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Il piccolo Gabriel di Marino piange per il gol della Juve contro il “suo” Frosinone: la foto che ha fatto il giro d’Italia

Sono 1416 i chilometri che Gabriel e suo padre hanno percorso per andare a vedere il Frosinone assieme agli altri tifosi ciociari. Il ragazzo gioca nella Scuola Dei Leoni - società centro tecnico del Frosinone Calcio - e da qui nasce fin da piccolo la passione per questa squadra, sin da quando ha cominciato a dare calci al pallone proprio in questa società

È il minuto 94 di Juventus-Frosinone e il punteggio è di 2-2: un gran risultato per i ciociari che finalmente potrebbero uscire dallo Stadium di Torino con un punto anziché solo con qualche complimento ed il rammarico di non aver smosso la classifica. L’allenatore Di Francesco fa un cambio all’ultimo istante: entra il difensore Monterisi ed esce lo spagnolo Lirola. La Juve ha un ultimo calcio d’angolo, prima del triplice fischi: Iling-Junior batte in mezzo, Vlahovic spizza di testa e Daniele Rugani sbuca sul secondo palo, si libera della marcatura dello stesso Monterisi e la mette alle spalle del portiere. La Juventus vince 3 a 2.

I tifosi della Juve fanno festa, mentre per i supporter del Frosinone è l’ennesima buona prestazione finita senza ottenere punti. E tra i tanti tifosi ciociari delusi, c’è anche il piccolo Gabriel. Subito dopo la partita scoppia in lacrime e rimane seduto per qualche istante, consapevole che anche con lui sugli spalti la sua squadra non è riuscita a fare l’impresa. Gabriel è una bambino di 7 anni nato a Roma ma che vive a Marino. Suo padre è il noto barista di Cristian De Filippis, ed ha accompagnato suo figlio fino a Torino per supportarlo in quella che è la sua passione: il Frosinone.

A fine partita resta lì affranto, e la sua foto inizia a fare il giro dei social non solo tra i supporters della squadra gialloblù, ma di tutta Italia. Il bambino di Marino diventa così l’emblema del giovane tifoso che – anche in una trasferta lontana da casa – soffre, ma non si perderebbe mai la propria squadra del cuore. Sono 1416 i chilometri che Gabriel e suo padre hanno percorso per andare a vedere il Frosinone assieme agli altri tifosi ciociari.

Il ragazzo gioca nella Scuola Dei Leoni – società centro tecnico del Frosinone Calcio – e da qui nasce fin da piccolo la passione per questa squadra, sin da quando ha cominciato a dare calci al pallone proprio in questa società. Come dice il padre Cristian “mio figlio si sente parte di questa città, di questi colori, ecco perché ha dimostrato amore eterno al Frosinone e non a squadre come Roma, Lazio, Juventus, Milan, Inter. Lui quando segna bacia la maglia del Frosinone. E inoltre bambini come Gabriel dovrebbero essere d’esempio: fare tanta strada per andare a vedere la propria squadra, è una cosa che difficilmente oggi un bambino fa’, soprattutto a quell’età”.

Ricordiamo che il padre, Cristian De Filippis è stato tra i concorrenti di Avanti un altro, la trasmissione di Paolo Bonolis e Luca Laurenti. L’allora barista di Ciampino (oggi guardia giurata) era già balzato sui giornali e sui media nazionali per il gesto di solidarietà fatto nei confronti di un ragazzo nigeriano, John. Insieme ai suoi soci, il barista aveva aiutato a raccogliere dei soldi per far tornare John dalla sua famiglia in Nigeria. Un’iniziativa, quella di Cristian e di tutto il Geff Bar, che aveva smosso il cuore e la sensibilità di tutti i cittadini di Ciampino.

E, per restare al calcio, e al tifo “originale”, Cristian è dai più conosciuto anche per il suo sostegno sfegatato al Parma. Il suo primogenito (lui e Ramona hanno un’altra figlia, di nome Isabel) ha evidentemente ripreso dal padre nella predisposizione a non tifare per i club più blasonati.

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