Cronaca

Il Vescovo di Albano, Vincenzo Viva, sull’operazione antimafia ad Aprilia: “Notizie che sconcertano. Noi lavoriamo per cultura della legalità”

Le comunità parrocchiali di Aprilia sono da sempre molto vicine alla popolazione e continuano ad esserlo anche in questo momento di smarrimento

«Le notizie che ci giungono da Aprilia, riguardo l’operazione della Direzione Investigativa Antimafia e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, che coinvolge anche amministratori ed ex amministratori pubblici, ci provocano un grande sconcerto. Siamo fiduciosi che la giustizia, facendo il suo corso, farà emergere le responsabilità di ognuno e crediamo fermamente che questa triste vicenda debba rafforzare, in ciascuno, il desiderio e la volontà di impegnarsi sui temi della legalità e della giustizia, che sono alla base di una sana convivenza sociale e di un futuro veramente umano e libero».

Inizia così la dichiarazione del Vescovo di Albano, mons. Vincenzo Viva, sull’operazione della Direzione Investigativa Antimafia e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina ad Aprilia, che nei giorni scorsi ha portato a diversi arresti e denunce, tra cui il Sindaco Lanfranco Principi, finito ai domiciliari e poi dimessosi.

Il Vescovo ha voluto esprimere apertamente il suo punto di vista su questi avvenimenti, evidenziando il coraggio e la determinazione nel parlare apertamente di temi così delicati e cruciali per la legalità e la giustizia nella nostra società, facendo però il punto sui tanti progetti in corso nella città di Aprilia, da parte delle comunità parrocchiali.

«Come diocesi di Albano – ha aggiunto mons. Viva – siamo profondamente impegnati, sul territorio, a lavorare per diffondere nel concreto una cultura della legalità, della cittadinanza consapevole e dell’etica pubblica, ad esempio con il progetto “Insieme è possibile”, nelle scuole, in collaborazione con le Procure di Velletri e Latina.

Le comunità parrocchiali di Aprilia sono da sempre molto vicine alla popolazione e continuano ad esserlo anche in questo momento di smarrimento, per sostenere in particolare le parti più fragili della società civile, l’accompagnamento educativo e spirituale dei giovani, la promozione del bene comune e delle persone oneste e pulite che sono tante in questa giovane e popolosa città.

Proprio in questi giorni una delegazione diocesana partecipa alla 50ª Settimana sociale dei cattolici sul tema della democrazia e della cittadinanza consapevole. Anche questa esperienza della Chiesa in Italia ci incoraggerà a proseguire e rafforzare il nostro impegno pastorale in questo delicato campo, così importante per il presente e il futuro delle nostre città».

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