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Il senso della Pace per Rossian: vita, famiglia, dialogo – Ricordando l’opera del grande artista di Ciampino nella Giornata Internazionale della Pace

Rossian celebrò il Giorno internazionale della Pace alla 4^ edizione con la donazione al Comune di Ciampino della sua opera in bronzo Omaggio a Michelangelo, ispirata alla Pietà Rondanini esposta al Castello Sforzesco a Milano. 

ROSSIAN ‒  Omaggio a Michelangelo  presso aula consiliare

“Omaggio a Michelangelo” la scultura in bronzo che Antonio Rossi, in arte Rossian, donò nel 2007 al comune di Ciampino per celebrare la Giornata internazionale della Pace e che posta nei pressi dell’aula consiliare trasmette d’allora nella sua essenzialità valori intramontabili.


Si  riportano dalla brochure che ricorda tale evento alcune annotazioni sulla vita e sull’opera del Maestro Rossian  (Casagiove (CE) 1939 – Ciampino 2021), rilasciate a suo tempo dallo stesso artista. 

Secondo di dieci figli, Rossian frequenta la scuola dell’obbligo e intanto aiuta il padre, reduce della guerra in Albania, che lascia il suo lavoro di muratore  per rilevare un’attività commerciale. La sua formazione scolastica si ferma alla terza media, ma Rossian prosegue gli studi da autodidatta utilizzando i libri del fratello. Attratto dalla storia dell’arte, resta colpito dalle opere di Michelangelo; per accostarsi all’apprendimento dell’anatomia delle membra, osserva i suoi stessi piedi.

Da sempre portato al disegno, Rossian intensifica la sua produzione che si va sempre più raffinando, e sviluppa così la crescente passione per le arti figurative.

In quel periodo di fervida ricerca, Rossian ospita nella sua casa ‒  invasa dai disegni su carta collocati ovunque ‒ la pittrice francese Fernande Le Gris, che lo sprona a proseguire nella sua ricerca.

Nel 1968, Rossian perde improvvisamente il padre. Mentre di notte lui disegnava di getto una figura dolente, in una sorta di trance, il padre lottava con la morte, che lo coglierà la mattina della vigilia di Natale. Un perdita che segna profondamente l’artista e sarà determinante nella scelta del suo mezzo espressivo per lo svolgimento di una tematica inesauribile: il nucleo generativo. 

Dal disegno, Rossian passa a modellare la creta. Il periodo della sua maturazione artistica corrisponde a quella trasformazione sociale che tende, fra l’altro, a demolire la famiglia intesa come statuto rigido e oppressivo, e il messaggio che Rossian intende lanciare è proprio l’inviolabilità della famiglia come basamento della società umana. 

Michelangelo continua ad essere il suo modello ispiratore e dal gruppo marmoreo della Pietà in San Pietro, a Roma, trae notevoli elaborazioni della Maternità, che per Rossian include in assoluto la Paternità. 

Non è più il carboncino o la grafite a dar vita alle figure ideali dell’artista, ma le sue stesse mani che si cimentano con la materia da plasmare per cavarne la propria visione e l’oscuro, imperioso desiderio. 

Sculture a tutto tondo con sprazzi di luce negli interstizi, figure avvolgenti, protettive e dialoganti. La maternità rappresentata come uno svuotarsi per accogliere l’Altro attraverso cui vedere il sé in un connubio armonico. Forme stilizzate in perpetua tensione che esaltano l’animo con la loro purezza. 

Rossian celebrò il Giorno internazionale della Pace alla 4^ edizione con la donazione al Comune di Ciampino della sua opera in bronzo Omaggio a Michelangelo, ispirata alla Pietà Rondanini esposta al Castello Sforzesco a Milano. 

Poiché, per Rossian, la Pace è Pietas.

Maria Lanciotti

Generico settembre 2024
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