Attualità

Ariccia, consegnati i Premi in onore di Giulia Capraro. In tanti al fianco di mamma Antonella Zevini (FOTO – VIDEO) fotogallery

L'appuntamento è per domenica 16 giugno al Lago Albano di Castel Gandolfo (dalle 9.30 del mattino fino a tardo pomeriggio) dove ci sarà una manifestazione del Comitato Colli Albani della Croce Rossa Italiana in memoria proprio di Giulia.

La Sala Maestra di Palazzo Chigi, ad Ariccia, custode di tanti tesori e magnificenze, nel pomeriggio di giovedì 13 giugno ha ospitato una cerimonia che ha toccato i cuori di tutti i presenti, uniti per celebrare la memoria di un tesoro  di 17 anni e 11 mesi, che proprio un anno prima ha perso tragicamente la vita. L’evento, gremito di persone provenienti da tutto il circondario, con familiari di vittime della strada arrivati da ogni parte d’Italia, è coinciso con la premiazione del 1° Premio giornalistico in memoria di Giulia Capraro, istituito per ricordare una giovane vita spezzata troppo presto.

La cerimonia si è svolta nel primo anniversario della tragica scomparsa di Giulia, avvenuta il 13 giugno 2023, a poche settimane dal suo 18° compleanno, nella serata in cui la giovanissima ragazza di Albano si stata recando alla festa di fine anno del suo liceo. Il premio, fortemente voluto dalla redazione di Castelli Notizie e dalla mamma di Giulia, Antonella Zevini, ha provato a trasformare il dolore della sua perdita in un potente messaggio di speranza e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.

Obiettivo riuscito, soprattutto per la forza e il carisma con la quale Antonella, divenuta nel frattempo delegata dell’Associazione Familiari Vittime della Strada, ha saputo parlare al cuore dei presenti, sensibilizzandoli sulla necessità di far si che certe tragedie non abbiano a ripetersi e che tutti, a partire dalle istituzioni, lavorino in un’ottica di prevenzione, tenendo anche a cuore le sorti di chi rimane, costretto a vivere senza il sangue del proprio sangue.

Tanti gli studenti che hanno partecipato al concorso giornalistico, indetto in memoria di Giulia, che sono giunti con entusiasmo e commozione, pronti a scoprire chi tra loro avrebbe ricevuto il prestigioso riconoscimento. Tra i partecipanti, sono stati selezionati tre vincitori e sono state assegnate quattro menzioni d’onore ad altri meritevoli.

La storica Sala Maestra di Palazzo Chigi, avvolta in un’atmosfera solenne e commovente, ha accolto svariate autorità civili, militari e religiose. Hanno partecipato e preso la parola il Sindaco di Ariccia, Gianluca Staccoli, il senatore Marco Silvestroni, il deputato e sindaco di Lanuvio Andrea Volpi, la Consigliera regionale Edy Palazzi e la Consigliera metropolitana Marta Elisa Bevilacqua.


Ai loro interventi, così come a quelli che sono seguiti, dedicheremo un apposito articolo.


Una presenza, la loro, che conferma come la vicenda di Giulia e l’impegno instancabile di sua mamma Antonella abbiano colpito profondamente le istituzioni. In sala sono accorsi anche altri amministratori del territorio, a partire dal Sindaco di Castel Gandolfo Alberto De Angelis e il vicesindaco Cristiano Bavaro, le vicesindache di Velletri e Marino, Chiara Ercoli e Sabrina Minucci, la consigliera comunale di Ariccia Francesca Monosilio, la consigliera comunale di Albano Laziale Federica Nobilio e il consigliere comunale di Lanuvio Manuel D’Alessio. 

La cerimonia ha visto anche la partecipazione di rappresentanti della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Polizia Locale, oltre al parroco Reverendo Giovanni Masella e all’avvocato Ilaria Cavallin, in rappresentanza della mamma di Giulia. Particolarmente toccante è stata la presenza di altri genitori provenienti da diverse parti d’Italia, che hanno perso i loro figli in incidenti stradali. Un’unione di dolore e speranza, un coro di voci che si sono levate per ricordare e per fare la differenza.

In rappresentanza dell’Arma ha portato i suoi saluti il Comandante della Stazione dei carabinieri di Ariccia, Mar. Valentino Barbetta, mentre per la Polizia Locale ariccina è intervenuto il Comandante Francesco Caporaso. Dal Commissariato di Polizia di Stato di Velletri, con la gentile collaborazione del neo Dirigente Patrizio Cocco, ha preso la parola il Sovrintendente Stato Antonio Agostinelli. 

L’evento è stato aperto e moderato dal Direttore Responsabile di Castelli Notizie, Daniel Lestini, che ha introdotto i vari interventi con tatto e sensibilità. Ma è stato il discorso di Antonella Zevini, mamma di Giulia, a toccare profondamente tutti i presenti. Le sue parole, cariche di emozione, hanno evocato la vita e i sogni di Giulia, sottolineando l’importanza di trasformare la tragedia in un’opportunità per sensibilizzare sulla sicurezza stradale.

Il concorso giornalistico “Premio Giulia Capraro” ha coinvolto numerosi studenti delle scuole dei Castelli Romani, invitati a riflettere sul tema “Sulla Strada del Futuro: la Sicurezza stradale come impegno collettivo”. Gli elaborati sono stati valutati per originalità, sensibilità verso il tema, qualità della scrittura e capacità di argomentazione da una giuria composta da figure autorevoli tra cui Antonella Zevini, Prof.ssa Dominga Meloni (insegnante del Liceo Foscolo), Prof.ssa Marta Elisa Bevilacqua (Consigliera della Città Metropolitana di Roma Capitale ed insegnante al Liceo Vailati), Fabrizio Peronaci (giornalista del Corriere della Sera, scrittore e Presidente del Sindacato Cronisti Romani), Karen Leonardi (giornalista de Il Messaggero), Michela Emili (Direttrice Editoriale di Castelli Notizie) e Daniel Lestini (Direttore Responsabile di Castelli Notizie). 

“Abbiamo perso Giulia, ma attraverso questo premio vogliamo che il suo sogno di diventare giornalista e la sua voglia di vivere continuino a ispirare i giovani”, ha dichiarato Antonella Zevini (il cui primo intervento, integrale, pubblichiamo a piè di pagina). Il premio rappresenta quindi una luce di speranza e un potente richiamo alle responsabilità di chi si mette alla guida, nella speranza che Giulia, con il suo sorriso, continui a vivere attraverso le parole e i propositi dei suoi coetanei, trasformando il dolore della sua perdita in un messaggio di vita e speranza, affinché certe tragedie non abbiano più ad accadere, nonostante la conta delle morti sulla strada sia in continuo e drammatico aggiornamento.

Al termine di tutti gli interventi ha preso la parola la Direttrice Editoriale di Castelli Notizie Michela Emili che ha annunciato i vincitori di questo primo premio giornalistico in memoria di Giulia Capraro, ma idealmente anche di tutte le altre vittime stradali e di genitori defigliati.

A pari merito sono stati premiati Federico Filacchioni dell’Istituto ITIS Galileo Galilei di Roma, classe V sez. O con il pezzo “I sensi della paura” premiato “per la capacità di raccontare la realtà in modo elegante e discreto”; Michele Carrubba del Liceo Classico Ugo Foscolo di Albano, classe IV sez. H con il pezzo “Lettera per Te”, premiato “per la precisione e la potenza delle parole usate, apostrofando il lettore e scuotendolo”; Annamaria Bordaianu del Liceo Vito Volterra di Ciampino, classe III sez.A con il pezzo “Conoscere ed imparare: i pericoli della strada” premiato “per l’approccio originale, filosofico e la capacità di indagare in modo profondo”.

I vincitori hanno ricevuto un tablet donato proprio da Antonella Zevini in memoria dell’amata figlia.

La giuria ha poi deciso di dare delle menzioni di merito a 4 ragazzi che si sono distinti ed hanno per questo ricevuto un buono da spendere in uno dei 5 Bookstore Mondadori di Velletri, Genzano di Roma, Frascati, Lariano e Cisterna di Latina, che i titolari hanno gentilmente donato per infondere nei ragazzi l’importanza della lettura.

Le menzioni di merito sono andate a Anastasia Dainelli del Liceo Ugo Foscolo di Albano, classe IV sez. H con “Lettera a Giulia” e premiata per la capacità di raccontare il vissuto di un’esperienza drammatica con efficacia e delicatezza; Filippo Bertulu del Liceo Vito Volterra Ciampino, classe IV sez. D con “Io Scelgo” premiato “per la forza delle argomentazioni e la profondità della trattazione”, Tommaso Bucci del Liceo Vailati Genzano di Roma, classe IV sez. D  con “La vita è un dono prezioso: tu mettila in sicurezza” premiato “per la spiccata sensibilità e spessore nel mettersi nei panni della Vittima e della vittime collaterali”; Emilia Pasta del Liceo Ugo Foscolo di Albano, classe V sez. G, per “Edustrada. L’importanza dell’educazione scolastica nelle scuole per garantire la sicurezza stradale” premiata “per la capacità di usare i riferimenti letterali come elementi di riflessione sulla tematica”.

La presenza di altri genitori che hanno perso i loro figli in incidenti stradali ha reso il momento ancora più intenso e significativo. Queste famiglie, unite nel dolore, hanno trovato la forza di trasformare la loro sofferenza in una battaglia comune per la sicurezza sulle strade, per evitare che altre vite vengano spezzate prematuramente. Se Daniel Lestini ha voluto pubblicamente salutare Lara Liotta, la mamma di Lavinia Montebove, la bimba investita in un asilo nido, a Velletri, quando aveva soli 16 mesi e da allora ridotta in uno stato vegetativo, Antonella Zevini ha chiamato a raccolta uno ad uno i genitori presenti, che in piedi, attorno a lei, hanno assistito al suo intervento.

Al termine della partecipata cerimonia dei palloncini bianchi sono stati fatti volare verso quel Cielo da dove il sorriso di Giulia continua a risplendere, illuminando la strada verso un futuro più sicuro per tutti. Il 1° Premio Giulia Capraro non è stato infatti soltanto un riconoscimento, ma un faro di speranza che continuerà a brillare, ricordando a tutti l’importanza della sicurezza stradale e il valore inestimabile della vita.

L’appuntamento è per domenica 16 giugno al Lago Albano di Castel Gandolfo (dalle 9.30 del mattino fino a tardo pomeriggio) dove ci sarà una manifestazione del Comitato Colli Albani della Croce Rossa Italiana in memoria proprio di Giulia. Nel corso della stessa – secondo il programma che trovate alla fine di questo articolo – verranno letti gli elaborati vincitori del Concorso e ci saranno numerosi dimostrazioni e lezioni di sicurezza stradale e anche legate alle manovre di rianimazione.

IN ATTESA DI ULTERIORI ARTICOLI SUL TEMA, VI RIMANDIAMO AL VIDEO INTEGRALE DELL’EVENTO E, DI SEGUITO, AL PRIMO INTERVENTO DI ANTONELLA ZEVINI, CHE HA POI PIU’ VOLTE RIPRESO LA PAROLA CHIEDENDO PIU’ ATTENZIONE PER LE ALTRE VITTIME DI QUESTE TRAGEDIE, OVVERO I FAMILIARI CHE RESTANO E SONO COSTRETTI A VIVERE CON UN PERENNE FARDELLO.

«Prima di parlare, visto che la morte di Giulia ha avuto e continuerà ad avere un impatto su moltissime altre vite, vorrei qui con me alcune di queste persone che stanno soffrendo e che mi sono vicine: il papà di Giulia: Ivan, il nonno di Giulia, Simone, Susanna e Fabio, gli amici di Giulia: Ruben, Emilia, Ilaria, Arianna Giacomo, Samuele, Angelica, i suoi compagni di classe, i suoi professori e professoresse ed i genitori orfani che sono in questa sala, tra cui Luca Valdiserri, Sabrina Culini, Paola e Stefano Lamma, Graziella Viviano, Edward Von Freymann e Lara Liotta, non sono i soli perché in tutta Italia molti altri genitori defigliati sono qui con noi, anche se virtualmente.

Un anno fa tra poche ore Giulia sarebbe stata uccisa, bisogna usare i termini corretti: Giulia non è solo morta, è stata uccisa, se fossi stata io al suo posto, (magari avessi solo potuto fare a cambio quella sera di un anno fa, magari potessi anche in questo istante), Giulia per me userebbe questo termine e lotterebbe per sapere la verità.

Perché Giulia era una persona vera, diretta, sempre pronta ad aiutare chi era in difficoltà, affinché i diritti altrui, quelli di tutti venissero rispettati, sempre proiettata ad una soluzione, a non arrendersi ed a trovare il lato bello anche nelle difficoltà. 

Non è stata accoltellata, né le hanno sparato, ma non è neanche morta per una malattia, è stata uccisa da passeggera sul sedile anteriore con la cintura allacciata. Innocente! L’unica Vittima è lei, che da quel giorno non può più proseguire la sua vita, non ha potuto festeggiare il suo 18esimo compleanno e tutti quelli che il suo DNA aveva in serbo per lei, perchè nessun morto sulla strada lo aveva scritto nel proprio patrimonio genetico che doveva essere ammazzato, nessuna di queste morti riguarda il destino, anche se gli estranei, per allontanare dalle loro esistenze un dolore troppo innaturale possono nascondersi dietro a questo, invece ognuna di queste morti è causata da comportamenti errati, Giulia non ha potuto prendere il diploma, né potrà più sorridere, piangere, ballare, ridere, uscire con la sua migliore amica, trovare nuove idee, innamorarsi, progettare il suo futuro, diventare una donna, una mamma, un’adulta, una persona anziana.

Voi potreste dire che “non c’è stata alcuna volontarietà”, io vi rispondo che anche se fosse così il risultato non cambia, una ragazza, nel pieno della sua gioventù, a poche settimane dal suo tanto atteso diciottesimo compleanno ha terminato non per sua scelta la propria vita. 

Vi risponderei anche che, a distanza di un anno, anche se ho perdonato, ma non condonato, le indagini preliminari sono aperte ed io non conosco l’esito delle stesse. 

Per come la penso io e vi assicuro la maggior parte dei genitori defigliati in tutta Italia con cui sono in contatto, se la sua morte fosse stata causata dall’alta velocità, da una guida sotto effetto di sostanze stupefacenti od alcoliche, o usando il cellulare o se le condizioni dell’auto non risultassero opportune alla circolazione, non potrei perdonare perché in questi casi l’auto si sarebbe trasformata in un’arma, purtroppo mortale per Giulia. 

Ho già espresso questo concetto in varie sedi, ultima la fiaccolata, la strada non uccide nessuno, uccidono i comportamenti delle persone o nella cattiva manutenzione della strada stessa od uccidono i comportamenti delle persone alla guida dei mezzi di circolazione. 

Vorrei tanto parlarvi di Giulia, di chi è stata e di chi è per me e per tutti quelli che la continuano ad amare, ma è troppo triste perchè non posso nè potrò mai parlare né sapere chi sarebbe diventata oggi, quindi lascio nei cuori delle persone che come me, hanno avuto il privilegio di conoscerla e di fare un pezzo di percorso con lei, il desiderio di ricordarla e portarla con sé… vi dico solo che questo premio è anche perchè Giulia, se avesse potuto terminare il VG del Liceo Ugo Foscolo di Albano, si sarebbe iscritta a Global Governance per diventare una giornalista o forse un magistrato… Tutto questo sembra davvero un paradosso, ma io voglio credere che non lo sia, che in questo paese si sia capaci di rispettare le vittime ed anche chi rimane in un’esistenza pregna di dolore, il più innaturale e disumano, in una sopravvivenza che ti mangia da dentro, peggio di un grave tumore, ti divora le viscere e le ossa,  voglio credere e ringraziare la magistratura che al momento non ha chiuso le indagini preliminari, voglio credere che stiano mettendo la massima attenzione per capire, per dare una restituzione più accurata possibile,affinchè la verità dei fatti coincida esattamente con la verità della Magistratura, nel rispetto della vita che Giulia desiderava continuare. 

Quando muore una persona si interrompe la sua vita per sempre. Nulla di quello che la persona avrebbe potuto fare, accadrà.

La quantità di cose perse è immensa, impossibile elencare i traguardi, i fallimenti, le emozioni, i sentimenti, le gioie, i dolori che sono andati irrimediabilmente persi. Si sono volatilizzati anni di vita potenziale. 

Questo lo capiscono tutti e tutti ne sono addolorati in misura proporzionale alla vita persa. Per questo la morte di un giovane è più dolorosa di quella di un anziano.

C’è un’altra perdita importante, che i familiari individuano subito ma che è meno percepita dalla collettività. 

Ogni momento di vita perduta non riguarda soltanto la persona morta, ma interessa tantissime altre persone che con lei avrebbero vissuto e interagito.

L’essere umano è un essere sociale. Una parte minima dei propri pensieri e del proprio vissuto appartiene solo a noi. La quasi totalità delle nostre scelte e del nostro vissuto è condiviso da altri e ha un impatto sugli altri.

Nel nostro caso Giulia ha vissuto solo 17 anni, uccisa il 13 giugno di un anno fa in un omicidio stradale. Come e quanto sono cambiate le vite dei suoi amici, dei suoi compagni di classe, delle sue professoresse e di tutte le persone sconosciute che sarebbero diventate suoi amici, colleghi, parenti et c.? 

Quanto ha perso la società nel suo complesso? Quando muore una persona giovane non si perde una vita sola, ma tantissime vite, che potevano essere e che non saranno ad iniziare da quella di chi l’ha desiderata, portata nella pancia, amata e cresciuta. Sono in lutto per Giulia, ma anche per me, che non potrò essere più quella che sarei stata se mia figlia non fosse stata uccisa e per chi in questa sala o fuori da qui, non sarà più lo stesso senza Giulia.

Ringrazio chi ha reso possibile questo evento e tutti i presenti. Ringrazio il direttore di Castelli Notizie, Daniel Lestini, che non mi hai mai abbandonata ed ha mostrato una grande sensibilità, grazie alla quale oggi siamo qui per questo primo premio sì dedicato a Giulia ma che ha come intento soprattutto quello di aver fatto riflettere tanti giovani sul tema della violenza sulla strada. 

Ci sono molte persone che mi sento di ringraziare: il Sindaco di Ariccia  Gianluca Staccoli per averci concesso di stare in questa sala, il Sindaco di Castel Gandolfo Alberto De Angelis che ha dato l’ok per una giornata domenica prossima il 16 giugno sul tema della sicurezza stradale, anche questa dedicata a Giulia, ma sempre e soprattutto  a chi è vivo, infatti raccoglieremo dei soldi per l’acquisto di una nuova ambulanza a Giulia dedicata, che spero salverà vite. Ringrazio la Croce Rossa tutta ed il Comitato di Colli Albani, tra cui Bruno Pietrosanti ed Elena di Palmieri per il grande impegno e vicinanza e ringrazio i Vigili del Fuoco e la Polizia. Ringrazio tutte le autorità presenti, Don Gianni, il Parroco di Albano e Don Daniel che prega tutti i giorni per Giulia.

Inoltre volevo ringraziare tutti quelli che lo scorso anno, invece di comprare fiori, hanno donato gocce, che saranno utilizzate quasi completamente per l’ambulanza. Ringrazio tutto  il Liceo Ugo Foscolo, l’ex Preside Mariani e l’attuale Dirigente Scolastica Bottiglieri, che hanno fatto una donazione con la quale ho acquistato i tablet per i vincitori di oggi.

Ringrazio l’Associazione Familiari e Vittima della Strada e la Delegata Nazionale Silvia Frisina, che credono in me e mi hanno nominata Delegata sul territorio di Albano, mi supportano e mi stanno insegnando molto sul tema della Sicurezza Stradale. Chiedo a tutti i Dirigenti Scolastici di contattarmi per organizzare a partire da settembre degli incontri diversificati dalle scuole elementari alle superiori, dove desidero educare, sensibilizzare e contribuire a salvare vite dalla violenza sulla strada, in nome di Giulia.

Ringrazio poi tutti i giovani che hanno partecipato al premio, leggere i vostri elaborati è stato per me una grande restituzione, vi siete impegnati, vi siete aperti, avete cercato dati, avete proposto idee e mi avete donato parte di quello che faceva Giulia, con le vostre idee giovani e per me avete vinto tutti solo perchè avete avuto il coraggio di mettervi in gioco, è stato difficile scegliere, per me siete tutti  dei vincitori. A tale proposito vi chiedo di contattarmi se tra qualcuno di voi ci fosse una persona con difficoltà economiche che ha tanta voglia di proseguire gli studi, Giulia sarebbe contenta se voi mi permetteste umilmente di aiutarvi.

E’ solo rimanendo nella luce e facendo del bene, cercando di salvare vite od aiutando chi è in difficoltà che onoreremo insieme la memoria di Giulia.

Ringrazio la comunità che davvero si è stretta attorno a me, tutte le persone vecchie e nuove che non mi stanno abbandonando, ringrazio chi mi ha imboccato quando non riuscivo a mangiare o bere, chi mi ha lavata, chi ha dormito e dorme con me, per non lasciarmi sola con i miei incubi e flash intrusivi di quando sono arrivata sul luogo dell’incidente.

Vorrei chiudere dicendo a tutti che ognuno di noi su qualsiasi argomento può raccontarsi e raccontare una storia, ma che la verità è una sola e si può decidere di essere nel giusto oppure no, sbagliare è umano, ma negare le proprie responsabilità, avere comportamenti irrispettosi verso la vittima e verso chi rimane a sopravvivere in un’esistenza contro natura, da genitore orfano, non chiedere scusa, non esternare il proprio dispiacere, il proprio malessere, rimanere concentrati solo su se stessi, senza capire il danno irreparabile che si è causato è patologico, come pubblicare foto dell’ambulanza et c, postarle con battute, quando si è scampata la morte è davvero disumano e sono certa che a tendere non porti nella via giusta.

Pensateci quando decidete di stare al fianco di questa gente, scegliete con chi fare il vostro percorso di vita, voi che potete e scegliete di stare sulla “strada” giusta anche se è quella meno facile, perché coincide con quella dell’unica vera vittima, ovvero quella di chi ha perso la vita, in questo caso Giulia che non potrà più argomentare con voi e spiegarvi i suoi punti di vista, non avendo più voce, ma che nel caso abbiate una coscienza dovrebbe riuscire a parlarvi da dentro. Se non l’avete sarete comunque soli, perché chi starà al vostro fianco sarà gente che si fa manipolare e che quindi non darà un valore aggiunto alla vostre vite.Giulia ha perso tutto, voi siete ancora in grado di salvarvi, avete una vita davanti, vivetela nel bene, anche in memoria di Giulia, siate forti, siate giusti!».

leggi anche
Eventi
Ariccia – Sabato 22 giugno arrivano le ‘Dunque ballar sapete?’ dell’Accademia degli Sfaccendati