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Grottaferrata – Urbanistica, presentato il DPI di fronte a cittadini e associazioni. Di Bernardo: “Un patto con la città”

Nel novembre dello scorso anno il sindaco di Grottaferrata Mirko di Bernardo aveva presentato alla cittadinanza le linee guida per la stesura del DPI (documento di indirizzo preliminare) finalizzato alla successiva programmazione del piano urbanistico comunale generale (PUGC), anticipando che per la stesura di tale piano, teso a programmare il futuro della città per decine di anni, l’amministrazione avrebbe ascoltato le esigenze dei cittadini, dei commercianti e delle varie associazioni per individuare le criticità, le esigenze e i desideri.

Domenica 15 settembre, nella sala principale del cinema comunale Alfellini, si è tenuto il primo di questi incontri, partecipato dalla cittadinanza ma soprattutto dai rappresentanti dei vari comitati di quartiere che nella città si stanno costituendo e che sono considerati uno degli strumenti più efficaci per il dialogo tra Amministrazione e cittadinanza.

L’incontro è stato infatti aperto dalla consigliera delegata all’associazionismo Marisa Memesi che per l’occasione ha raccolto una serie di domande e suggerimenti che i rappresentanti di molti dei comitati di quartiere intervenuti hanno avuto modo di porre al neo assessore all’urbanistica Massimo Roncati e al dirigente del settore tecnico-ambiente Andrea Trinca oltre che al Sindaco stesso alla fine dell’assemblea.

amministrazione di bernardo dpi

La Consigliera ha ringraziato “i Comitati per il lavoro che hanno fatto in questo anno, perché si sono costituiti e stanno dando un grande supporto all’Amministrazione, perché la cosa importante è riuscire a creare un rapporto di collaborazione tra l’Amministrazione e il cittadino e il comitato credo che sia un organo importantissimo in questo ruolo: promuove la partecipazione, la condivisione e fa un controllo del territorio, intrattiene un dialogo con l’Amministrazione e quest’anno c’è stato un lavoro molto produttivo in questo senso.”

Il primo cittadino ha spiegato il percorso per arrivare al PRCG e la visione che ne ha questa Amministrazione, “nel nostro programma elettorale avevamo due punti di riferimento: partecipazione e rinnovamento, rinnovamento anche rispetto alla ridefinizione della nostra pianificazione urbanistica, dietro alla quale c’è la vera visione politica di futuro. Stiamo facendo
tanti lavori ed interventi per riqualificare il nostro territorio, ma il passaggio fondamentale per questa Amministrazione è stata l’approvazione del documento preliminare di indirizzo, lavoro a cui hanno partecipato gli uffici e una serie di figure tecniche che hanno dato un contributo in un percorso che per la nostra città significa realizzazione di beni comuni.

Ringrazio quindi Rita Consoli che è stata la prima assessora che ha messo mano a questo percorso, poi Silvia Santini e oggi il nuovo assessore Massimo Roncati che ci aiuterà nel percorso di applicazione del documento preliminare di indirizzo.

Dopo l’approvazione in consiglio comunale del DPI iniziamo un confronto con la città, la nostra visione di futuro oggi si allarga nuovamente con un’ulteriore fase di partecipazione della cittadinanza. Queste fasi partono con l’incontro con i comitati di quartiere e la cittadinanza, poi ci sarà l’incontro con le associazioni, un confronto con le scuole, con i professionisti, cerchiamo di dialogare con tutte le figure e le realtà del nostro territorio per condividere una visione.

Ci saranno anche dei questionari che coinvolgeranno la cittadinanza entro quest’anno, l’obiettivo ammnistrativo poi è portare il nuovo piano regolatore in consiglio comunale fra circa un anno e mezzo. Entro la fine di questo mandato l’obiettivo è adottare il piano e poi approvarlo in un nuovo mandato.

Piano regolatore non significa semplicemente ridefinire la città ma individuare gli aspetti di crescita da qui ai prossimi trenta anni.

Il DPI prevede anche un patto con la città: il tentativo di governare e non essere governati dagli interessi privati. Governare l’interesse privato significa permettere a questa pianificazione di prevedere una forte riduzione del residenziale, pensare a nuove scuole e nuove strade, nuovi servizi da realizzare con i soldi pubblici. Ridefinisce gli equilibri dando slancio e respiro alle periferie, che si andranno a riconnettere con la città con delle circolarità autonome, decostruendo il centralismo e valorizzando le periferie che diventano quartieri come lo è il centro. […] Tutto ciò è possibile solo se c’è un patto tra amministrazione e cittadinanza, il piano regolatore disciplina proprio questo rapporto tra gli interessi privati e l’interesse pubblico, dando priorità all’interesse pubblico, ma utilizzando gli interessi privati per trasformarli in interesse pubblico quindi veicolando gli investimenti su opere che servono per la crescita della collettività.

A dicembre sarà fatto un nuovo accordo quadro triennale in cui potranno rientrare opere necessarie in quartieri in cui non siamo ancora intervenuti, per ora abbiamo realizzato solo il quarantacinque percento degli interventi previsti, per il 2025 arriveremo all’ottanta. Per gli interventi già effettuati si tratta di scelte che sono state ispirate dal confronto, ecco il ruolo del comitato di quartiere: ci aiuta a discernere così come sarà gli altri interlocutori che chiameremo”.

L’assessore Massimo Roncati ha spiegato come nella programmazione del nuovo piano si intende procedere secondo i canoni della rigenerazione urbana, che “significa rimettere in moto quelle parti di città che non funzionano, sia da un punto di vista urbanistico che da un punto di vista edilizio.

L’intervento non si deve limitare alla parte urbana ma deve prevedere l’intero territorio, quindi i meccanismi da tenere presenti sono: una buona qualità dell’abitare, contenere il consumo di suolo, rendere sostenibile la mobilità, salvaguardare le memorie archeologiche, architettoniche, artistiche e storiche, il tutto tramite un sistema di partecipazione”

L’attuale piano regolatore di Grottaferrata è datato 1973 e prevedeva uno sviluppo della città fino a trentatremila abitanti, negli ultimi venti anni però la crescita della città – che in quel periodo era esponenziale – si è stabilizzata fermandosi a poco più di ventimila abitanti, rimane quindi un venticinque percento di area edificabile previsto da quel piano che verrà dedicato ai servizi.

Servizi che saranno potenziati nelle aree periferiche contestualmente alla riqualificazione degli spazi urbani già esistenti, immaginando una città divisa in cinque sfere indipendenti ma strettamente collegate concentrando l’attenzione sul potenziamento della rete viaria e sul problema dei nodi di traffico che impattano sulla qualità della vita della popolazione.

I lavori di programmazione del nuovo PRCG stanno anche procedendo a rilevare zone potenziabili con nuovi servizi, come ad esempio un polo scolastico in cui incrementare la presenza degli istituti scolastici presenti sul territorio grottaferratese.

Un incontro utile non solo per l’Amministrazione ma anche per i cittadini che hanno avuto la possibilità di ricevere risposta immediata sulla fattibilità di varie proposte o quantomeno essere
messi a conoscenza di quali sono le strade che si pensa di intraprendere per risolvere problematiche di vario genere che affliggono i diversi quartieri, ma un tema sembra accomunarli un po’ tutti: il problema del traffico. Problema che l’Amministrazione sta affrontando anche con l’amministrazione di Città Metropolitana poiché Grottaferrata è una città di attraversamento e il traffico che la blocca è dovuto agli spostamenti anche della popolazione di molteplici paesi limitrofi.

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