Cronaca

Addio a Sandro Benedetti: l’architetto e docente universitario (nato a Marino nel 1933) è morto ad Albano a 90 anni

I funerali verranno celebrati lunedì 24 giugno, alle ore 16, nella chiesa di San Pietro Apostolo di Albano

Sandro Benedetti

Nella giornata di sabato 22 giugno, all’età di 90 anni, è morto Sandro Benedetti, architetto e docente universitario di grande prestigio, venuto a mancare dopo una lunga malattia. Nato il 2 settembre 1933 a Marino, nei Castelli Romani, Benedetti risiedeva ad Albano Laziale, dove è deceduto. I funerali si terranno lunedì 24 giugno, alle ore 16, nella chiesa di San Pietro Apostolo di Albano, così come riferito dall’Adnkronos.

Una vita dedicata all’Architettura e all’insegnamento

Professore emerito di storia dell’architettura moderna all’Università “La Sapienza” di Roma, Sandro Benedetti ha lasciato un segno indelebile nel campo dell’architettura religiosa cattolica, specialmente all’indomani del Concilio Vaticano II. Nel 1997, Papa Giovanni Paolo II lo chiamò a dirigere la Fabbrica di San Pietro, dove Benedetti progettò e guidò il restauro della facciata della Basilica Vaticana per il Giubileo del 2000. Inoltre, collaborò con Lucio Passarelli alla realizzazione del sistema architettonico dei Nuovi Ingressi e Servizi ai Musei Vaticani.

Benedetti è stato autore di numerose chiese a Roma, nel Lazio, in Basilicata e Calabria, oltre a scuole, residenze, piani territoriali e piani per l’edilizia economica e popolare. Il suo impegno nella promozione e nella tutela dell’arte sacra è stato riconosciuto con numerose nomine e incarichi prestigiosi.

Nel 1980, Giovanni Paolo II lo nominò nella Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra, e nel 1983 fu eletto presidente nazionale dell’Unione Cattolica Artisti Italiani. Benedetti era Accademico ‘Virtuoso di Merito’ nella Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon e Consultore della Commissione di Arte Sacra della Diocesi di Roma. Nel 1995, fu nominato membro della Consulta Nazionale dell’Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana e Consultore della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici ed Artistici della Santa Sede. Fu inoltre Accademico dell’Accademia di San Carlo della Diocesi di Milano e membro della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa.

Per la Santa Sede, Benedetti fu consulente per il restauro del corpo maderniano e michelangiolesco della Basilica di San Pietro in Vaticano nel 2007 e per il restauro del complesso architettonico-scultoreo della Piazza di San Pietro nel 2008.

Nella zona dei Castelli Romani, dove risiedeva, Benedetti ha realizzato diversi progetti significativi. Tra questi:

Scuola elementare di via Como nella frazione Pavona di Albano Laziale (1960)
Sepolcro di monsignor Giovanni Battista Trovalusci nella cripta della basilica di San Barnaba Apostolo a Marino (1961)
Plesso della sede centrale del Liceo classico statale Ugo Foscolo ad Albano Laziale (1962)
Complesso residenziale Vecchioni ad Albano Laziale (1962)
Chiesa del Cuore Immacolato della Vergine Maria nel quartiere Villa Ferrajoli di Albano Laziale (1962)
Casa Petrucci ad Ariccia (1963)
Monumento ai Caduti in piazzale degli Eroi a Marino (1969, demolito 1988)
Casa bifamiliare Fortini-Bianchi in località Monte Gentile ad Ariccia (1969)
Complesso residenziale “La Conca d’Oro” ad Ariccia (1973)
Chiesa parrocchiale di Santa Rita da Cascia nella frazione di Cava dei Selci di Marino (1976)
Ascensore per il Museo civico di Villa Ferrajoli ad Albano Laziale

Sandro Benedetti ha arricchito il campo dell’architettura con numerose pubblicazioni dedicate principalmente alla storia dell’architettura del Barocco e del Cinquecento. Tra le sue opere più significative si ricordano:

“Architettura del Cinquecento romano” (2011)
“L’architettura religiosa contemporanea. Il caso italiano” (2000)
“Il grande modello per il San Pietro in Vaticano. Antonio da Sangallo il Giovane” (2010)
“Pietro da Cortona: piccole e grandi architetture. Modelli, rilievi, celebrazioni” (2006)
“Architettura sacra oggi. Evento e progetto” (1995)
“L’architettura dell’Arcadia nel Settecento romano” (1997)
“Giacomo del Duca e l’architettura del Cinquecento” (1972)
“Architettura e Riforma cattolica nella Roma del ‘500” (1973)
“Architettura come metafora. Pietro da Cortona stuccatore” (1979)
“Fuori dal classicismo. Il sintetismo nell’architettura del Cinquecento” (1993)
Dal 1972 al 1987, Benedetti ha diretto i “Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura”. Nel 1974 ha fondato la rivista “Storia-Architettura”, e nel 1992 è diventato direttore responsabile della rivista “Palladio”.

La scomparsa di Sandro Benedetti lascia un vuoto nel mondo dell’architettura e dell’educazione. La sua dedizione all’arte sacra, la sua passione per l’insegnamento e il suo impegno nella tutela del patrimonio culturale continueranno a essere fonte di ispirazione per le future generazioni. Il suo lavoro rimarrà una testimonianza duratura del suo talento e del suo contributo inestimabile all’architettura. E i Castelli Romani, che gli hanno dato i natali, non potranno che essergli sempre grati.


IL RICORDO DI PAOLO EMILI

«Il ricordo dell’architetto Benedetti va a tanti anni fa, nel 1986, quando andai a casa sua per chiedergli di partecipare come oratore ad una conferenza sulla storia e l’arte di Castel Gandolfo. Se non sbaglio era una delle primissime conferenze organizzate da Castrum Candulfi.

Accettò con molto piacere così come il Dottor Nello Nobiloni (l’altro relatore, uno dei massimi studiosi della storia dei Castelli Romani). La conferenza si tenne presso la Taverna dei Cacciatori, da Vezio (socio di Castrum Candulfi). Fu un successo ! Grazie alle conoscenze dell’architetto Benedetti e del dottor Nobiloni si cominciò a togliere quella pesante coltre che nascondeva agli occhi di molti (di troppi !) tutte le ricchezze del Paese. Al termine della conferenza ci fu una cena alla quale, nonostante le insistenze, l’architetto non potete partecipare. Quindi ancora un ringraziamento all’architetto Benedetti e sentite condoglianze alla famiglia».

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