Sarebbe priva di fondamento, a detta del suo avvocato, la notizia che la Procura della Repubblica di Velletri ha iscritto sul registro degli indagati il consigliere alla Regione Lazio Fabio Capolei, eletto tra le fila di Forza Italia, con il fratello Vincenzo, ex coordinatore di Forza Italia nei comuni di Anzio, Nettuno, Ardea e Pomezia. Secondo l’ipotesi accusatoria dei magistrati della Procura, il consigliere regionale avrebbe offerto assunzioni presso la società partecipata del Comune di Nettuno, in cambio di denaro e altre utilità.
L’inchiesta sulla corruzione risulterebbe essere uno stralcio di quella principale ‘Tritone‘, che ha portato allo scioglimento per mafia dei Comuni di Anzio e Nettuno, e che ha portato in manette i boss della locale di ‘Ndrangheta legati a Giacomo Madaffari, che operavano sul litorale romano.
Il consigliere regionale Fabio Capolei ha però smentito fermamente le accuse, difendendosi con una nota ufficiale del suo avvocato:’ ‘In riferimento alle notizie uscite in queste ore su diverse testate giornalistiche riguardanti il mio assistito, il consigliere regionale del Lazio di Forza Italia, Fabio Capolei, in qualità di suo legale posso comunicare che, dopo aver effettuato le opportune verifiche presso la Procura di Velletri, ai sensi dell’art. 335 del Codice di Procedura penale, Fabio Capolei, allo stato attuale, non risulta essere indagato in alcun tipo di procedimento.
Tanto si doveva ai fini della tutela dell’immagine del Consigliere Capolei, in quanto alcune notizie apparse in questi giorni sono prive di fondamento”.
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