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Monte Porzio – Vino e olio al centro del rilancio turistico: l’assessore Righini presenta la legge regionale fotogallery

Turismo lento e sostenibile, rispetto della terra, valorizzazione dei prodotti tipici locali, formazione degli operatori di settore e promozione di eccellenze regionali capaci di raccontare la storia di un territorio. Di questo e molto altro si è parlato a Monte Porzio Catone, nel corso dell’incontro promosso e moderato ieri sera dal presidente del consiglio comunale, Marco Pitolli, per illustrare la legge regionale del 27/10/2023 varata dal governo Rocca, che disciplina le attività enoturistiche ed oleoturistiche. Una normativa che nel Lazio mancava e arriva a  colmare un vuoto importante, con l’obiettivo di supportare un comparto che può contribuire al rilancio economico della regione.

È stata una nutrita platea dell’Ephebeum Marcello Latini ad accogliere i partecipanti, tra cui l’assessore regionale al Bilancio e alla Sovranità alimentare, Giancarlo Righini, la consigliera regionale Micol Grasselli, il consigliere regionale e presidente della Commissione Turismo, Luciano Crea, l’avvocato Ivan Boccali, presidente del Parco Regionale dei Castelli Romani, il consigliere della Città Metropolitana, Massimo Ferrarini. Presenti in sala numerosi cittadini, amministratori locali e produttori vitivinicoli del territorio.

A fare gli onori di casa il sindaco Massimo Pulcini che, dopo i saluti istituzionali ha ricordato, in linea con i temi approfonditi nell’incontro, la recente riapertura del Museo del Vino e il progetto in sinergia con GAL e in partnership con Villa Mondragone per la valorizzazione del comparto olivicolo e degli uliveti presenti nel territorio. Nell’introdurre il convegno il sindaco ha accolto con favore la legge regionale “nata – come ha sottolineato nel suo intervento la consigliera Grasselli – dall’ascolto del territorio e dal confronto con le realtà locali”.  “Una legge di qualità – ha proseguito Grasselli – promossa dall’assessore Righini che ne è primo firmatario, ma portata avanti grazie ad una squadra che ha saputo lavorare in sinergia con l’obiettivo di essere ancora più vicini alle necessità dei territori”.

Approvata lo scorso ottobre dal consiglio regionale del Lazio, la legge n.14 disciplina le attività enoturistiche ed oleoturistiche; un dispositivo con cui “l’assessore Righini – ha ricordato il consigliere metropolitano Ferrarini – ha voluto imprimere un importante cambio di passo che porterà grandi benefici e un consistente sviluppo dei nostri territori. Con poche risorse siamo finalmente riusciti a rimettere in moto una macchina spenta ormai da troppi anni”.

Del medesimo avviso un entusiasta Ivan Boccali che ha ricordato come questo governo “abbia messo l’agricoltura al primo posto, come conferma anche questa legge regionale che non si riferisce solo al prodotto agricolo in sè, che pure è il punto di partenza, ma va oltre, creando importanti interconnessioni tra più mondi: il mondo dell’agricoltura, quello dell’economia e tutte le realtà imprenditoriali che vivono connesse a questo mondo e più in generale il turismo, al centro dello sviluppo dei nostri territori. Un turismo che deve essere finalmente sostenibile e lento, che valorizzi i prodotti locali e preferibilmente quelli che provengono da aree protette.

La legge contiene poi una visione importante: creare percorsi del vino, delle vere e proprie “strade del vino” che possano rappresentare, così come già avviene all’estero, dei volani turistici importanti. Occorre, in sostanza, creare i presupposti per lo sviluppo di un turismo spirituale ed emozionale, che inviti ad assaporare e degustare i prodotti tipici locali, creando viaggi e percorsi identitari, in armonia con i luoghi, la natura e i suoi ritmi”.

Particolarmente sentito il tema per il consigliere Crea, presidente della V Commissione Turismo che ha voluto ringraziare il presidente Pitolli, promotore di questa iniziativa che si è rivelata “un’importante occasione per parlare di turismo ma anche per annunciare, in vista del Giubileo 2025,  il finanziamento delle legge sulla Rete dei cammini”.

Lungo e articolato l’intervento dell’assessore Giancarlo Righini, che ha immediatamente evidenziato il duplice obiettivo della legge: valorizzare il territorio e formare delle competenze. “Per rappresentare il nostro territorio e veicolare un messaggio di qualità e appartenenza – ha sottolineato Righini – non potevano esserci migliori ambasciatori dell’olio e del vino, due prodotti che richiamano l’attenzione sull’importanza della figura degli agricoltori, veri custodi dei nostri territori. Per la prima volta nella nostra regione abbiamo approvato una legge sull’eno e oleoturismo.

Una legge che consente di valorizzare le proprie cantine e le proprie attività: si potrà infatti dedicare una parte della struttura a luogo di commercializzazione e somministrazione di cibo e prodotti tipici. Studi importanti sul turismo lento ci dicono che l’88% dei turisti esteri che assaggia i prodotti del nostro territorio manifesta poi il desiderio di visitare i luoghi di produzione. In quest’ottica occorre quindi cogliere un’opportunità che abbiamo a disposizione e  ci viene già offerta dalla proposta turistica della Capitale. Le nostre strutture verranno quindi messe nella condizione di essere migliorate e riqualificate, grazie ai finanziamenti che sono messi a disposizione, in linea con una proposta di qualità che già sta prendendo il posto di un’offerta fino a qualche anno fa incentrata sulla quantità.

C’è poi una seconda parte di questa legge e che mi sta particolarmente a cuore, che punta a formare delle competenze. Risorse umane capaci di veicolare un messaggio e sostenere efficacemente la narrazione di un territorio: dei veri e propri brand ambassador che verranno formati da ARSIAL, oggi guidata da un manager e non da un non eletto della politica, come troppo spesso è avvenuto in passato.

Verrà quindi formato del personale che gratuitamente la regione invierà nei ristoranti per proporre i vini della nostra regione, come è gusto che sia. Ci tengo infine a dirvi – ha concluso Righini – che i nostri sforzi stanno trovando risposte da parte delle istituzioni: per la prima volta il Lazio quest’anno si presenterà al Vinitaly con una veste totalmente rinnovata, con un padiglione di grande impatto, capace di riconoscere lo sforzo qualitativo compiuto dalle cantine della nostra regione”.

Una legge pensata per essere vicina e a sostegno delle realtà locali e che “per essere declinata al meglio, come tutte le iniziative messe in campo dalla regione – ha sottolineato Righini ringraziando il presidente Pitolli per l’iniziativa – ha bisogno di amministrazioni competenti. Nel caso di Monte Porzio – ha concluso rivolgendosi ai cittadini – sono felice di poter lavorare al fianco di un’amministrazione che ha già dimostrato valore e capacità e che si avvicina a una stagione che, sono certo, sarà di riconferma perché avete alla guida del vostro territorio un sindaco e una squadra competenti”.

Un incontro che si è concluso all’insegna della tipicità e dei prodotti locali, con un immancabile assaggio della serpetta, prelibatezza dolciaria insignita dell’IGP, e un brindisi con un bicchiere di vino bianco locale.