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Rocca di Papa, emozione al recital di Piero Botti in Chiesa in omaggio alla Madonna fotogallery

Rocca di Papa- Recital letterario di Piero Botti in Chiesa

Durante le serata di ieri, venerdì 13, presso il Duomo dell’Assunta di Rocca di Papa, si è svolto il recital dell’artista Piero Botti “Per l’Azzurro Tuo Manto Stellato”, un suo piccolo grande sogno dai tempi dell’adolescenza-in occasione del consueto appuntamento di Settembre con la “calata” della Madonna, che avviene da più di duecento anni il sabato precedente alla Festa della Madonna della Pietà.

Si sono esibiti in onore di Maria Vergine, interpretando poesie della letteratura italiana, cantando e suonando musica sacra, Piero Botti stesso, Massimo Onesti, Mario Giovanetti, Vlada Ferrarin, Marianna Calicchia, Angelo Querini, Giulia Gatta, Maria Rita D’Ambrogio, Elisabetta Kryemadhj, Enrico D’Alessandri, Massimiliano Di Ramio, e Gerardo Ballanti.

“Ringrazio il parroco, Padre Thomas, per aver voluto questo incontro di preparazione e di riflessione su una tradizione di Rocca di Papa ancor oggi sentitissima, da trasmettere alle nuove generazioni: La Festa Della Madonna Della Pietà” , ha detto Piero Botti, esprimendo inoltre il suo entusiasmo per esser riuscito a coinvolgere, oltre ad artisti esperti e già collaudati, giovani ragazzi, impegnati in un recital per la prima volta, e ponendo attenzione sui due aspetti di questa festa: quello religioso, e quello della tradizione.

Poco più di un’ora, ma, tanta l’intensità con cui si è svolto questo evento.
Il pubblico è stato cullato prima da una parte introduttiva: la storia della piccola tela raffigurante la Madonna della Pietà, ritrovata, nei primi anni dell’Ottocento, al di sopra di tutte le macerie, dopo un terremoto; poi, da interventi musicali, dalla descrizione dell’arte mariana presente all’interno della chiesa; dai versi di Petrarca, Trilussa “Ricordate fijolo, quanno te senti veramente solo tu prova a recita n’Ave Maria. L’anima tua da sola spicca er volo
e se solleva, come pe’ maggia”, Torquato Tasso, Giorgio Caproni “La vedevo alta sul mare.
Altissima. Bella. All’infinito bella
più d’ogni altra stella.
Bianchissima, mi perforava
l’occhio e la mente, viva
come la punta di un ago.
Ne ignoravo il nome.
Il mare mi suggeriva Maria”, e, ancora, dai versi poetici di Papa Wojtyla, per i quali viene spontaneo associare i boschi da lui descritti, a quelli del paese, Ada Negri, Dante Alighieri che, nelle terzine del Paradiso, raffigura Maria con i tre ossimori: “vergine e madre”, “umile e alta”, “figlia del suo figlio”, e da quelli di Mario Giovanetti, in un commovente parallelo tra la madre celeste e quella terrena, e dalla sua nuova poesia Madonella, scritta appositamente per l’occasione:
“Quandu vè settembre a’ Rocca se festeggia a’ Madonnella
mezzugiornu già rentocca
e se ropre a finestrella…”
L’evento si è concluso con un fuoriprogramma, la poesia di Piero Infante “Io e Dio”, e con “Madonella”, la canzone tipica di Rocca…”Per l’azzurro tuo manto stellato,
pel tuo sguardo d’ardente passione,
noi cantiamo l’eterna canzone
che nel cuore fiorisce per te”.

Padre Thomas al microfono si è dichiarato molto contento per la serata di condivisione, ha ringraziato un grato Piero Botti, il gruppo, i presenti e tutti coloro che portano avanti progetti di cultura e vicinanza alla Madonna, e ha ricordato
l’appuntamento di oggi, domenica 14 settembre a mezzogiorno, con la “calata della Madonna”.

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