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Frascati, aggressione a Chef Rubio, domenica in Passeggiata un presidio di solidarietà contro ogni forma di violenza

chef rubio

C’è ancora grande sconcerto nella comunità tuscolana dopo la brutale e vile aggressione subita mercoledì sera da Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, fuori dalla sua abitazione di Frascati. Massacrato di botte mentre rientrava a casa da sei uomini che lo hanno aggredito a volto scoperto, definiti immediatamente da Rubini “terroristi sionisti”, Rubio è fortunatamente sopravvissuto al pestaggio dopo essere stato soccorso dai familiari presenti in casa che lo hanno trasportato nel vicino ospedale di Frascati. Sessanta pugni ben assestati, un mattone e un martello: sono arrivati in sei contro uno per poi fuggire a bordo di alcuni scooter facendo perdere le loro tracce.

Sulla vicenda, con lo scopo di risalire ai colpevoli per assicurarli alla giustizia, sta indagando la Digos insieme alla Polizia Scientifica. Un massacro che tutto porta a ricondurre alla militanza pro palestina di Chef Rubio, da sempre al fianco dei diritti di un popolo da decenni schiacciato e martoriato da abusi taciuti da gran parte delle potenze occidentali.

Una militanza e una libertà di espressione che non possono e non devono essere zittiti da nessuna forma di violenza, in nessun luogo e in nessun paese che si professi democratico. È per esprimere solidarietà per l’accaduto e per rinnovare l’appello alla libertà di espressione che amici e concittadini di Frascati hanno organizzato per domenica 19 maggio alle ore 19 un presidio di solidarietà sulla Passeggiata di Via Vittorio Veneto, nella città tuscolana.

“Solidarietà a Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, e ai suoi familiari. All’indomani della violenta e sanguinosa aggressione avvenuta mercoledi 15 maggio fuori dall’abitazione della famiglia Rubini – scrivono gli amici – abbiamo organizzato un presidio pacifico e apolitico per riaffermare i principi di non violenza e della libertà di espressione. Questa manifestazione deve rappresentare il ripudio totale di ogni genere di violenza.

Pertanto non sono accettate bandiere politiche, religiose e di gruppi estremisti di alcun genere. È bandita ogni forma di tifoseria proprio per avvalorare il principio universale di pace e libertà e la distanza totale di noi amici, parenti e cittadini di Frascati, dalla violenza che Gabriele e la sua famiglia hanno subito. #lasolidarietànonèuncrimine #cessateilfuoco #paceperlapalestina

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