Il ricordo

32 anni senza Franco Ercoli, un uomo che amava profondamente Velletri

Trentadue anni dopo, Franco Ercoli è ancora presente nella memoria collettiva di Velletri e di chi ha condiviso con lui i momenti di lotta politica e di impegno sociale. La sua vita, spezzata troppo presto, continua a essere un punto di riferimento per chi crede in una politica fatta di ideali, onestà e dedizione al bene comune. Una lezione che oggi, più che mai, risuona attuale

Chiara e Franco Ercoli

Ricorrono oggi i 32 anni dalla tragica scomparsa di Franco Ercoli, allora consigliere comunale e provinciale del Movimento Sociale Italiano (MSI), ucciso a Velletri il 10 settembre 1992. La sua morte, avvenuta in circostanze drammatiche, ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva della città, suscitando profonda commozione e sgomento, sentimenti che ancora oggi, dopo oltre tre decenni, riaffiorano con forza. Franco Ercoli, che aveva appena 49 anni, era una figura molto apprezzata e stimata per il suo impegno politico e la dedizione al bene della comunità veliterna. La sua attività politica, svolta con passione e rigore, così come del resto la sua professione di infermiere, lo aveva reso uno dei volti più riconosciuti e rispettati della scena locale. Il 10 settembre 1992, nei pressi della sua abitazione, venne brutalmente assassinato in un delitto passionale, lasciando la comunità attonita e incredula. La tragedia si consumò in Contrada Acqua Palomba, un episodio che ancora oggi rappresenta una ferita aperta nella storia recente di Velletri.

L’eredità morale e politica di Franco Ercoli

Nel 2017, in occasione del 25° anniversario della sua morte, la comunità si raccolse per ricordarlo con un un evento commemorativo all’interno della sezione di Fratelli d’Italia, a lui dedicata, lungo il Corso della Repubblica, alla presenza di numerose personalità politiche e civili. “Franco per Sempre” fu il titolo di quella commemorazione, un richiamo a un’eredità che ancora oggi resta forte tra coloro che lo hanno conosciuto o che ne hanno sentito raccontare le battaglie politiche e l’umanità. In quel momento, non mancò di ricordarlo, tra gli altri, anche il deputato del Pd Renzo Carella, che con lui aveva condiviso l’esperienza in consiglio provinciale, ma diversi esponenti della scena politica veliterna. La giornata fu impreziosita dalla presenza di Giorgia Meloni (oggi Premier), e da Marco Silvestroni (oggi senatore) e Giancarlo Righini (assessore regionale).

Fu ricordato col sorriso, pur non mancando attimi di commozione. “Quello stesso sorriso che si leggeva dai suoi occhi e che è continuato a rivivere e vivrà ancora negli occhi dei suoi cari e di chi avrà fatto tesoro del suo esempio”, scrivemmo allora. A questa memoria collettiva si aggiunse anche il ricordo personale della figlia, Chiara Ercoli, che intervenne durante le commemorazioni, condividendo aneddoti personali che resero ancora più tangibile il legame tra Franco, la sua famiglia e la comunità.

Giorgia Meloni non volle mancare all’appuntamento del 25° anniversario, sottolineando l’importanza di ricordare figure come Ercoli. “Non è dato impedirci che le persone che amiamo e i migliori se ne vadano”, disse la Meloni durante il suo intervento, “ma ci è dato certamente di essere all’altezza del loro esempio”. Per la leader di Fdi, Franco Ercoli rappresentava un esempio luminoso di come la politica potesse essere ancora vista come una missione al servizio delle persone, e non come mero esercizio di potere.

targa

Anche Marco Silvestroni e Giancarlo Righini sottolinearono l’importanza della figura di Ercoli come punto di riferimento non solo per la destra locale, ma per chiunque credesse in una politica fatta di ideali e di sacrificio. Righini, in particolare, ricordò episodi di vita quotidiana vissuti insieme a Ercoli, come le notti passate a incollare manifesti per Velletri o le discussioni su come risolvere i problemi della città. “Le radici profonde come le nostre non gelano mai – disse Giancarlo Righini – e Franco vive sempre con noi, al nostro fianco, e ci illumina nella strada dell’impegno”. Nell’occasione venne scoperta una gigantografia di cui il partito fece dono alla figlia del compianto esponente politico missino, che la ritrae, piccolina, in braccio a suo papà, accanto a Giorgio Almirante, storico segretario nazionale dell’Msi. 

Franco Ercoli, un’eredità che va oltre i partiti

Al di là delle appartenenze politiche, l’impegno di Franco Ercoli venne riconosciuto anche dai suoi avversari. Cpme evidenziato da Sergio Ferrazzano, portavoce cittadino di Fratelli d’Italia “a distanza di tanti anni il ricordo di Franco mantiene inalterata tutta la sua forza, sia tra i suoi amici più cari che tra i suoi avversari politici, che gli hanno sempre riconosciuto la lealtà nei rapporti personali e la passione messa in campo per il bene di Velletri”.

In quella, come in altre occasioni, si volle ricordare anche il contributo di Franco Ercoli alle battaglie sociali e civili che animarono Velletri negli anni ’90. Una delle sue iniziative più simboliche fu la costruzione di un muro in piazza Cairoli, una protesta creativa contro l’abusivismo edilizio che affliggeva la città. Ercoli, che girava per Velletri con il suo motorino targato “VL 001”, divenne così non solo un simbolo della lotta contro le speculazioni, ma anche un esempio di come la politica potesse davvero essere al servizio del territorio.

Anche quest’anno Alessandro Filippi, presidente della Fondazione Luigi Magni e Lucia Mirisola, lo ha ricordato così: “Franco Ercoli era un uomo onesto, che amava profondamente il territorio e svolgeva la sua attività politica con umiltà e spirito di sacrificio”. Filippi ha voluto sottolineare come Ercoli rappresentasse quella “vecchia scuola di politica”, in cui il sacrificio personale e il servizio alla comunità erano valori imprescindibili. “Oggi siamo qui a ricordarlo lontani dalle bandiere e tessere di partito”, ha aggiunto Filippi, “perché Franco merita un ricordo che va oltre gli schieramenti politici”.

Abbraccio Ercoli Meloni

Trentadue anni dopo, Franco Ercoli è ancora presente nella memoria collettiva di Velletri e di chi ha condiviso con lui i momenti di lotta politica e di impegno sociale. La sua vita, spezzata troppo presto, continua a essere un punto di riferimento per chi crede in una politica fatta di ideali, onestà e dedizione al bene comune. Una lezione che oggi, più che mai, risuona attuale.

Oggi sarebbe senza dubbio orgoglioso di vedere il percorso intrapreso da sua figlia Chiara. All’epoca una ragazzina, oggi ricopre il ruolo di vicesindaca della sua amata Velletri, la città per cui Franco ha lottato con tanta passione e dedizione. Lei, che porta nel cuore i valori del padre, continua a battersi per il bene comune, contro ogni ingiustizia e sopraffazione, incarnando quel senso di servizio che ha sempre contraddistinto la sua famiglia, come testimonia anche l’impegno di Daniele Ercoli nella Polizia di Stato. Franco, da lassù, li può guardare con fierezza, sapendo che i suoi insegnamenti vivono attraverso di loro e dei suoi meravigliosi nipotini.

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