Finalmente il gioiello archeologico di Rocca di Papa, la Fortezza Medievale, riapre al pubblico. Tutte le domeniche, dal 7 al 28 luglio, l’antica roccaforte che si trova alla sommità del paese dei Castelli Romani, sarà visitabile salle ore 9:30 alle ore 12:00.
L’iniziativa, già annunciata dal sindaco di Rocca di Papa, Massimiliano Calcagni, nel corso del Consiglio Comunale dello scorso 30 aprile, sarà avviata in collaborazione con il delegato cittadino Piero Botti ed in concomitanza con i festeggiamenti per il Santo Patrono Carlo Borromeo.
” In vista dei festeggiamenti in onore del nostro Santo Patrono San Carlo Borromeo, quale migliore occasione per permettere ai nostri concittadini e ai numerosi visitatori di poter godere delle bellezze paesaggistiche e dei panorami unici della Fortezza Medievale, accompagnati dal Delegato alla Valorizzazione del Patrimonio Culturale e Monumentale Piero Botti, che ripercorrerà secoli di storia della Fortezza e di Rocca di Papa attraverso i suoi racconti e aneddoti” hanno fatto sapere dal Comune.
Finalmente la Fortezza Medievale torna visitabile, con ingresso libero e con la guida dei volontari della Protezione Civile, per garantire la sicurezza. Seppure in via straordinaria e per sole 4 domeniche, sì pone fine al prolungato periodo di chiusura di un sito archeologico dalla grande valenza culturale, e teatro di importanti ritrovamenti.
Nel caso in cui l’affluenza dovesse essere particolarmente numerosa verranno formati gruppi ristretti che potranno visitare il sito a turno.
” Si ribadisce – hanno aggiunto dal Comune – che si tratta di una riapertura straordinaria ristretta alle domeniche del mese di Luglio, in vista dell’inizio dei lavori di riqualificazione dell’area archeologica della Fortezza, che verranno attuati dopo l’estate grazie al finanziamento di 160mila euro vinto dal Comune di Rocca di Papa, relativo al bando regionale riguardo la Valorizzazione dei Luoghi della Cultura del Lazio, che permetterà la messa in sicurezza definitiva del sito”.
La storia della Fortezza Medievale
Le prime testimonianze sulla rocca risalgono all’ epoca medievale, quando si ha notizia del “Castrum qui dicitur Monte Cabum”, nel quale si sarebbe rifugiato papa Benedetto IX, espulso da Roma nel 1044. La rocca nel 1090 era sotto il controllo dei conti Tuscolani; passò poi ai Frangipane per essere successivamente assegnata alla chiesa ai tempi del Pontefice Eugenio III (1145-1152) .
Per la sua naturale posizione strategica Rocca di Papa fu una fortezza medievale molto potente della campagna romana e fu posseduta da diverse famiglie Romane, dagli Annibaldi ai Colonna.
Oggi l’area ospita un importante sito archeologico, oggetto di diversi lavori di recupero. La prima fase dei lavori, realizzatasi tra il 2007 ed il 2008 con i fondi della Regione Lazio e la supervisione scientifica della Soprintendenza ai Beni archeologici del Lazio, ha evidenziato che il complesso fortificato si estende a comprendere l’intera superficie dell’altura e si articola in due componenti principali: l’edificio vero e proprio, che occupa la zona più alta del colle, e la cinta difensiva che si sviluppa lungo il suo perimetro. I resti dell’edificio evidenziano un assetto planimetrico piuttosto articolato e caratterizzato da consistenti variazioni di quota tra gli ambienti, in parte sotterranei, raccordati da scale e rampe ed anche strutturalmente sovrapposti.
Nel 2010 è stata eseguita la seconda fase di intervento, che ha evidenziato nuove strutture in profondità, ancora da esplorare.
Durante gli scavi sono stati rinvenuti numerosissimi frammenti di vasellame d’uso comune nelle mense tra il XIV ed il XVI secolo, con particolare riguardo alla decorazione di brocche recanti l’effige araldica dei Colonna, il che fa supporre la frequentazione del sito, oltre che dai consueti abitatori in arme, saltuariamente anche da appartenenti alle nobili famiglie qui ospitate, che hanno poi lasciato in loco i servizi di loro appartenenza. E ancora: una spada in ottime condizioni, una cotta in maglia di ferro e bronzo, notevoli frammenti di armature, elmi e punte di lance, frecce e dardi, una palla di cannone in ferro spaccata in due per difetto di fusione, una palla in tufo litoide ed altri proiettili da catapulta.
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