Lettera al direttore

Lettere in redazione

Monte Porzio – Un cittadino: “Strada di Tuscolo invasa da rovi: aspettiamo l’incidente o qualcuno interviene?”

Volentieri riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino che segnala lo stato di pericolosità in cui versa la strada provinciale del Tuscolo, nel tratto tra Monte Porzio e Grottaferrata.

Buongiorno, scrivo questa lettera nella speranza che chi di dovere prenda atto della pericolosità in cui versa la strada del Tuscolo. Mi piace molto passeggiare e spesso percorro il tratto che da Monte Porzio attraversa il Tuscolo fino alla parte che ricade nel comune di Grottaferrata, un percorso piacevole, pieno di verde e di silenzio.

Purtroppo da qualche tempo percorrere questo tratto significa rischiare davvero grosso perché la convivenza tra automobili, moto e pedoni è diventata molto difficoltosa a causa dei rovi e del verde che ha preso il sopravvento sulla strada.

Bellissimo vedere tutto quel verde, per carità, però le corsie sono parzialmente invase da cespugli e rovi e, automaticamente, sia chi cammina, sia chi è in automobile, deve praticamente buttarsi in mezzo alla strada. Un pericolo incredibile perché la strada, come tutti sanno è a doppio senso, per cui chi viene dall’altra parte è costretto a sua volta a fare lo stesso con il rischio, altissimo, di fare un incidente frontale. Io capisco che in estate la vegetazione cresce a dismisura, ma perché gli enti preposti non hanno un calendario in cui segnano i vari interventi da effettuare?

Parlano sempre si sicurezza, di prevenzione, ma poi il verde è incolto, le strade sono un colabrodo e tutto sembra lasciato al caso o rimandato fino a che, magari, non succede qualcosa di irreparabile. Ora non so chi mai leggerà questa mia segnalazione. magari il sindaco, magari la provincia che deve occuparsi di tagliare il verde, ma spero vivamente che qualcuno, quanto prima, prenda in considerazione queste parole. Non parlo solo di sicurezza poi, ma penso anche semplicemente ai turisti o a chi va in bicicletta in giro per i nostri paesi e si ritrova a dover camminare in mezzo ai rovi e all’incuria, quando a pochi passi c’è un parco archeologico  che tanto si pubblicizza.

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