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Il Germano reale vola e nuota nei laghi dei Castelli Romani: facile avvistarlo al Lago Albano e al Lago di Nemi

Nei tranquilli e placidi laghi del Parco regionale dei Castelli Romani, il Lago Albano e il Lago di Nemi, un ospite speciale si gode le giornate in serenità: il Germano reale (Anas platyrhynchos)

Nei tranquilli e placidi laghi del Parco regionale dei Castelli Romani, il Lago Albano e il Lago di Nemi, un ospite speciale si gode le giornate in serenità: il Germano reale (Anas platyrhynchos), una presenza costante che aggiunge fascino e biodiversità a quest’area protetta. Questa specie di anatra, la più diffusa in Europa occidentale, offre agli amanti della natura e ai fotografi di fauna selvatica spettacoli quotidiani di rara bellezza e interessanti comportamenti naturali.

Un abitante fedele dei Laghi dei Castelli Romani: il Germano reale

Il Germano reale, con la sua maestosa presenza, trascorre le ore diurne girovagando con grazia sulla superficie dell’acqua. Questo comportamento tranquillo nasconde un’attività frenetica sotto la superficie: l’uccello è infatti impegnato nella ricerca di cibo, tuffando ripetutamente la testa sotto l’acqua per aspirare materiali viventi. Le lamelle cornee ai lati del becco agiscono come un filtro, consentendo all’uccello di separare il nutrimento desiderato da quello indesiderato, che viene scartato con l’ausilio della lingua. La dieta del Germano reale non si limita agli organismi acquatici; apprezza anche l’erba sul bordo dei laghi e le alghe che galleggiano vicino alla superficie.

Distinzione e caratteristiche del Germano reale

Il maschio del Germano reale si distingue facilmente per il suo piumaggio vivace: un collare bianco separa la testa di un verde brillante dal petto marrone scuro, mentre il resto del corpo sfoggia un grigio luminoso con riflessi argentati. La femmina, invece, vanta una livrea prevalentemente bruna, con una gamma di sfumature che va dal beige al marrone scuro. Entrambi i sessi presentano una caratteristica macchia blu brillante sulle ali, contornata di bianco.

Adattamenti unici alla vita acquatica

Una delle curiosità più affascinanti del Germano reale è la sua capacità di rimanere asciutto anche dopo aver trascorso ore in acqua. Questo è possibile grazie a una ghiandola speciale, l’uropigio, situata vicino alla coda. L’uccello utilizza il liquido oleoso secreto da questa ghiandola per spalmare le piume, rendendole impermeabili.

Generico marzo 2024

Riproduzione e conservazione

Il periodo riproduttivo varia a seconda della latitudine ma cade generalmente tra febbraio e luglio. La femmina prepara un nido semplice, ma ben protetto, utilizzando ramoscelli e piume. Il numero di uova varia da 5 a 15, e dopo una cova di circa 26-28 giorni, i piccoli seguono la madre fin dal primo giorno di vita, pronti ad esplorare il mondo.

Nonostante la popolazione del Germano reale sia generalmente in buona salute in Italia, la specie affronta la minaccia dell’ibridazione e dell’inquinamento genetico. L’introduzione di esemplari non autoctoni per scopi venatori, a partire dagli anni ’60, ha creato una sfida per la conservazione di questa specie autentica.

La presenza del Germano reale nei laghi del Parco dei Castelli Romani è un invito aperto a esplorare e apprezzare la ricchezza naturale della regione. Osservare questi uccelli nel loro habitat naturale, comprendendo il loro comportamento e le strategie di sopravvivenza, offre un’esperienza educativa e affascinante per persone di tutte le età. Proteggere queste creature e i loro ambienti è fondamentale per preservare la biodiversità e garantire che generazioni future possano continuare ad ammirare la bellezza del Germano reale.

 

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