Politica

Albano, fronte comune dell’opposizione per esprimere vicinanza e solidarietà alle forze dell’ordine

I gruppi consiliari di Fratelli d'Italia, Insieme per Pavona e Forza Italia, ad Albano Laziale, hanno presentato un ordine del giorno

comune albano

I gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Insieme per Pavona e Forza Italia, ad Albano Laziale, hanno presentato un ordine del giorno, firmato da Cuccioletta, Ferrarini, Orciuoli, Giorgi, Guglielmino, Nobilio, Cascella e Moresco, che sarà discusso nel consiglio comunale previsto per lunedì 11 marzo.

L’ordine del giorno affronta la delicata questione dei recenti fatti occorsi a Pisa, Firenze e Torino nel mese di febbraio 2024, durante cortei pro Palestina e altre manifestazioni. Le azioni delle forze dell’ordine e le risposte del governo centrale hanno suscitato reazioni diverse, e l’ordine del giorno mira a esprimere la posizione dei consiglieri albanesi su questi eventi.

Nel testo, i consiglieri evidenziano la necessità di analizzare e giudicare tali eventi con serietà e responsabilità, evitando strumentalizzazioni e generalizzazioni. Si sottolinea anche il dovere di gratitudine nei confronti delle forze dell’ordine e si esprime preoccupazione per il clima d’odio che potrebbe portare a conseguenze negative, come accaduto a Torino.

L’ordine del giorno si conclude impegnando il Sindaco e la Giunta a riaffermare il fondamento della democrazia nel rispetto della costituzione e delle leggi, a difendere il diritto di manifestazione pacifica, a esprimere solidarietà alle forze dell’ordine e a condannare con fermezza ogni forma di violenza fisica o verbale.

L’iniziativa dei gruppi consiliari mira a promuovere il dialogo e la riflessione sulla sicurezza pubblica e il rispetto delle istituzioni, fornendo un contributo al dibattito che sicuramente coinvolgerà l’intera comunità di Albano Laziale.

Ecco il testo dell’ordine del giorno:

“Nelle città di Pisa e Firenze, la polizia è intervenuta in modo risoluto durante due cortei pro Palestina, principalmente composti da studenti minorenni. Le immagini dei manifestanti picchiati hanno suscitato grande indignazione, portando il Ministero dell’Interno a parlare di “difficoltà operative”. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che l’uso dei manganelli è sempre un fallimento. Il Ministro Piantedosi è stato chiamato alla Camera per un’interrogazione sui disordini toscani;

Nel frattempo a Torino alcuni anarchici hanno aggredito agenti di polizia durante l’ordinario esercizio del loro dovere; il Ministro Piantedosi ha ribadito la più ampia disponibilità ad essere aperti ad ogni analisi e autocritica, laddove servisse, purché le manifestazioni pubbliche possano svolgersi in maniera pacifica.

RITENENDO inopportuno qualsiasi tentativo di strumentalizzazione di fatti che necessariamente devono essere analizzati e giudicati con serietà e senso di responsabilità; opportuno evitare ogni tipo di generalizzazione e di processo sommario; dover essere molto grati all’operato delle forze dell’ordine che, alle volte con stipendi anche inadeguati, ogni giorno rischiano la loro incolumità per garantire la nostra sicurezza; doveroso che ogni abuso delle forze dell’ordine, laddove verificatosi, debba essere punito, ma allo stesso tempo è importante ricordare che è molto pericoloso togliere il sostegno delle Istituzioni alle forze dell’ordine come dimostrano i fatti di Torino; che chiunque si potrebbe sentire legittimato ad attaccare gli agenti in qualunque momento come hanno fatto quel gruppo di dissidenti a Torino;

che le istituzioni hanno il dovere di sostenere con convinzione gli agenti impiegati nella pubblica sicurezza, e devono essere respinti con ogni mezzo i gravi tentativi di delegittimazione messi in atto nei giorni scorsi; che è necessario fermare immediatamente questo clima d’odio, che rischia di provocare conseguenze come quelle accadute a Torino,

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA a riaffermare che fondamento della democrazia è prima di tutto il rispetto della costituzione, delle leggi e delle regole per tutti gli attori della vita pubblica; a ribadire il diritto a manifestare le proprie idee per tutti, in ogni circostanza e forma e su ogni argomento, nei limiti del rispetto delle leggi e delle regole; ad esprimere vicinanza e solidarietà alle forze dell’ordine che quotidianamente si impegnano per garantire a ciascuno la possibilità di esprimere la propria opinione, e che sono oggetto, troppo spesso, di insulti, minacce e provocazioni e a condannare, senza tentennamenti, le violenze fisiche; a farsi portatori del principio secondo cui la dialettica politica, quando anche aspra e accesa, non degeneri mai in violenza né fisica né verbale; a condannare, senza tentennamenti, le violenze fisiche messe in atto, con regolarità, da qualsiasi forza politica provenga”.

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