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Inceneritore di Santa Palomba, Procura di Roma avvia indagini sulla compravendita del terreno

Emergono novità nella battaglia di cittadini e comitati contro la realizzazione dell’Inceneritore che Gualtieri intende costruire su via Ardeatina, a Santa Palomba, in un terreno poco distante dal sito della discarica di Roncigliano (Albano), ai Castelli Romani.

Che qualche problematica potesse sorgere in merito al terreno individuato per l’osteggiato impianto, era una delle ipotesi auspicate da chi, anche nell’ultima fiaccolata tenutasi nei pressi del sito per firmare una petizione contro l’inizio dei lavori, non ha fatto mancare la sua presenza.

E’ recente, infatti, la notizia dell’avvio delle indagini da parte della Procura di Roma sulla compravendita del terreno di Ama, dove dovrebbe sorgere l’inceneritore. Sulla notizia si espresso con una nota Il Comitato No inceneritore a Santa Palomba, chiedendo l’intervento del Governo Meloni.

“Con le indagini avviate dalla Procura di Roma sulla compravendita del terreno di Ama destinato alla realizzazione del cosiddetto termovalorizzatore, la gara per la sua realizzazione in scadenza il 16 maggio p.v. va subito sospesa”. È quanto dichiarano in una nota.

“Da oltre un anno e mezzo facciamo denuncia pubblica e controinformazione davanti alla narrazione salvifica raccontata ai Romani da Gualtieri fondata su una serie di menzogne. Le indagini della Guardia di Finanza presso Ama arrivano a squarciare il muro di gomma che fino ad oggi ha caratterizzato “l’affaire inceneritore di Roma”.

Oggi però il Governo Meloni, di cui Gualtieri è commissario straordinario, non può più voltarsi dall’altra parte ma deve intervenire richiedendo la sospensione della gara fino a completamento delle indagini perché se un’ipoteca ultratrentennale su un’area straordinariamente ricca di storia e natura abitata da centinaia di migliaia di persone e che si estende dai Castelli romani fino al mare non è mai ammissibile,  a maggior ragione non può esserlo oggi,  con le indagini in corso che riguardano il terreno destinato a ospitare il mega impianto di incenerimento dei rifiuti della Capitale.

Per tutte le altre forze politiche, partito democratico compreso, – concludono dal Comitato – l’occasione di dimostrare da quale parte stanno a favore o contro l’incenerimento dei rifiuti, per la tutela di territori e abitanti o indifferenti alla loro salvaguardia.”

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