Politica e cultura sono stati i protagonisti della rassegna “Martedì Letterari” di Marino del 2 luglio, con la presentazione del libro “Silvio Berlusconi e la città ideale” dell’onorevole Francesco Giro.
Una lunga carriera politica quella di Francesco Giro, appartenente al partito politico di Forza Italia dal 2013; sottosegretario di Stato al Ministero per i beni e le attività culturali dal 2008 al 2011, Segretario del Consiglio di Presidenza del Senato della Repubblica dal 2018 al 2022 e Senatore della Repubblica Italiana dal 2013 al 2022.
Alla presenza del primo cittadino di Marino Stefano Cecchi, la vicesindaca Sabrina Minucci e la giornalista e scrittrice Emanuela Bruni, l’onorevole ha così tracciato le linee fondamentali del suo saggio “Silvio Berlusconi e la città ideale”.
“Giro ci presenta un libro dal testo coraggioso e profondo, noi come comune siamo fieri e orgogliosi di farlo conoscere”, ha dichiarato il sindaco Cecchi.
Un grande excursus sull’innovazione politica di uno dei più grandi personaggi della scena non solo politica ma anche imprenditoriale italiana, scomparso nel giugno del 2023.
Partendo dal 1994, è proprio nel secondo capitolo che l’autore si sofferma sulla rivoluzione liberale del Cavaliere, la sua visione dello Stato italiano e successivamente dell’Europa. Ma non solo, infatti l’analisi di Francesco Giro si concentra anche sull’influenza che Berlusconi ha avuto nel modo della pubblicità, del giornalismo e della comunicazione in generale sotto ogni punto di vista.
“Il Cavaliere ha saputo contraddistinguersi con ideali forti e ben saldi, dando certezze e sicurezza agli italiani” , ha dichiarato l’autore e on. Giro. Il libro, uscito nel 2024 edito da Gangemi, ha l’obiettivo di fare un focus quanto più possibile dettagliato del ruolo che il Cavaliere, per più di 20 anni dalla sua ascesa in campo, ha ricoperto in vari ambiti sociali e politici, cambiandone la direzione. “Sono un matto fra tanti matti”, queste parole pronunciate da Berlusconi nel 1994 hanno segnato il percorso di un uomo che, comunque la si pensi, ha lasciato un segno, sino all’ultimo giorno della sua vita.
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