Attualità

Sindaci, scuole e associazioni dei Castelli Romani in piazza con Libera per ricordare le vittime delle mafie

In occasione della Giornata in ricordo delle vittime delle mafie, in tanti, dai Castelli Romani, tra sindaci e rappresentanti di associazioni locali e istituzioni scolastiche, hanno preso parte alla grande manifestazione organizzata da Libera e intitolata “Roma Città Libera”, per ricordare tutti i nomi delle vittime delle mafie.

In tanti – in tutta italia – hanno risposto all’appello per dire no alla mafia e ai clan, che solo a Roma sono più di 90 con oltre 100 piazze di spaccio. Una carovana di legalità, che ha mostrato una lunghissima bandiera dei colori della Pace, ha attraversato la Capitale, dall’Esquilino fino al Circo Massimo.

La marcia, partita da Piazza Santa Maria Maggiore, è arrivata a Circo Massimo, dove ci sono stati gli interventi di Don Ciotti e dei ragazzi dell’associazione Libera i quali hanno letto i nomi delle oltre mille vittime innocenti uccise dalle mafie.

Un appuntamento importante quello della 29esima “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti delle Mafie”, cui molte amministrazioni locali hanno partecipato in massa. All’appuntamento ha partecipato tra gli altri anche la Città di Marino con una delegazione di studenti della Scuola Media “Vivaldi” dell’Istituto Comprensivo Santa Maria delle Mole. L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato alla cultura per sottolineare l’importanza di conoscere il dolore che si nasconde dietro la parola Mafia.

Questo il commento del Sindaco Stefano Cecchi e dell’Assessore alla Cultura Pamela Muccini: “La Mafia è sinonimo di ingiustizie, soprusi, inganno, dolore e morte. La Mafia si macchia del sangue
di uomini, donne, giovani, anziani e bambini, senza distinzioni, senza pietà. Tra le vittime vogliamo ricordare anche i nomi di chi ha perso la vita per portare alla luce la terribile verità nascosta
dietro queste organizzazioni, persone coraggiose che hanno lottato per la giustizia. Se oggi possiamo contrastare la Mafia è soprattutto anche grazie a loro; l’Italia non dimentica, ci stringiamo nel dolore delle famiglie rinnovando alle nuove generazioni la responsabilità del valore della giustizia”.

Presenti da Albano Laziale anche il Sindaco, Massimiliano Borelli, l’Assessora alla partecipazione, Gabriella Sergi, l’Assessora alla Pubblica Istruzione, Maria Cristina Casella, i Consiglieri Giuseppe Trivelloni e Luca Galanti, insieme alle scuole del territorio e ai Gruppi Scout AGESCI Albano 1 e CNGEI sezione Colli Albano.

Per il Comune di Ariccia erano presenti l’Assessore ai Servizi Sociali, l’Avv. Loredana Mariani, Alessandro Barile e Guido Vernile, quest’ultimi due hanno portato il Gonfalone della città di Ariccia, in rappresentanza della Polizia Locale.
“È stato veramente emozionante vedere quella folla di persone diventare un’unica voce contro l’illegalità, la criminalità e contro la mafia in tutte le sue forme. I giovani studenti presenti, in un’unica onda, hanno manifestato il loro pensiero con voce unanime: noi lotteremo contro l’ingiustizia”, ha commentato l’Assessore Loredana Mariani.

Presente anche l’amministrazione comunale di Genzano con il Sindaco Carlo Zoccolotti, l’assessora Francesca Piccarreta e la consigliera Veronica Pavan e gli studenti delle scuole del territorio, che proprio lo scorso XXX hanno preso parte alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Don Ciotti.

Le parole di Mattarella

Nata nella società civile, cresciuta grazie ai valori di cui è portatrice, la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” è ricorrenza significativa per la comunità nazionale. Un giorno che sottolinea l’impegno per liberare le popolazioni e i territori dalle mafie, per vincere l’indifferenza e la rassegnazione che giovano sempre ai gruppi criminali”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Quando difendiamo la dignità di essere cittadini liberi, quando ci ribelliamo alle violenze e alle ingiustizie, quando davanti ai soprusi non ci voltiamo dall’altra parte, contribuiamo alla lotta contro le mafie – aggiunge -. La lettura dei nomi delle innocenti vittime delle mafie è atto che ci ricongiunge a quanti hanno pagato con la vita la disumanità mafiosa e segno di vicinanza alle loro famiglie e, al contempo, espressione forte, collettiva, di quel desiderio di giustizia che costituisce l’energia vitale di una democrazia”.

Secondo il Capo dello Stato “le Istituzioni sono chiamate a fare il loro dovere per contrastare, su ogni piano, le organizzazioni del crimine e l’azione dei cittadini e delle forze sociali è coessenziale per costruire e diffondere la cultura della legalità e della libertà”.
“Le mafie sono una pesante zavorra per l’Italia, insinuate come sono in ogni attività illegale dei traffici criminali.
La Giornata ci rammenta che la lotta alle mafie è compito e dovere di tutti coloro che amano la Repubblica e intendono renderne migliore il futuro”, conclude Mattarella.

Più informazioni