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Anche il Pecorino Romano sotto attacco: la guerra dei formaggi, coi dazi tra Cina e UE, minaccia l’eccellenza del Made in Italy

 

La guerra commerciale scatenata dalla Cina contro i formaggi italiani rischia di trasformarsi in una minaccia concreta per l’intero comparto lattiero-caseario europeo, con il Pecorino Romano tra i prodotti penalizzati. Sul delicato asse Pechino-Bruxelles si profila una “guerra dei formaggi” che potrebbe avere conseguenze disastrose per l’export italiano in Cina, colpendo alcune delle eccellenze più rinomate del nostro Made in Italy.

Dal Grana Padano al Pecorino Romano, dalla Fontina alla Mozzarella di Bufala, fino al Gorgonzola, l’export verso la Cina del comparto “latte e derivati” ha conosciuto una crescita esponenziale, superando gli 80 milioni di euro nel 2023. Un successo che ora rischia di essere compromesso dall’offensiva lanciata dal gigante asiatico.

Pechino ha infatti avviato un’indagine sulle sovvenzioni che gravano sull’importazione di prodotti lattiero-caseari dall’Unione Europea, sostenendo che è stata l’industria cinese a richiedere un intervento. L’obiettivo è verificare se i sussidi forniti da venti Stati europei, tra cui l’Italia, siano conformi alle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Tuttavia, a Bruxelles non ci sono dubbi: si tratta di una chiara ritorsione per i dazi imposti dall’UE sulle auto elettriche cinesi.

In questo contesto, il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, guidato da Francesco Lollobrigida, insieme all’assessorato regionale preposto nel Lazio, sotto la guida di Giancarlo Righini, stanno lavorando incessantemente a tutela del Made in Italy.

La protezione delle eccellenze agroalimentari italiane, come il Pecorino Romano, è un tema centrale e ben attenzionato dal Governo Meloni e dalla Regione Lazio. Entrambi gli enti si stanno impegnando per garantire che il nostro settore lattiero-caseario, già fortemente provato da tensioni commerciali globali, continui a essere un pilastro dell’export italiano e un simbolo della nostra identità culturale ed economica.

A tal proposito ricordiamo che la Regione Lazio ha indetto il Bando “Fresco Lazio”, che precede il 50% di rimborso a ristoranti, bar, hotel, botteghe e negozi della filiera agroalimentare per l’acquisto  e la somministrazione di latte fresco del Lazio.

BANDO FRESCO LAZIO
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