Attualità

Velletri, sesto anniversario dal tragico investimento della piccola Lavinia Montebove

Sono trascorsi 6 anni da quel tragico giorno in cui, ad appena 16 mesi, Lavinia fu vittima di un tragico incidente, che da allora la condanna a vivere in uno stato vegetativo di minima coscienza

Lavinia 6 anni

 

In questo caldo mercoledì 7 agosto 2024 si commemora il sesto anniversario di un evento che ha lasciato il segno nella storia recente della comunità veliterna, segnando profondamente la vita della piccola Lavinia Montebove e della sua famiglia. Sono infatti trascorsi 6 anni da quel tragico giorno in cui, ad appena 16 mesi, Lavinia fu vittima di un tragico incidente, che da allora la condanna a vivere in uno stato vegetativo di minima coscienza.

Sei anni di emozioni contrastanti, iniziati con un dolore straziante e proseguiti tra momenti di speranza e il desiderio incessante di giustizia. Anche in questo afoso agosto del 2024, questa ricorrenza continua a segnare profondamente la vita di chi è accanto a Lavinia, e di tutti coloro che l’amano incondizionatamente. Una ricorrenza che è nel cuore anche di chi ha seguito con trasporto ed empatia le vicissitudini di una famiglia che ha cercato giustizia e l’ha solo parzialmente trovata nella sentenza di primo grado, che a gennaio ha sigillato il primo pronunciamento di un giudice.

Da quel tragico 7 agosto 2018, la vita di Lavinia è cambiata per sempre. Il tempo, per lei, è indefinito e scandito dall’amore infinito con cui la sua famiglia si prende cura di lei, con l’ausilio di apparecchiature vitali che le permettono di mantenere un fragile legame con la vita. Lavinia, oggi, ha 7 anni e cresce nell’amore infinito della sua mamma Lara e del suo papà Massimo, accudita anche dagli sguardi amorevoli del fratellino e della sorellina, che così tanto somiglia a quella vispa e graziosa bimba che fino a quel maledetto 7 agosto del 2018 era libera di vivere i suoi giorni con la vitalità e spensieratezza dell’infanzia.

LAVINIA MONTEBOVE

Anche questo anniversario, come gli altri, riporta inevitabilmente alla mente quel terribile martedì mattina. Sono trascorsi 2191 giorni e Lavinia è ancora lì, in quella casa dalla quale era uscita quel maledetto giorno per farvi ritorno solo molti mesi dopo, inconsapevole di quanto le fosse accaduto, inghiottita nel buco nero in cui la sua vita è precipitata in quell’istante in cui un’automobile le ha portato via futuro e sorrisi.

Ogni anniversario rende ancora più doloroso il ricordo di quanto è accaduto, accompagnato dai mille interrogativi su come tutto ciò sia potuto accadere. “Ci fosse un Oscar per chi, con tenacia, resistenza e spirito civico, insegna come affrontare la vita nonostante terribili peripezie, andrebbe sicuramente a Massimo e Lara”, scrivemmo nel 2019, in occasione del primo anniversario del tragico incidente avvenuto nel parcheggio del nido famiglia “La Fattoria di Mamma Cocca”, nelle campagne a sud di Velletri.

Anche oggi, mentre la vita di Lavinia scorre in uno stato vegetativo di minima coscienza, riaffiorano le immagini di quando la sua vita aveva ancora tutti i colori dell’arcobaleno. Una Lavinia spensierata, quella che dall’altalena guardava sorridente la sua maestra, appena pochi giorni prima del giorno più brutto. Proprio dalla maestra partì quella mattina la telefonata a mamma Lara: “Corri, Lavinia è stata investita”, un messaggio agghiacciante che tolse fiato, respiro e vita a quella giovane mamma, travolta dal dolore più grande che si possa immaginare. Lei che, con suo marito Massimo, ha saputo affrontare quel dramma con compostezza e senso civico, affrontando anche le dolorose pagine del processo con l’unica volontà di far emergere la verità e rendere giustizia rispetto a quanto di tragico accaduto.

L’irrimediabile impatto, lo ricorderanno i nostri lettori, avvenne con una Station Wagon, guidata dalla giovane mamma di un altro dei bimbi presenti presso il Nido Famiglia veliterno. “I medici non ci diedero alcuna speranza, al massimo 48 ore di vita, tanto che avevamo già acconsentito alla donazione degli organi”, hanno raccontato più volte i genitori della piccola.

Da allora l’attenzione è stata rivolta all’esito dell’indagine giudiziaria, culminata nella sentenza di primo grado, di un processo chiamato a ricostruire quanto accadde realmente quella mattina. Lo scorso 22 gennaio la giudice Eleonora Panzironi ha condannato ad un anno di reclusione con pena sospesa la donna che era alla guida dell’autovettura, mentre la maestra e titolare dell’asilo è stata condannata a 2 anni e 6 mesi (con una pena maggiore rispetto alla richiesta di 2 anni che era arrivata dal PM) per lesioni colpose personali stradali gravi.

Il primo obiettivo della famiglia di Lavinia era evitare che il processo finisse in prescrizione, come inizialmente temuto, e in tanti, anche personaggi famosi (come Simona Izzo e Fabio Concato, per dirne alcuni), hanno sposato la causa, lanciando un appello affinché giustizia fosse fatta.

Fabio Concato Lavinia Montebove

In questo sesto anniversario, si aggiunge un toccante omaggio del papà di Lavinia, Massimo Montebove, che ha scritto una bellissima fiaba per la sua amata bambina:

Fata Luna

  • Ciao, Elfo Elion! Hai sentito la storia di Lavinia?
  • Oh, sì, Fata Luna. Una storia così triste e bella al tempo stesso. Una bimba così innocente, colpita da tanta ingiustizia.
  • Esattamente! Nel 2018, ad un anno e mezzo, è stata vittima di un momento di colpevole distrazione. È terribile pensare che la maestra l’abbia dimenticata nel parcheggio…
  • E le accuse che hanno fatto su di lei! Dire che fosse troppo veloce nel gattonare è, davvero, una crudeltà. Come potevano pensare che fosse colpa sua?
  • È questa la cosa più triste. Lavinia non cercava altro che l’amore e l’attenzione della sua maestra, proprio come ogni bimbo. Nessuno può immaginare la solitudine che ha vissuto in quel momento.
  • Ma adesso, guarda! Lavinia è diventata un essere di luce. È protetta e circondata dall’amore della sua famiglia e dall’affetto del nostro piccolo popolo.
  • Sì! La considero una benedizione. Le fate e gli elfi la circondano continuamente, le raccontiamo storie, danziamo nei suoi sogni. Siamo qui per garantirle che non è sola.
  • E con ogni sorriso che lei riceve, la sua luce brilla sempre di più. È un segno che l’amore può superare anche i momenti più bui.
  • Che dolce. E pensare che tutto ciò è nato da tanta sofferenza. Lavinia ha trasformato il dolore in gioia. Nonostante le sue cicatrici, ha un’anima luminosa.
  • Esattamente! Ogni tanto, anche noi elfi e fate abbiamo bisogno di ricordare che la luce può emergere anche nei posti più inaspettati.
  • E tu credi che Lavinia senta la nostra presenza?
  • Ne sono certo, Luna. Ogni volta che un raggio di sole la bacia, è come se noi fossimo lì, abbracciandola con la nostra magia. La sua storia si intreccia con la nostra, e insieme continuiamo a brillare nel mondo.
  • Fata Luna – Allora, continuiamo a proteggerla e a raccontare la sua storia. Perché ogni bimbo merita un velo di amore, anche nei momenti più difficili.
  • Elfo Elian  – Sì, insieme possiamo fare la differenza. Lavinia sarà sempre una parte del nostro mondo magico, ora e per sempre. Ora e sempre. Così sia. Così sia. Così sia.
commenta