Salute

Marino – Il Consiglio comunale approva la “Proposta di potenziamento e stabilizzazione dell’Ospedale”

consiglio comunale marino

E’ stata discussa e approvata nel Consiglio comunale di lunedì 22 aprile a Marino la “proposta di potenziamento e stabilizzazione dell’Ospedale San Giuseppe”, che impegna formalmente il Sindaco Stefano Cecchi a contrastare il depauperamento della struttura.

Nello specifico il documento impegna l’Amministrazione a richiedere all’Asl Rm 6 la realizzazione in breve tempo della Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità per ottenere finalmente una reale integrazione tra i servizi territoriali e ospedalieri; e il potenziamento e la riorganizzazione del personale, così da poter garantire i servizi attualmente presenti e quelli di implementazione futura, anche in collaborazione con le università vicine.

E’ stata l’assessore e vicesindaco Sabrina Minucci a presentare la proposta di delibera, che, da quanto comunicato, prende le mosse dal convegno tenutosi a gennaio del 2022 sul futuro del nosocomio marinese. “In quel giorno abbiamo raccolto i suggerimenti e le criticità, ma sopratutto abbiamo stretto un patto tacito con tutti i presenti per profondere il massimo impegno per evitare il depauperamento della struttura”.

“Lo scorso anno abbiamo raggiunto importanti obiettivi tra i quali l’ammodernamento dei sistemi informativi, la ristrutturazione delle sale operatorie e la nuove area cup, che ha tolto finalmente i cittadini dalle intemperie durante l’attesa per un prelievo – ha aggiunto Minucci -. Preso atto di quello che c’è oggi, abbiamo suggerito all’Azienda sanitaria l’ampliamento dell’area ambulatoriale a tutte quelle branche specialistiche che già operano nel nostro nosocomio in regime day surgery con una disponibilità delle stesse a garantire attività ambulatoriale, per consentire l’accesso ai cittadini del territorio alle liste operatorie di tutte le aree specialistiche dando un’importante accelerata allo smaltimento delle liste di attesa. Abbiamo suggerito l’implementazione di una risonanza magnetica di secondo livello, fondamentale in ambito oncologico, presidio indispensabile anche per quei pazienti con mobilità ridotta costretti ad andare fuori dall’Asl Roma 6, o a rivolgersi ai privati, in quanto nell’azienda sanitaria l’unica risonanza magnetica oggi a disposizione si trova all’Ospedale dei Castelli di Ariccia. In più – ha aggiunto Minucci – i fondi del Pnrr potrebbero essere utilizzati per l’aumento dei posti letto in day surgery, per consentire interventi chirurgici più complessi, e per estendere l’intramoenia chirurgica, prevista peraltro nel piano aziendale”.

La minoranza, intervenendo sul tema, ha posto l’attenzione sul piano di riorganizzazione del personale, indispensabile per garantire il potenziamento dei servizi. “Il nostro ospedale è centrale rispetto a quelli di Ariccia e Tor Vergata – ha detto Venanzoni – ed è quindi una struttura più funzionale a coprire il territorio”. “Dobbiamo fare continue pressioni anche sui nostri rappresentanti istituzionali – ha detto Colizza -, perché stiamo assistendo a scelte schizofreniche, come quelle che vedono il potenziamento dell’ospedale di Velletri. Noi stiamo difendendo il sistema sanitario di un quadrante molto popoloso, in cui i tempi di risposta sono lo spartiacque tra vita e la morte”.

Non sono stati accolti gli emendamenti proposti dalla minoranza, il che è valso il voto di astensione, con l’impegno dell’Amministrazione di proseguire nel confronto nei prossimi incontri. “Non dobbiamo fare un discorso campanilistico, ma dobbiamo rimarcare il messaggio che vorremmo essere curati ai Castelli Romani. Abbiamo voluto attenzionare subito la tematica ed abbiamo aperto al più ampio confronto, giungendo ad una delibera che vuole rappresentare tutta la comunità”, ha rimarcato Cecchi, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla stesura della delibera.

 

 

 

 

 

 

 

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