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Ariccia, un chiosco ai piedi di Colle Pardo? All’Olmata di Genzano, il 13 luglio, manifestazione di protesta del Comitato Protezione Boschi Colli Albani fotogallery

Sabato 13 luglio, alle 18, presso l'Olmata di Genzano, andrà in scena il Presidio in difesa di Colle Pardo, "contro l'apertura del Chiosco in un habitat naturale"

“Giù le mani da Colle Pardo”. Questo, in sostanza, lo slogan che sta accompagnando la nuova battaglia del Comitato Protezione Boschi Colli Albani, che ha organizzato un presidio per difendere uno dei boschi più belli del territorio, che si erge nel territorio di Ariccia, a due passi dai confini con Genzano. Proprio nella Città dell’Infiorata, nella vicina Olmata, si terrà l’evento in programma sabato 13 luglio, alle ore 18, su Viale Vittorio Veneto.

“L’amministrazione comunale di Ariccia – fanno sapere dal Comitato – ha deliberato l’apertura di vari chioschi della porchetta in aree verdi, una delle quali dovrebbe aprire a breve proprio alle pendici del nostro amato colle”.

Durante il presidio, i partecipanti potranno firmare una petizione contro l’apertura del chiosco. Saranno esposte fotografie che documentano la devastazione del taglio ceduo nei boschi del Parco, distribuiti volantini informativi e allestita una piccola esposizione per sensibilizzare il pubblico sulla flora e la fauna di Colle Pardo.

Il Comitato Protezione Boschi Colli Albani si oppone fermamente alla decisione dell’Amministrazione: Colle Pardo, pur ricadendo formalmente nel comune di Ariccia, è un gioiello naturale su cui si accede facilmente da Genzano (all’altezza della Casina delle Rose, ndr), ed è frequentato da amanti della natura che cercano pace e serenità lontano dalla frenesia cittadina.

“Colle Pardo – fanno sapere i manifestanti – non è un’area di ristoro ma un bosco che ospita numerosi animali, tra cui cinghiali, picchi rossi, falchi pellegrini, farfalle, volpi e istrici. Questo delicato ecosistema comprende circa 400 specie di piante censite nel 2016, tra cui castagni, faggi, querce e tigli, rendendolo fruibile tutto l’anno”.

Il Comitato ritiene allora che l’apertura di un chiosco porterà turismo e inquinamento, disturbando l’ecosistema di Colle Pardo. “Se l’amministrazione comunale volesse davvero valorizzare questo luogo naturale, dovrebbe iniziare a pulire i boschi e lasciarli il più possibile incontaminati, preservando la loro bellezza naturale”, si affrettano ad aggiungere dal Comitato.

Il Comitato Protezione Boschi Colli Albani si pone come obiettivo la tutela degli alberi e del verde da interessi economici. Oltre a combattere il taglio degli alberi nei boschi del Parco per il profitto delle ditte del legname, il comitato si impegna anche per salvare il Parco Romita, impedire speculazioni commerciali sul lago di Nemi e contrastare l’inceneritore.

“Colle Pardo non è un’area ristoro ma E’ UN BOSCO dove vivono molti animali: dai cinghiali ai picchi rossi, dai falchi pellegrini alle farfalle, dalle volpi agli istrici. Colle Pardo è un delicato ecosistema di piante, alberi, fiori e funghi: 400 circa sono le specie di piante censite in Colle Pardo nel 2016. Castagni, faggi, querce, tigli e tantissime altre specie botaniche danno vita ad un bosco fruibile 365 giorni all’anno.

Ci sembra assolutamente incompatibile con l’idea che abbiamo di questo luogo naturale l’apertura di un chiosco di consumo che porterà turismo e inquinamento (e tanti soldi a chi ce l’ha in concessione), disturbando l’ecosistema.
Se l’amministrazione comunale volesse davvero valorizzarlo dovrebbe iniziare a pulire i boschi (cosa che non fa da anni, vista la presenza di discariche abusive e rifiuti) e lasciare il luogo il più possibile naturale e incontaminato: è proprio questa la sua bellezza.

Non capiamo in tutto questo come sia possibile che ogni progetto economico e commerciale a discapito del verde venga approvato all’interno del Parco regionale che dovrebbe essere un ente a tutela del nostro territorio.

Insomma, siamo qui a difendere la natura da chi vuole sfruttarla per profitto economico. FUORI I PROFITTI DAI NOSTRI BOSCHI E I NOSTRI LAGHI!”.