Elezioni europee

Europee – A Velletri presentati i 3 candidati di “Stati Uniti d’Europa”, presente anche Maria Elena Boschi (FOTO) fotogallery

A fare gli onori di casa l’assessore ai lavori pubblici, già sindaco di Velletri, Fausto Servadio, il consigliere comunale Giuliano Cugini e Gianfranco Cestrilli, Presidente Italia Viva Velletri.

Europee - A Velletri presentati i 3 candidati di "Stati Uniti d'Europa" (FOTO)

Serata elettorale ieri sera al Ristorante I Cacciatori di Velletri con la coalizione Stati Uniti d’Europa a presentare al folto pubblico accorso i suoi tre candidati alle prossime elezioni dell’8 e 9 giugno. ‘Madrina’ dell’evento l’ex ministra per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi, dal 2019 deputata di Italia Viva, il partito di centro di Matteo Renzi.

A fare gli onori di casa l’assessore ai lavori pubblici, già sindaco di Velletri, Fausto Servadio, il consigliere comunale Giuliano Cugini e Gianfranco Cestrilli, Presidente Italia Viva Velletri. Ringraziamenti per la vicinanza al territorio e sensibilità verso le imminenti elezioni europee sono stati espressi nei saluti iniziali rivolti a Marietta Tidei e Gerardo Stefanelli, candidati insieme a Matteo Renzi al Parlamento Europeo.

Gianfranco Cestrilli ha presentato gli ospiti e, in tutti i passaggi, ha sottolineato «l’importanza di una Europa ad unica voce, soprattutto in momenti delicati come questo che stiamo vivendo». Ha poi ribadito «l’importanza di avere in Europa rappresentanti di qualità, come quelli presenti nella nostra lista, che è stata costruita nella nostra circoscrizione».

Giuliano Cugini, in apertura, si è detto fiducioso per la ripresa della politica intesa come ‘atto civile’ anche se ammette che «è vero, oggi la gente è sfiduciata ma il nostro credo è quello di dare fiducia alla gente, perché la politica non può più essere fatta di qualunquisti, di gente improvvisata, di avventurieri: i rapporti col territorio e coi cittadini in questo modo perdono di valore, non esistono, e la politica smarrisce le sue caratteristiche. Noi, al contrario, a livello comunale stiamo cercando di dare il nostro fattivo contributo».

Fausto Servadio ha voluto «ringraziare tutti voi per essere intervenuti. Qui, stasera, facciamo campagna elettorale: chi dice ‘più Europa’ chi dice ‘meno Europa’: noi crediamo fermamente in questo simbolo,”Stati Uniti d’Europa”, perché da soli non si va da nessuna parte. Bisogna cercare l’unità, ovviamente con idee magari diverse, che si devono confrontare per una soluzione migliore, questo è l’auspicio che noi vogliamo perseguire. E saluto i candidati alle Europee, l’amica Marietta Tidei, consigliera regionale con una lunga esperienza sul territorio e Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno».

Successivamente è intervenuto Felice Casini, Presidente di Italia Viva della regione Lazio: «Si parla tanto di ‘competenza’, di buona amministrazione della cosa pubblica: ebbene, io penso che i nostri candidati, i nostri tre candidati rappresentano l’eccellenza nell’amministrazione pubblica e nel governo. Matteo Renzi non ha bisogno di presentazioni: è stato Presidente del Consiglio ed è stato un vero riformista, ha avviato tante riforme e va premiato perché si deve dare forza a Matteo in questa campagna elettorale. Marietta Tidei è consigliera regionale, sempre disponibile per tutta la regione Lazio e Gerardo Stefanelli, presidente della provincia di Latina nonché sindaco di Minturno. E’ importante, in questi dieci giorni che ci separano dalle elezioni europee, parlare con gli amici i parenti, telefonare e scrivere su whattsapp non solo nel Lazio ma anche in Umbria, nelle Marche e in Toscana. Perché noi ci stiamo impegnando girando per i vari collegi, ieri eravamo in Toscana, questa mattina a Roma, adesso qui a Velletri e in serata a Ciampino: ma ora tocca a voi per far sì che i nostri candidati possano essere eletti. Perché i nostri candidati, se eletti, andranno in Europa: non stanno prendendo in giro, come fa qualcuno, gli elettori. Si candidano per essere eletti. Sono amministratori validi come Giuliano Cugini, Francesco De Santis di Rocca di Papa, Cora Fontana Arnaldi di Ariccia, curano il loro territorio, sono vicini ai loro territori. Abbiamo, in questo momento, bisogno di voi perché da soli non si va da nessuna parte».

E’ poi venuto il turno di Maria Elena Boschi: «Noi siamo la dimostrazione che nonostante l’astensionismo, nonostante la delusione verso la politica e un po’ di stanchezza c’è ancora tanta voglia di partecipare, di mettersi in gioco, di decidere, di incidere. Siccome non è scontato che tante persone dedichino del tempo alla politica, all’impegno pubblico tengo innanzitutto a ringraziarvi.

Questa è una campagna elettorale complicata, perché non sono le Amministrative e le elezioni Europee, si sa, non scaldano i cuori: ci sono tante persone che non sanno ancora che l’8 e il 9 giugno si vota per le Europee o sono ancora indecisi se andare a votare, per chi votare, anche se questo lo trovo un elemento positivo paradossalmente, perché ciò vuol dire che queste persone si possono ancora raggiungere, parlarci, convincerle a darci una mano. La vostra capacità come amministratori di stare in mezzo alla vostra gente, ai vostri territori anche per raccogliere consenso è per noi fondamentale perché siete i nostri alfieri, i nostri portabandiera. Siamo, a livello internazionale, in una fase drammatica, Gaza, Ucraina e servono persone forti in Europa capaci di incidere nella politica europea, personalità autorevoli, capaci di incidere sulla politica estera o almeno di fare e portare avanti delle proposte.

La Presidente del Consiglio Meloni, che si presenta candidata, ci aspetteremmo che parlasse di politica estera, visto che l’Italia è presidente di turno del G7, ci faccia le sue proposte, ci dica le sue idee piuttosto che battibeccare con la Schlein, su chi sta di più in televisione e chi occupa più posti in Rai. Non parliamo poi del Ministro degli esteri Tajani e dei suoi Ricchi e Poveri al Palazzetto dell’Eur o di Marco Tarquinio (ex direttore de l’Avvenire, ndr.), candidato del Partito Democratico che propone di sciogliere la Nato. Io ricordo che neanche il Partito Comunista di Berlinguer osò mettere in discussione l’adesione alla Nato. Oggi invece il Pd mette in discussione quelli che dal secondo dopoguerra in poi sono i “fondamentali” della difesa europea. Attenzione quindi quando vi dicono «votiamo il Pd perché dentro ci sono anche dei ‘riformisti’».

Attenzione, però il Pd è anche tutto questo: ci sono i riformisti ma ci sono anche i ‘no alla Nato’ e quelli che vogliono l’abolizione della riforma del Jobs Act: nel 2024 raccolgono le firme per abolire una riforma del 2014… Le nostre battaglie saranno invece in primis sulla Sanità, perché con il Covid, lo abbiamo visto, la salute è tornata ad essere una priorità: quindi una Sanità che funzioni, soprattutto una Sanità pubblica, perché non tutti hanno la possibilità di pagare visite mediche private e aspettare i tempi lunghi per una visita. E non si può attendere la telefonata di un amico che ti fa passare prima.

La salute è un diritto, non un favore, un diritto che dev’essere garantito. Abbiamo quindi bisogno di risorse e di soldi ma la Meloni i soldi, in più, non li ha messi, il Governo non li ha messi questi soldi. Quei pochi che han messo bastano appena per far fronte all’inflazione ma non per gli investimenti. Noi di Italia Viva avevamo detto: prendiamo 37 miliardi di euro dall’Europa che sono a disposizione per la Sanità, il ‘Mes Sanitario’. Conte, Meloni e Salvini hanno detto di no e ce li hanno fatti perdere. Questa è una delle battaglie che porteremo in Europa e per far ciò ci vogliono persone capaci, competenti, con solide relazioni internazionali».

Luciano Nobili, consigliere regionale di Italia Viva ha voluto esaltare i traguardi raggiunti dal governo Renzi: «Se c’è stato un governo che ha fatto ‘cose’ di centrosinistra in Italia è stato quello di Matteo Renzi che ha distribuito ricchezza, che ha ampliato i diritti in questo paese, una grande forza di cambiamento strutturale, ha allargato le opportunità a chi non le ha». Per Nobili «verso il governo Renzi sono stati costruiti tanti pregiudizi, ma se chiedi alle persone cos’ha fatto realmente il governo Renzi non ti sanno dire nulla. Soprattutto se parli con i militanti del Pd. Se ci avviciniamo ai loro banchetti, pensi che forse staranno raccogliendo le firme contro la Meloni o per la Sanità: no, raccolgono le firme contro il governo Renzi del 2016…».

Marietta Tidei e Gerardo Stefanelli, intervenuti in conclusione hanno sottolineato l’anomalia di un presidente del Consiglio e di un ministro degli Esteri che si candidano alle Europee «per finta, unico paese europeo: Meloni e Tajani si candidano sapendo che non andranno a sedere nel Parlamento europeo. E sta passando tutto sotto silenzio, ci stanno facendo fare una pessima figura».

E i fondi del Pnrr che «a livello nazionale sono fermi, mentre i Comuni stanno facendo il possibile e l’impossibile per “mettere a terra” tutto l’impianto dei fondi europei, per venire incontro alle esigenze dei cittadini: rimettere a posto un giardino, riqualificare una piazza, mettere in sicurezza una scuola. Questa è una campagna elettorale di tutti, perché crediamo in una politica diversa. Per noi un’altra politica è possibile. Lo abbiamo dimostrato in Italia, lo dimostreremo in Europa».

Roberto Canò

Stati Uniti d'Europa
Generico maggio 2024
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