Palloncini rosa, a forma di corona, lasciati liberi di volare verso quel cielo, azzurro come i suoi occhi. E’ l’omaggio che il quartiere di Tor Bella Monaca ha reso alla povera Manila De Luca, venuta a mancare tragicamente 2 settimane fa, il 17 giugno, ad appena 24 anni.
Presso la chiesa Santa Maria del Redentore, questa mattina, sono stati celebrati a Roma i funerali di Manila, la cui tragedia ha sconvolto profondamente la comunità della periferia romana, attirando l’attenzione anche dei media nazionali.
Nel tardo pomeriggio di quel giorno fatale, Manila stava attraversando la strada su un monopattino in via di Tor Bella Monaca, quando è stata travolta da una Opel Astra guidata da un 22enne.
L’incidente è avvenuto intorno alle 19:30, nei pressi del supermercato Pewek. Gli agenti del VI gruppo Torri della Polizia Locale sono intervenuti immediatamente per effettuare i rilievi necessari e avviare le indagini. Ma al netto delle stesse e delle responsabilità che verranno eventualmente sentenziate, resta l’immane tragedia rappresentata dal distacco con una ragazza che aveva tutta una vita davanti e tanti progetti per renderla bella e radiosa, com’era lei.
Nel momento dell’estremo saluto in tanti si sono stretti alla famiglia, ancora attonita di fronte alla portata di un dolore così grande da sopportare.
Tanti i messaggi di cordoglio e solidarietà, col quartiere che si è stretto attorno ai cari della giovane, mostrando un profondo senso di comunità nel momento di lutto.
La tragedia ha sconvolto in tanti, molti dei quali hanno ricordato la giovane per la sua solarità, la sua educazione e la sua vitalità. Manila mancherà a tanti, nel quartiere, e la speranza è che quantomeno la tragedia in cui ha perso la vita possa contribuire a migliorare le condizioni di sicurezza e sensibilizzi gli automobilisti ad una guida più accorta.
“Rimarrai sempre il nostro angelo dagli occhi blu”, si legge in uno striscione, mentre non manca chi le ha dedicato la canzone di Eros Ramazzotti “Sta passando novembre” (“E’ per te questo bacio nel vento…non doveva andar così…tutti ora siamo un po’ più soli qui”).
“Vola in alto, occhi cielo”, un altro dei tanti messaggi strappalacrime dedicati a Manila, sui social, come sugli striscioni. E non sono mancati gli interventi in suo ricordo, al termine delle esequie, durante le quali il parroco ha avuto il compito di cercare parole che potessero portare conforto a chi si trova a vivere col cuore squarciato dal dolore.
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