l’articolo 2 della Legge 157/92 particolarmente protetta, anche sotto il profilo sanzionatorio, ma l’elenco potrebbe continuare, perchè l’area dei Castelli Romani è ricca di biodiversità ed è questo uno dei motivi per i quali è stato istituito il Parco.

Il Parco dei Castelli Romani, nel “Regolamento del Piano del Parco dei Castelli Romani” (adottato con Deliberazione del Consiglio Direttivo n. 23 del 21/05/2009 e successive modifiche ed integrazioni), all’art. 67 (Disturbo alla quiete naturale) vieta l’uso di fuochi d’artificio e l’organizzazione di spettacoli pirotecnici nelle zone di riserva generale e stabilisce, inoltre, che nelle zone di protezione e di promozione economica e sociale, ai sensi del Regolamento della Regione Lazio n. 7 del 18 aprile 2005, durante il periodo a rischio di incendio l’utilizzo dei fuochi d’artificio si deve realizzare a distanza non inferiore ad un Km dai margini delle aree boscate o cespugliate.

Esistono delle alternative agli spettacoli pirotecnici, che tradizionalmente colorano il cielo e che contribuiscono ad alimentare il clima di festa legato agli eventi: i fuochi pirotecnici si possono sostituire con i fuochi d’artificio silenziosi a basso impatto. L’attenzione che si presta a ridosso del Capodanno, quando sono diverse le ordinanze Comunali che vietano gli spettacoli pirotecnici e l’uso di petardi, va applicata tutto l’anno, anche considerando la possibilità di fare scelte diverse, ugualmente suggestive ma innocue per la fauna (selvatica e domestica).

 

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