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Monte Porzio – Avviati i lavori della “Casa della Cultura e dell’Accoglienza”: entro il 2025 una nuova dimora per associazioni realtà locali fotogallery

Monte Porzio casa della cultura e dell’accoglienza

Dopo aver inaugurato lo scorso aprile il Museo del Vino, Monte Porzio si appresta ad ampliare ancora l’offerta culturale cittadina con la realizzazione della Casa della Cultura e dell’Accoglienza. Un sogno prima, un’idea progettuale poi e infine l’ottenimento di oltre 1 milione di euro di risorse PNRR veicolate attraverso Città Metropolitana di Roma che tradurranno in realtà una proposta che coinvolgerà attivamente tutte le realtà associative del territorio.

Con la cerimonia che ieri si è tenuta tra Piazza Borghese e in via dei Tinelloni, ai piedi della scalinata della musica, Monte Porzio Catone ha salutato l’avvio dei lavori di ristrutturazione dei locali che tra un anno circa ospiteranno questa nuova dimora culturale.

A fare gli onori di casa, di fronte ad una nutrita rappresentanza di cittadini e dell’associazionismo locale, il sindaco Massimo Pulcini e l’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Primavera che ha introdotto gli interventi del vice sindaco di Città Metropolitana, Pierluigi Sanna, del dott. Stefano Carta, direttore del Dipartimento di fondi PNRR di Città Metropolitana e dell’ing. Massimo Cerri, progettista dell’opera, cittadino monteporziano e presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma.

Presente la giunta Pulcini accanto ai consiglieri di maggioranza e di minoranza.

Monte Porzio casa della cultura e dell’accoglienza

“Oggi realizziamo un grande sogno  avviato nel 2022 – ha detto con entusiasmo il sindaco Massimo Pulcini – e diamo finalmente una risposta concreta e strutturale alla necessità espressa dalle numerose associazioni presenti sul territorio. Un fermento sociale e culturale che verrà accolto in questi tre locali riqualificati e che sarà convogliato in modo permanente in un’offerta da trasferire ai nostri cittadini.

Un investimento che coinvolgerà questo immobile storico che in parte ospita anche il nostro istituto scolastico. I progetti che intendiamo portare avanti con le associazioni sono diversi e comprendono più ambiti di intervento: sicuramente verrà realizzato uno spazio teatrale di cui la città sente davvero il bisogno, come spesso abbiamo avuto modo di cogliere nel corso delle partecipatissime esibizioni della compagnia Teatro a Cuor leggero.  Tra circa un anno, al temine dei lavori di ristrutturazione,  nei due locali ospiteremo quindi una scuola di teatro e una scuola di cucina. Il terzo tinello sarà polivalente; una sorta di jolly deputato alla formazione: realizzeremo corsi di fotografia, laboratori di inglese corsi di ceramica e sicuramente molto altro”.

Un entusiasmo che è emerso anche dalle parole del progettista, Massimo Cerri, che ha illustrato nel dettaglio le varie fasi tecniche del progetto, sottolineando la proficua collaborazione con l’arch. Chiara Coletti, neo consigliera comunale, eletta nella squadra del sindaco. Un recupero importante quelli di questi tre tinelloni, che ha puntato a conservare gli aspetti storico culturali della struttura votata ad ospitare attività eterogenee e polivalenti.

Sinergie e collaborazioni ribadite anche dal dott. Stefano Carta che, nel suo intervento, ha ringraziato il grande lavoro di squadra portato avanti dalla politica, con l’assessore Primavera e il sindaco, dagli uffici comunali e Città Metropolitana: “Questa sinergia istituzionale, che non è affatto scontata, ci ha permesso di dimostrare che il dialogo tra le amministrazioni funziona e può portare a risultati concreti e positivi per i cittadini”.

Risultati che Città Metropolitana ha l’obiettivo di raggiungere attraverso lo strumento dei Piani Urbani Integrati dedicati alla cultura e per cui, ha ricordato il vicesindaco Sanna, sono stati investiti circa 100 milioni di euro per realizzare un insieme coordinato di interventi sparsi su tutta la provincia.

“Il più grande investimento culturale fatto in provincia di Roma dalla conclusione della seconda guerra mondiale – ha detto Sanna -. Questo a dimostrazione di come ormai il territorio, rispetto a prima, ragioni in maniera totalmente univoca e a rete. Un ragionamento a rete che servirà da apripista per moltissimi altri aspetti della vita delle comunità e ci ricorda il ruolo fondamentale che la cultura riveste nelle nostre vite e nella salvaguardia della nostra democrazia perché solamente fornendo ai giovani dei luoghi funzionali e attrezzanti, noi riusciremo a far capire che la democrazia è importane e la si difende con la cultura, la conoscenza e la profondità di spirito che va curata e alimentata attraverso l’incontro, la creatività, e l’aggregazione.

Chi governa ha il dovere di parlare a tutti e di mettere al centro come unico obiettivo quello del governo della cultura, attraverso il miglioramento della qualità della vita delle persone e dei ragazzi”.

Una cerimonia intensa e partecipata che si è conclusa con un simbolico taglio del nastro e un sopralluogo nei locali oggetto di ristrutturazione su cui Don Franz Vicentini ha impartito la sua benedizione.

Si dovrà attendere quindi l’inverno 2025 per la conclusione dei lavori e l’inaugurazione vera e propria di una struttura al servizio della città.

 

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