Cronaca

Uccisa a 51 anni dall’ex compagno: Manuela Petrangeli vittima a Roma dell’ennesimo femminicidio

Manuela Petrangeli

L’ennesimo femminicidio riempirà le pagine della cronaca nera di Roma, dopo un nuovo episodio di cronaca nera, che vede una donna uccisa dal suo ex.

È accaduto oggi a Roma, in strada, mentre la vittima, Manuela Petrangeli, di 51 anni, stava camminando appena uscita da lavoro.

L’ex compagno, G. M., le ha esploso contro un colpo di fucile a canne mozze in via degli Orseolo, nel quartiere di Corviale, poco prima delle 14. L’uomo, che ha fatto fuoco da dentro un’auto, si è poi costituito in una caserma dei Carabinieri, dopo aver parlato, pare, con un’altra sua ex al telefono.

Manuela, che lavorava come fisioterapista a Villa Sandra, è morta sul colpo ed a nulla sono valsi i tentativi di prestare soccorso.

Con l’ex compagno, un operatore OSS, erano separati da circa tre anni. I due hanno avuto un figlio, che ora ha 9 anni e che sarà costretto a vivere senza la sua mamma e col padre, assassino di sua madre, che dovrà scontare il suo tributo alla giustizia, dopo un gesto davvero efferato.

Sul luogo dell’omicidio è intervenuta la Pm Antonella Pandolfi del pool antiviolenze coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. Sul corpo della donna pare sia stata disposta l’autopsia.

Dalle primissime indagini non risulterebbe alcuna denuncia da parte della donna nei confronti dell’uomo.

Non avremmo mai immaginato potesse succedere una cosa così”, ha raccontato un’amica e collega di Manuela Petrangeli. “Erano separati da circa tre anni – spiega – ed era un rapporto normale, come quelli in cui ci separa con un bambino piccolo di mezzo. Non c’è stata nessuna avvisaglia, lei si comportava normalmente. Lei lavorava e credo anche lui, quindi non c’erano in mezzo questioni economiche”, ha aggiunto la collega che, tra le lacrime: “Era solare, una bravissima professionista. È il solito femminicidio”.


𝗖𝗶𝘀𝗹 𝗙𝗽: “𝗧𝗿𝗮𝗴𝗲𝗱𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲. 𝗖𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗲 𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮. 𝗜𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗮 𝗳𝗶𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗲 𝗳𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶”

“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia della nostra amica e collega Manuela, uccisa a Roma nelle scorse ore. Avendo avuto la fortuna di conoscerla come donna, come professionista e come iscritta alla Cisl Fp, ci uniamo al dolore dei suoi affetti più cari e alla richiesta di fare giustizia sull’ennesimo barbaro femminicidio”, così la CISL FP Roma&Lazio in seguito alla notizia del brutale assassinio di Manuela Petrangeli, la quarantenne fisioterapista di Villa Sandra freddata a colpi di arma da fuoco in zona Portuense.
“Tragedie come quella di Manuela non devono più accadere. Serve un cambiamento civile e culturale che insieme a istituzioni, corpi sociali e cittadini, dobbiamo sostenere”, aggiunge la federazione di categoria. “Tutti noi, nessuno escluso, dobbiamo fare la nostra parte per sradicare ogni forma di violenza, discriminazione e disparità di genere”.
“Deve essere una priorità assoluta, dentro e fuori dai posti di lavoro. Tanto più in considerazione del fatto che in sanità le donne rappresentano la maggioranza del personale in servizio, ma spesso viene loro negato il giusto rispetto e il giusto riconoscimento umano e professionale. Manuela era e sarà sempre una di noi”, conclude la Cisl Fp Lazio.
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