D’accordo: è nota per essere città del vino e delle ville, ma Frascati è anche la Capitale della Scienza con un polo scientifico di caratura internazionale. Fa fede l’evento appena terminato con grande riscontro di pubblico, il ‘Science buffet’, una scorpacciata scientifica tra giochi ed esperimenti, adatta a un pubblico dai tre ai 100 anni. Giunto alla seconda edizione, l’originale format ha animato le Mura del Valadier a Frascati, con laboratori, quiz, degustazioni e conferenze show. L’iniziativa ha anticipato e insieme ‘aperto’ la Settimana Europea della Scienza che si terrà dal 21 al 28 settembre e la Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici.
Un’abbuffata di Scienza per tutti
La scienza e il mondo del cibo, per fare educazione alimentare, conoscere i processi chimico-fisico e biologici che avvengono mentre mangiamo, formare gli scienziati di domani: è stato questo il fil rouge dell’evento che si è articolato in più sessioni, tutte gratuite grazie ai finanziamenti dell’Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio.
Chimica in cucina, la fisica del freddo, l’orto da asporto, sono i laboratori proposti anche ai più piccoli, oltre al quiz dedicato a Lazio da gustare. Matteo Martini, fisico sperimentale e ricercatore all’Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), docente all’università Marconi e presidente di Frascati Scienza, ha spiegato la mission dell’iniziativa: diffondere la cultura scientifica in un mondo che ne è intriso e non lo sa, regalando a tutti il piacere della scoperta, valorizzare l’area tuscolana che è un polo scientifico unico al mondo, e nel contempo educare i ricercatori alla divulgazione dei propri risultati.
L’associazione Frascati Scienza raggruppa ben tremila scienziati, 8 istituti di ricerca, 3 università. “Siamo come tanti elementi di un’orchestra che agiscono per un comune obiettivo: avvicinare la ricerca alla vita di ogni cittadino. La Regione Lazio, la Provincia di Roma, i comuni di Roma, Frascati e dei Castelli Romani sono partner fondamentali del nostro progetto che ha grandi ambizioni. Le due più importanti in questo momento? Facilitare la comunicazione tra ricercatori e cittadini; stimolare la curiosità del grande pubblico e avvicinare i giovani al mondo della scienza”. Martini ha spiegato che si sono volute avviare nuove iniziative che vanno ad aggiungersi a quelle ormai note per creare un contatto tra gli ambiti puri della ricerca e tutti noi comuni mortali che ci avvaliamo delle tecnologie prodotte dalla scienza senza nulla o quasi nulla sapere delle leggi fondamentali della materia o di cosa avvenga nei centri dove si fa ricerca. Esa Esrim, Cnr, Infn, Enea: Frascati concentra i maggiori enti di ricerca noti a livello planetario. “Una delle mission è favorire l’iscrizione alle facoltà scientifiche anche solo facendo conoscere queste realtà”. La Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici che tanto piacque a Piero Angela o più di recente al premio Nobel 2021 Giorgio Parisi, entrambi cittadini onorari di Frascati, giunta alla 19 esima edizione è “il più longevo progetto del genere in Italia. Abbiamo un partenariato di 43 enti tra università, centri di ricerca e associazioni. Frascati Scienza organizza eventi in 20 città italiane”.
Science buffet, grande affluenza di visitatori adulti e piccini
Divulgatori e divulgatrici in due giorni di ‘abbuffata’ scientifica hanno fornito elementi di educazione alimentare, dato informazioni sui parametri da osservare sia quando facciamo la spesa – quindi saper leggere le etichette dei prodotti -, che quando mangiamo per allenare il palato a riconoscere un prodotto industriale da uno di qualità. Tanti i partecipanti alle iniziative, tra cui molti bambini accompagnati dai genitori non meno attenti e curiosi. “L’idea di focalizzare l’attenzione anche sul cibo è nata dalle tante osservazioni dopo 19 anni di esperienza nella Notte dei ricercatori e delle ricercatrici. L’importante è parlare di scienza applicata alla vita di tutti i giorni. Ci sono tanti programmi di cucina ma di scienza e cucina a 360 gradi non si è trattato sia sotto l’aspetto chimico-fisico che sui lieviti”, ha spiegato Martini.
Sono state anche organizzate degustazioni ‘ al buio’ di prodotti locali: la porchetta di Ariccia IGP, il cannellino di Frascati DOCG, il pane di Genzano IGP e il pecorino romano DOP, sono state al centro di ‘ Taste the Science’, esperimento collaudato che ha posto al vaglio di consumatori di ogni età beni di largo consumo, per comprendere ciò che indicano le etichette e verificare il rispetto dei disciplinari da parte dei produttori. C’è stato anche il quiz interattivo, ‘Lazio da gustare’, costruito per testare la conoscenza dei prodotti tipici della Regione Lazio, di marchi quali DOP, IGP, IGT, DOC, DOCG e STG. Dopo ogni domanda, esperti del settore e ricercatori hanno commentato i risultati, per la salvaguardia dei nostri prodotti di eccellenza.
Microrganismi in fermento, lo science show per scoprire i lieviti contenuti in prodotti dell’eccellenza enogastronomica dei Castelli Romani, come il pane e il vino.
Science buffet si è svolto nei locali che dallo scorso febbraio il comune ha dato in gestione a Frascati Scienza e che sono a disposizione della comunità: “Alcune associazioni ci chiedono spazi, inoltre vorremmo allestire delle sale in modo permanente, non un museo perché la parola museo non ci piace, ma secondo la nostra metodologia del learning by doing, imparare facendo, provando, toccando, manipolando”, ha chiarito Martini. Per l’associazione c’è un calendario fitto di appuntamenti con attività dedicate alle scuole di ogni ordine e grado dei Castelli e di Roma, per gli alunni ma pure per i docenti da formare.
Entusiasta anche Alessandra Della Ceca, vicepresidente di Frascati Scienza e responsabile scientifica degli eventi del successo dell’iniziativa. “Mi occupo con il mio gruppo di lavoro di G.Eco della parte di ecologia. Ho curato il laboratorio ‘Microrganismi in fermento’ sui lieviti e sull’orto da asporto, la parte di attività di educazione ambientale ed ecologica. Tutto l’anno abbiamo eventi e attività”. Negli ultimi anni Frascati Scienza ha ampliato gli eventi che organizza sulla divulgazione. “Settembre è il momento di picco massimo per noi perché ci sono la Settimana della Scienza e la Notte europea della ricerca. L’idea è di far diventare questo spazio permanente per la divulgazione scientifica e la diffusione della cultura”. Per gli ideatori di Science Buffet la gratificazione maggiore arriva dalle spiazzanti domande dei bambini. “Sono sempre sorprendenti in generale, puoi essere preparato su tutto, ma troverai sempre qualcosa su cui non sai rispondere e ho imparato anche a dire ‘non lo so’ e mi informerò. Oltre alle domande, i bambini hanno idee sorprendenti. Anche con quelli molto piccoli si possono fare attività scientifiche di qualità”.
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