Anche questa notte si prospetta drammatica per le tante forze anti-incendio impegnate ormai da giorni per fronteggiare le fiamme che stanno interessando il territorio di Artena. Dopo l’incendio che ha tenuto col fiato sospeso la comunità artenese nella notte precedente, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile continuano a lottare contro un rogo che sembra non volersi arrestare. Nonostante i ripetuti interventi dei Canadair, che per tutto il pomeriggio hanno effettuato la spola verso la zona di Fontana Nuova, il tramonto e le ombre della notte sono infatti giunti prima che i mezzi aerei potessero avere la meglio sulle fiamme.
Ora, il fuoco continua a divampare, illuminando sinistramente la notte e terrorizzando i residenti, le cui case sono minacciate dal bagliore visibile a chilometri di distanza.
La situazione è particolarmente critica, tanto che la neoeletta sindaca Silvia Carocci ha espresso tutta la sua preoccupazione, dichiarando: “Oggi è il terzo giorno di incendi sul nostro territorio, in particolare su via Fontana Nuova. Sono sul luogo dell’incendio, che è ancora attivo e sotto il controllo dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e di un presidio sanitario. Questi atti mettono in serio pericolo la nostra comunità. Vi invito alla massima precauzione e a seguire le indicazioni delle autorità competenti”.
Le parole della sindaca riflettono la gravità della situazione, che purtroppo non rappresenta un episodio isolato. Solo ieri, domenica 11 agosto, Silvia Carocci aveva già lanciato un allarme riguardo a un altro devastante incendio che aveva colpito diverse aree del territorio. “Sono uscita di casa nel primo pomeriggio perché c’era un nuovo incendio a Piana Civita. Arrivata su, ho appreso che se ne stava sviluppando un altro al Selvatico, mi sono spostata lì e non mi sono più mossa fino a questa sera. Quello che è successo oggi è stato un evento di grandi dimensioni. Più fuochi in più aree e poi al Selvatico c’era il rischio che il fuoco arrivasse alle case”, aveva scritto la sindaca in un messaggio pubblico, sottolineando la gravità della situazione e la necessità di un intervento tempestivo.
Purtroppo, la mancanza di mezzi aerei nelle ore cruciali ha reso ancora più difficile la battaglia contro le fiamme. “Non c’erano elicotteri disponibili e per ore abbiamo assistito inermi a vedere la montagna bruciare visto che quelle aree non potevano essere raggiunte diversamente. Quando è arrivato l’elicottero era tardi ed ha potuto fare un breve intervento. Si è fatto scuro e si vedeva quel fuoco tagliare la notte. Sotto c’erano le case. Siamo rimasti lì con un presidio dei Vigili del Fuoco, della nostra Protezione Civile, dei Carabinieri di Artena”, ha aggiunto la Prima cittadina, ringraziando poi tutti coloro che hanno lavorato senza sosta per proteggere la comunità. Solo grazie all’intervento a piedi dei Vigili del Fuoco, con l’ausilio della Protezione Civile (anche da Valmontone sono arrivati i volontari), l’incendio è stato finalmente spento, ma non prima che il fuoco avesse lasciato dietro di sé devastazione e paura.
“Abbiamo il dovere di difendere ciò che è nostro e lo faremo. Abbiamo il dovere di vigilare e lo eserciteremo. Ragioneremo sulle misure da adottare ed interverremo perché mettere a repentaglio la vita e la sicurezza delle persone è da criminali. Appiccare fuochi è da criminali”, ha concluso la sindaca con determinazione.
La comunità di Artena, intanto, vive con il fiato sospeso un’altra notte di paura, sperando che le fiamme vengano finalmente domate e che l’incubo possa terminare. Le autorità e le forze dell’ordine continuano a vigilare, mentre i cittadini rimangono in allerta, consapevoli che il rischio è ancora alto. L’auspicio è che, con l’impegno e la dedizione di tutti, si possa presto tornare alla normalità e riprendere la vita quotidiana senza il costante terrore degli incendi.
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