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Al via “Frascati Notte”: in via Annibal Caro è partito il mercatino estivo che divide la città

La bella stagione è arrivata e, con l’estate alle porte, a Frascati è tornato l’ormai consolidato appuntamento con Frascati Notte , il mercatino che tutti gli anni viene organizzato su via Annibal Caro.

Anche quest’anno ai vialoni, in prossimità del Parco di Villa Torlonia, sono stati posizionati stand di abbigliamento, artigianato, bigiotteria e oggetti vari, insieme a chioschi di street food e bevande con tanto di panche e tavoli dove potersi sedere e mangiare. Di fronte alla passeggiata Belvedere, invece, in Largo donatori di sangue, è stata allestita un’area gioco recintata dove sono stati posizionati tavoli da ping pong e calcio balilla.

Da giugno fino a settembre gli stand saranno aperti dalle 17 alle 24 a disposizione di turisti e visitatori provenienti anche da Roma e dalle zone limitrofe che, come spesso accade in estate, scelgono la città di Frascati come meta ideale per trovare relax e magari un po’ di refrigerio dalla calura estiva. Un mercatino che negli ultimi anni è stato al centro di polemiche e critiche da parte di chi, commercianti e residenti su tutti, oltre a non apprezzarne l’offerta, sostiene che non contribuisca affatto all’economia della città.

“Ogni anno – ci dice una residente – vengono proposte le stesse cose con stand decisamente poco attraenti e merce che con l’artigianato ha davvero poco a che fare. Portachiavi, cover dei telefonini, tante cineserie, oggetti di uso comune che si possono trovare in qualsiasi negozio e qualche panino chi potranno attirare a Frascati? Probabilmente tanti ragazzini e qualche giovane che di certo non arriverà in centro a visitare la città, a fare shopping nei negozi o a mangiare in uno dei nostri locali. Sempre nel rispetto di tutti quelli che ci lavorano, secondo me sarebbe ormai opportuno, per la nostra città, che l’offerta del mercatino si rinnovasse e puntasse su una qualità maggiore”.

Opinioni, queste, che in effetti vengono sostenute e condivise anche da molti negozianti con cui ci siamo confrontati in questi giorni e che già in passato furono portate avanti dal delegato al Turismo del sindaco Roberto Mastrosanti, Mario Gori, che ai tempi auspicò, per una migliore riuscita dell’iniziativa, anche una maggiore collaborazione del tessuto produttivo locale lanciando la proposta di un’apertura serale per i negozi del centro.

E, se rispetto al passato qualche passo in avanti è stato fatto, con il posizionamento di strutture di legno decisamente più decorose ed esteticamente più conformi all’area, manca ancora uno slancio verso un’offerta che sia davvero distintiva e sappia attrarre un differente target di visitatori, adeguato alla città. Considerazioni elementari se non banali che spesso si scontrano con la realtà e l’economia di un’iniziativa come questa ma da cui non si può prescindere in nessun modo e che fanno il paio con la querelle nata nei mesi scorsi intorno alle parole di Anna Maria Bracci, nota antiquaria tuscolana e coordinatrice della Lega Frascati, che aveva negativamente commentato sul suo profilo facebook la qualità dell’offerta del mercatino mensile dell’antiquariato. Un mercatino che, in teoria, dovrebbe ospitare artigiani e antiquari ma che di fatto, ormai da diversi anni, comprende un’offerta decisamente diversa con tanto di stoviglie, abiti e mercanzia non certo artigiana.

Considerazioni che puntualmente ritornano nel dibattito cittadino e che chiedono che venga forse messa mano ai regolamenti che disciplinano i bandi di affidamento di questi mercatini, non da demonizzare ma certamente da migliorare con spirito critico e un po’ . di coraggio.

 

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