Attualità

“Laghi dei Castelli Romani sull’orlo del collasso”, l’esperto Mario Tozzi a difesa dei laghi di Nemi e Albano di Castel Gandolfo

Tozzi

Il Coordinamento Natura & Territorio dei Castelli Romani ha coinvolto Mario Tozzi nella lotta per la difesa dei laghi dei Castelli Romani. “Il nostro intento, afferma Roberto Salustri, è spiegare ai cittadini quali sono le vere cause e le giuste soluzioni per risolvere il problema. Per questo abbiamo realizzato una campagna informativa su questo tema iniziata con la grande manifestazione fatta al Lago Albano di Castel Gandolfo.

L’aiuto del prof. Tozzi come testimonial ed esperto è importante. Infatti in questi ultimi mesi gli abbiamo inviato i documenti e gli studi svolti sui laghi che lui ha studiato attentamente.”

L’articolo del prof. Tozzi, che ricordiamo è un geologo e un ricercatore, pubblicato sul quotidiano nazionale La Stampa riguarda l’allarme per i laghi italiani e cita i laghi castellani con un sunto del problema e delle soluzioni.

Un intervento competente che dovrebbe far riflettere i politici che amministrano i comuni intorno al lago Albano e di Nemi, su quali debbano essere le azioni da mettere in atto se si vogliono salvare i due laghi e le zone umide dei Castelli Romani.

Di seguito l’estratto dell’articolo di Mario Tozzi su La Stampa (*)
“Poi ci sono le cause ritenute locali che, in realtà, sono testimonianza di quanto avviene su tutto il territorio nazionale, soprattutto per ciò che concerne i laghi. In Italia di diversa origine geologica, da quelli vulcanici del Lazio a quelli glaciali della Lombardia, ma tutti soffrono dell’eccessiva antropizzazione dei relativi territori: troppi residenti, che non rispettano le regole, e spesso troppi turisti, che portano al collasso sistemi già fiaccati dalla siccità.”

In particolare sui laghi dei Castelli Romani:
“Prendiamo ad esempio i famosi laghi dei Castelli Romani, frequentati da imperatori e papi e oggi sull’orlo del collasso. I due laghi Albano e Nemi, hanno perso circa sei metri di livello, qualcosa come 50 milioni di metri cubi di acqua e i pozzi che i residenti scavano attorno, ormai attingono a un livello addirittura più basso di quello del mare.”

“Le sorgenti e i torrenti sono ormai a secco e numerose aziende agricole sono costrette a chiudere per i costi dell’irrigazione. In queste condizioni dovrebbero essere sospese il rilascio di autorizzazione per la ricerca di acque sotterranee e le nuove concessioni per prelievi di acque superficiali o sotterranee”.

Nel Coordinamento si fa strada anche l’idea di un ricorso contro il progetto per la realizzazione di un acquedotto per pompare acqua dal lago Albano e portarla alle residenze di Monte Gentile ad Ariccia. “Dobbiamo fare qualcosa di incisivo afferma Enrico Del Vescovo di Italia Nostra, fermare questi progetti che ci lasciano esterefatti sia per l’abbattimento degli alberi sia per l’aumento del consumo idrico.”

leggi anche
Doris Ercolani Comitato Protezione Boschi Lago di Nemi
Ambiente
“Salvare il Lago di Nemi dall’attacco degli speculatori”: in centinaia alla manifestazione del Comitato Protezione Boschi Colli Albani

Tozzi cita anche la delibera regionale 445 del 2009:
“Inoltre i possessori o utilizzatori di pozzi o di derivazioni di acque superficiali dovrebbero essere tenuti alla misura e al controllo dei volumi utilizzati. In quei territori non andrebbero autorizzate nuove concessioni edilizie, lottizzazioni o ampliamenti che prevedano una ulteriore copertura di suolo o nuovi consumi idrici. Nessuna di queste condizioni viene rispettata soprattutto per le concessioni che sono, invece, già previste e minacciano la vera risorsa ormai non più rinnovabile, l’acqua dei laghi e delle falde che li alimentano.”(*)

Per questo il coordinamento ha indetto la plenaria ambientalista per avere con tutte le associazioni, i movimenti e i cittadini un piano Comune. È infatti importante unire le forze e non agire da soli per manie di protagonismo. Chi vuole unirsi a questo grande movimento può scrivere a: ecoistituto@resedaweb.org.

(*) fonte La Stampa del 14 agosto 2024

commenta