Cronaca

Cucciolo di lupo investito vicino alla “salita discesa”, tra Ariccia e Rocca di Papa

cucciolo lupo investito

Questa mattina, giovedi 26 settembre, un cucciolo di lupo è stato investito e ucciso sulla strada SR 218 (vicino alla famosa “Salita – Discesa”), tra i Conuni di Ariccia e Rocca di Papa. La segnalazione è stata fatta dalle Guardie zoofile Kronos che hanno prontamente avvertito i Guardia Parco. Era un piccolo maschio di circa 4 mesi con un evidente colpo inferto in testa da una automobile.

Il corpo è stato recuperato dal servizio veterinario che provvederà alle analisi genetiche. “Esternamente ha tutte le caratteristiche di un lupo italiano di cui conosciamo la presenza ai Castelli Romani – hanno riferito le Guardie Zoofile  –, una delle specie chiave insieme al cinghiale e altri mammiferi autoctoni, ma in questi casi è importante una analisi genetica”.

“Purtroppo nel Parco dei Castelli Romani la circolazione stradale è causa di centinaia di vittime nella fauna selvatica – continua la segnalazione -. Le auto all’interno del Parco sfrecciano ad alta velocità anche su strade contorte o con poca visibilità. Sono numerosi gli animali uccisi dalle auto, oltre a qualche esemplare di lupo, anche cinghiali, tassi, istrici e i numerosi anfibi durante il periodo della riproduzione. E’ essenziale un progetto sui corridoi ecologici per salvaguardare la fauna di un parco che, pur avendo una alta biodiversità, ha comunque grandi problemi di pressione antropica. Ricordiamo come sempre di non foraggiare gli animali selvatici e di andare piano rispettando i limiti di velocità sulle strade interne del Parco Naturale dei Castelli Romani”.

cucciolo lupo investito

“Un altro problema sono le discariche e chi lascia cibo lungo le strade, infatti gli animali selvatici sono attirati e possono essere vittima delle auto. Alcune persone pensano di dare un aiuto foraggiano gli animali selvatici, ma questa pratica è usata anche dai bracconieri per attirarli, in ogni caso è vietata dalla legge e causa problemi agli animali selvatici stessi”.

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