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Genzano, conferita cittadinanza onoraria a Don Luigi Ciotti, che ha incontrato tanti studenti fotogallery

Si è tenuta stamattina, presso il Cinema Cynthianum, la solenne cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Don Luigi Ciotti, prete da sempre in prima linea nella lotta contro le mafie, le droghe e contro la violenza di ogni tipo, la sopraffazione e la negazione dei diritti umani

Genzano conferisce la cittadinanza onoraria a Don Luigi Ciotti

Si è tenuta stamattina, presso il Cinema Cynthianum, la solenne cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Don Luigi Ciotti, prete da sempre in prima linea nella lotta contro le mafie, le droghe e contro la violenza di ogni tipo, la sopraffazione e la negazione dei diritti umani. Già lo scorso anno Don Ciotti era stato a Genzano per incontrare la cittadinanza in occasione della festa di San Giovanni Bosco.

Stamattina è stato accolto in una sala gremita di autorità, cittadini ma soprattutto studenti e studentesse degli istituti di Genzano e una rappresentanza della sede distaccata dell’istituto Pertini di Genzano ma presente ad Albano. Un monito per tutti ed ognuno la presenza di Don Ciotti a Genzano, che ha tenuto particolarmente al momento del dialogo con le scuole. Gli studenti hanno posto diverse domande a cui il prete di strada dai riferimenti del Vangelo e della Costituzione, lo stesso che decine di anni fa ha fondato, da un semplice giornale, prima il gruppo Abele poi l’associazione Libera Nomi e Numeri contro le mafie, ha prontamente risposto. Massiccia la presenza delle forze dell’ordine, essendo Don Ciotti da anni sotto scorta a causa delle diverse minacce ricevute da esponenti di spicco delle organizzazioni mafiose.

«Non temete, non dobbiamo temere – ha detto ai presenti -, dobbiamo sperare in un domani migliore. Possono uccidere una persona ma non potranno mai uccidere un grande movimento, non potranno mai uccidere l’azione collettiva di tanti cittadini».

Sul palco, oltre al neo cittadino onorario, la Presidente del Consiglio Comunale Patrizia Mancini che ha conferito materialmente la cittadinanza, il Sindaco Carlo Zoccolotti, il salesiano Don Maurizio Verlezza e il Vicario Generale della Diocesi di Albano Don Franco Marando, in rappresentanza del vescovo Vincenzo Viva. Nelle prime file gli amministratori comunali, i consiglieri, i tre parroci di Genzano, i rappresentanti delle associazioni della Città dell’Infiorata.

Don Ciotti ha dato appuntamento a tutti al 21 marzo, Giornata Nazionale per la promozione della Legalità, raccontando ai giovani l’esperienza con Giovanni Falcone due mesi prima della sua uccisione. Un ultimo invito ai giovani: «Abbiate cura della vostra solitudine, che non deve essere isolamento, ma siate responsabili e usate le nuove opportunità per costruire nuove relazioni, perché dobbiamo recuperarle». 

Al neo cittadino genzanese Don Luigi Ciotti è stata consegnata anche una tessera di iscrizione alle biblioteche del Sistema Castelli Romani, come simbolo dell’unione tra cultura e legalità. Don Ciotti ha colto l’occasione per invitare ad un gemellaggio tra il Sistema Castelli Romani ed il Centro Extra Libera di Roma, un ex bingo confiscato alla malavita e ora centro di cultura.

 

Parole di forte apprezzamento – che hanno di fatto raccolto anche quelle degli altri ospiti sul palco – quelle del Sindaco di Genzano nei confronti del presbitero missionario contro l’emarginazione. È stata la giusta occasione anche per annunciare a Don Ciotti – che ha parlato di fratellanza e della necessità di essere un’unica famiglia – il tema della prossima edizione dell’Infiorata del Corpus Domini, tratto dall’enciclica di Papa Francesco e dalla poesia di Danilo Dolci: “Sogniamo come un’unica umanità. Ciascuno cresce solo se sognato”.

Con la cittadinanza onoraria il Comune di Genzano di Roma, in collaborazione con Salesiani Don Bosco, ha suggellato un patto per una sana diffusione di una mentalità aperta che sia sempre a favore della vita.

CHI E’ DON LUIGI CIOTTI

Don Luigi Ciotti è una figura straordinaria che ha dedicato la sua vita alla lotta contro le mafie e all’advocacy per i diritti umani. Nato il 17 ottobre 1945 a Pieve di Cadore, in provincia di Belluno, Ciotti è diventato un simbolo di coraggio, determinazione e impegno sociale. Fondatore di Libera, un’associazione contro le mafie, e presidente di Libera Terra, impegnata nella riqualificazione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, Don Luigi Ciotti ha svolto un ruolo cruciale nella promozione della giustizia e nella denuncia della criminalità organizzata in Italia.

Don Luigi Ciotti ha iniziato il suo percorso spirituale fin da giovane, entrando nel seminario a soli 11 anni. Dopo essere stato ordinato sacerdote nel 1972, ha prestato servizio nelle comunità più svantaggiate e emarginate. La sua consapevolezza dei problemi sociali, unita alla sua fede, lo ha spinto a prendere posizione contro l’ingiustizia e a combattere per un cambiamento positivo nella società.

La Fondazione di Libera

Nel 1995, dopo gli assassini dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Don Luigi Ciotti ha fondato l’associazione Libera, organizzazione composta da volontari, associazioni e istituzioni, si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e mobilitare la società civile contro la criminalità organizzata. Libera lavora per rompere il silenzio che protegge le mafie, promuovendo la legalità, la giustizia sociale e la solidarietà.

Don Luigi Ciotti ha esteso il suo impegno fondando anche Libera Terra nel 1999. Quest’ultima iniziativa mira a riqualificare i terreni e gli immobili confiscati alle mafie, trasformandoli in risorse per la comunità. Libera Terra produce cibo biologico e vino attraverso cooperative sociali, offrendo un’alternativa economica e sociale alle attività criminali.

Don Luigi Ciotti non si è limitato a denunciare la criminalità organizzata, ma ha anche lavorato per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla corruzione e la complicità tra organizzazioni criminali e politici. La sua voce è diventata un faro per coloro che cercano giustizia e trasparenza nelle istituzioni.

La sua opera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nobel per la Pace, ma non è immune da critiche e minacce. La sua determinazione e il suo coraggio hanno affrontato sfide considerevoli, ma Ciotti ha continuato a difendere ciò in cui crede con tenacia, a dimostrazione del suo straordinario esempio di impegno sociale e spirituale.

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