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Basket – La Virtus di Albano Pavona Cecchina Castel Gandolfo stringe una partnership con la storica Virtus Roma

Nella giornata di mercoledì 29 maggio la Virtus GVM Roma 1960 ha annunciato l’inizio di un rapporto di partnership con la Virtus Albano Pavona Cecchina e Castel Gandolfo. Una grande novità dunque per la squadra dei Castelli Romani, che sarà legata alla storica società romana sprofondata però nell’ultimo decennio in un limbo di fallimenti e retrocessioni.

La Virtus Roma si è laureata campione d’Italia nel 1982-83, diventando poi campione d’Europa nella stagione successiva. Nel primo decennio degli anni 2000 – sotto la guida del presidente Claudio Toti – la squadra della capitale si era affermata come una delle prime antagoniste al dominio di Montepaschi Siena e Armani Milano, esibendo talenti del calibro di Luigi Datome, Sani Becirovic, Brendon Jennings, Dejan Bodiroga, solo per citarne alcuni. Tra i tanti campioni che hanno calcato il terreno del Palazzetto dello Sport, c’è sicuramente l’ex capitano Alessandro Tonolli, che dal 2021 ha rilevato la società con Maurizio Zoffoli e che sta cercando di riportare la Virtus Roma dalla Serie B2 alle leghe superiori.

Ad annunciare la partnership tra Virtus GVM Roma 1960 e Virtus Albano Pavona Cecchina e Castel Gandolfo è stata la stessa società romana sul proprio sito, nella parole del proprio presidente Maurizio Zoffoli: “La Virtus GVM Roma 1960 è lieta di comunicare un accordo di partnership con la Virtus Albano Pavona Cecchina e Castel Gandolfo. Una collaborazione che intende svilupparsi dentro e fuori dal campo portando avanti progetti sportivi comuni, legati prevalentemente al minibasket, al basket giovanile (sia maschile che femminile) ma con l’idea di aprirsi il più possibile al territorio, in modo da costruire una rete capace di accogliere e sviluppare nuove idee e progettualità.

Una promozione che abbia al centro lo sviluppo ulteriore di una cultura sportiva che aiuti a trasformare gli spazi in cui si pratica lo sport in luoghi educativi sempre più accoglienti, spazi di inclusione e di integrazione in cui sia possibile relazionarsi con gli altri e con il proprio territorio. La creazione di questa partnership ha avuto sin da subito uno sviluppo rapido grazie all’ottima unione di intenti e di visione tra le due società. Siamo davvero felici che sia accaduto ciò perché ci consente di poter condividere lo spirito che spinge e motiva la nostra avventura sportiva e per questo ringrazio la società ed i suoi dirigenti”.

Anche il presidente della Virtus Albano Pavona Cecchina e Castel Gandolfo Marco Cinque ha ribadito la propria soddisfazione per l’accordo: “Siamo felicissimi della nascita di questa collaborazione perché la Virtus Roma 1960 è una società che permetterà ai ragazzi e alle ragazze della zona dei Castelli di avere un’ottima opportunità di crescita. L’intesa a livello dirigenziale è stata da subito eccellente visto che per i settori giovanili condividiamo le idee per sviluppare al meglio le capacità dei nostri atleti. Siamo convinti che questo sarà l’inizio di una collaborazione che porterà ottimi frutti per entrambe le società”.

Uno dei tifosi eccellenti della Virtus Roma e della Virtus Albano Pavona Cecchina e Castel Gandolfo è certamente il vicesindaco di Albano Luca Andreassi, che ha raccontato la propria esperienza e il proprio amore per le due società in un lungo post sui social: “La società Virtus Pavona quindi diventa un polo importante dei castelli romani per tutti i giovani atleti che sognano di indossare un giorno la maglia della Virtus Roma”. Mancavano pochi giorni a Natale. La Virtus Roma era sponsorizzata Bancoroma. Campione d’Europa in carica, anche se Larry Wright non c’era già più. Si giocava al PalaEur contro Milano. La Simac Milano di Meneghin, Premier, Gallinari (il papà) D’Antoni, Carrel guidati da Dan Peterson.

Avevo 13 anni e fu la mia prima volta ad una partita di basket dal vivo. Peraltro, entrai in quel palazzo dello sport da simpatizzante per Milano. Ne uscii, per sempre, malato di Virtus Roma. Da allora, fino alla finale scudetto della Virtus Roma del 2013 targata Marco Calvani, della “squadra che non c’era”, sono stato fedelmente abbonato alla Virtus Roma. Mi sono giusto preso una pausa, incapace di comprendere una gestione che non confermava il coach vicecampione d’Italia (i giudici diranno campione, in realtà), che rinunciava alla Eurolega, che si autoretrocedeva in serie A2. Fino al fallimento.

Poi sono arrivati loro due. Maurizio Zoffoli ed il capitano di mille battaglie, Alessandro Tonolli a riaccendere quel fuoco solo sopito. Solo che oggi quel bambino di 13 anni è arrivato a 52, ha un figlio di 13 che gioca nella Virtus Basket Albano Pavona, ed il basket continua a scorrergli nel sangue. Il sangue della Virtus Roma con l’amicizia con Maurizio e con Tonno, a cui provo a dare una mano per riportare Roma dove merita. Il sangue della Virtus Pavona che è diventata una mia seconda casa.

L’accordo di partnership tra le due mie Virtus è un po’ come se il Luca bambino di ieri ed il Luca adulto di oggi si incontrassero, prendendosi per mano salendo le scale del palazzetto. Sono felice. E non me ne vergogno, mentre scrivo questo post ho gli occhi lucidi”.